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00mercoledì 1 giugno 2005 17:14
“1953”
N.d.A.: Il cinque marzo del millenovecentocinquantatre moriva, colpito da un’emorargia celebrale, l’arbitro assoluto della politica sovietica, Iosif V. Stalin. La sua scomparsa segnò l’inizio di una nuova epoca, la stagione della “distensione”.
Franco Belugi sapeva cosa aveva fatto Stalin alla Russia come sapeva cosa stava accadendo in Siberia e cos’era accaduto e fu per questo che il cinque marzo del millenovecentocinquantatre scrisse questa poesia in onore alla morte di Iosif V. Stalin.
“Senza nome”
Siano lodati tutti i
Vari nomi di Dio!
Oggi si festeggerà in tutto
Il mondo…
Non più terrore!
Non più paura!
Non più paranoia!
Il demonio è morto
E con lui moriranno presto
Tutti i ricordi di ciò
Che ha fatto in
Russia…
Da prima della seconda
Grande guerra
Fino a ieri…
Oggi cinque marzo
Millenovecentocinquantatre
L’orgoglioso popolo
Russo potrà dormire
Sonni tranquilli
Senza la paura che un
Poliziotto entri nelle loro case
Solo per il semplice
Fatto che qualcuno
Ha fatto la spia!
Non più orrore!
Non più sangue
Bagnerà la terra russa!
Il demonio e morto
E siano lodati
Tutti i nomi di Dio!
Mexico
5/03/1953