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n9p
00sabato 3 gennaio 2004 09:22
-FREDDO- e ci si ritrova a camminare solo e a ripensare a tutto e a nulla… il solito sfortunataanimadidio chiede sempre la solita sigaretta e ogni volta la mano entra nella tasca prende il pacchetto e gliela dai… silenzio mattutino… rumore serale… e si vede ciò che non si vuole vedere… quattromilaottocentoquaranta canali nella televisione… la finanza non dorme neanche la notte, la città è l’aglomerato di pensieri… esiste davvero o no?
E ci si ritrova nel posto sbagliato nel momento sbagliato con la persona sbagliata e si penserà sempre perché a me?
Perché a me?
E ogni volta non si troverà la risposta a questa domanda… ma si continua a vivere aspettando al fine… ma quale sarà la fine?
Un altro inizio… follia passeggera e si pensa che si vuole torturare quello stronzo del tuo capo ufficio che sembra che per ogni stupidata venga da te a tirarti le orecchie ma si sa che non si farà nulla… s’ingoia la rabbia e si fa sorrisi finti… lui è il capo… domenica parenti… ricordi soffusi ricordi chiari e nessuno potrà toglierteli anche se sai che non torneranno mai… e ti ricordi del tuo orsetto di pezza e che non sai che fine abbia fatto forse buttato forse in uno scatolone e proprio adesso ne avresti bisogno e tanto… e ci si ritrova alla solita cena di lavoro… parole parole parole… bla bla bla e l’attenzione è sul culo della cameriera… e tutti ridono… un quadro di Munch fatto reale… e ti guardi in giro e te ne vuoi andare lontano da quell’inferno… ma sai che non puoi assolutamente farlo e ingoi ancora la bile, il rancore e l’odio e fai finta di sorridere compiaciuto per le brillanti idee di quei quattro ciccioni che parlano da ore e ore dell’andamento della borsa.
-AMORE- e ci si ritrova a quattordici anni con la prima cotta nata tra i banchi di scuola, e ci si ritrova a diciotto anni con la perdita della verginità… e poi il fidanzamento, la convivenza, il matrimonio, i figli, i nipoti… la mente lavora a pieno ritmo di mattina, i colori diventano più brillanti con il freddo e si pensa al nome del primo amore e non ci torna in mente… caffè gorgogliante nella caffettiera… e l’aroma prende il posto al gusto… e ci si ritrova pochi minuti dopo aver bevuto il caffè in strada a camminare svogliatamente e a coprirsi per il freddo… tlick tlick tlick scrivere la lettera finanziaria per il finanziatore… sbrodolamento letterale, osannamento dell’ego… il mio ego non esiste più… devo produrre… il dollaro è in rialzo, l’euro è in rialzo, lo yen è in rialzo…. È mattina e anche loro si alzano dal loro letto finanziario… e non si vorrebbe essere qui a lavorare ma su una spiaggia caraibica a sorseggiare martini su martini ma non si può… non si può mai… il DIO QUATRINO vuole i suoi adepti ovunque essi siano… e si pensa alla litigata della sera prima fatta con la propria compagna e si arriva alla conclusione che aveva ragione… è lei che porta i pantaloni in casa… tu lavori, ti sfasci le palle in un lavoro che non ti piace e pensi pensi pensi a cosa irrealizzabili… tagli su personale… strategia dell’azienda per pagare di meno… ma tu sei al sicuro sei troppo in alto e poi t’arriva la lettera di licenziamento già firmata da te senza averlo fatto e il mondo ti crolla in testa… adesso sei nulla… non fai più parte della macchina pulsante della società!
-PENSIERO LENTO- e ci si ritrova con una busta unta nelle mani a camminare per le vie del centro, piccioni, passanti, extracomunitari che vogliono venderti libercoli e collanine o che chiedono semplicemente l’elemosina, uomini d’affari, studenti che questa mattina hanno deciso di bigiarsi la scuola, donne ricche con sacchetti su sacchetti nelle mani… e tu sei lì come un ebete a camminare con una busta unta in mano.
E ci si ritrova a casa senza un pensiero e si dice: ”Oggi è una giornata di merda!” e si ripensa alla nonnina che con l’ombrello ti ha bagnato, al vociare di due studenti che ti hanno disturbato, al controllore che ti ha messo una multa perché il biglietto era scaduto da un minuto, al tuo capo ufficio che con un sorriso a quattrocento denti ti ha dato la busta sbrenciando un mi dispiace poco convincente, all’extracomunitario che ti ha rotto le palle per venti minuti nell’intento non riuscito di venderti un libro e pensi a tutto questo… ma stasera farai l’amore con tua moglie come non lai mai fatto prima… l’ardore giovanile è ritornato prepotentemente in te e una fugace ti trapassa il cervello… “Da domani si cambia tutto”.
E tutto cambierà… ogni cosa nella tua vita avrà un sapore diverso, i colori saranno più belli e tutto il resto… e si sta nel letto a fumare e a ripensare a come cazzo si chiamava quel fumetto che a dodici anni colezzionavi!
-ILLUMINAZIONE- e ci si ritrova ad anni prima col pensiero rivoluzionario di cambiare il mondo, e si va in manifestazioni contro tutto, e si va a sitting politici, e si crede a tutto ciò che dice il partito contro dell’anno, e si fanno le prime esperienze illegali solo per dire: ”In culo al mondo!”… e alla fine quando si è attempati dal tempo e si pensa a tutto ciò cosa rimane?
L’amaro in bocca è ormai veleno!
E ci si ritrova la mattina seguente con una tazza di caffè fumante in mano a leggere le prime pagine del giornale e ci si accorge che a tutto il mondo gira bene… si beve il caffè corretto con il latte… non caffèlatte ma correzione alimentare!
E si esce per andare al lavoro, la busta unta è stata messa in borsa e la sì tocca vogliosamente per tutto il tragitto… anche lo sbrenciare, il rumore, il fastidio sono superflui… tutto lo è… e ci si ferma per la prima volta in vent’anni in una pasticceria a prendere un krapfen ripieno di crema e lo si divora come un leone divorerebbe una gazzella.
E si arriva al lavoro e ci si rilassa con il tlick tlick tlick del computer… oggi è una fantastica giornata la fine è ormai vicina… IO HO VISTO LA LUCE ed è lì a portata di mano… adesso so quale è il mio posto nel mondo… adesso io so tutto…!
-RIVELAZIONE- e si è in ufficio con la voglia di lavorare… di produrre, di creare… il neo-nichilismo dilazionato nel tempo… la scelta era presa… bisogna fare ciò che si deve… tlick tlick tlick… straordinari pagati… tutto si paga al mondo… società dilagante… l’essere e l’avere perdono di significato… e ci si ritrova in metropolitana su un treno terribilmente affollato e il tanfo di una persona che non si lava da mesi ti colpisce in pieno viso e si pensa perché non si lava?
E ci si ritrova a sbagliare la fermata e si scende a due chilometri esatti da dove si doveva scendere e una bestemmia illumina la mente… e si odia il servizio pubblico, le metropolitane, i treni, i tram, i cellulari, internet, la televisione, i dvd, le videocassette, i cd, i lettori di MP3 portatili, il bambino che ti vuole lavare il vetro della macchina, gli snack ipocalorici, le bevande gasate… e si odia tutto in maniera divina… ODIO E SONO ME STESSO… s’assottiglia il lucido pensiero di sé… il monolito imbustato è sempre lì e si pensa subito a cosa dire, cosa fare, com’essere, quale cazzo di maschera bisognerà indossare e si arriva alla conclusione di sfottersi di tutto… E ADESSO?
-LENTEZZA- e ci si ritrova a ripensare a cose inutili… a tutto ciò che era e che non sarà mai… a ciò che poteva e che non poteva essere se si avesse scelto una determinata strada invece di un'altra… e cose così… e ci si ritrova malinconico e ci si ripete ma chi cazzo me lo a fatto fare?
E ci si ritrova con la propria compagna a camminare mano nella mano e non capitava da anni… e ci si ritrova ad essere più innamorati di prima e tutto è più bello, più luminoso… e tutto l’odio provato nei giorni precedenti sparisce nel momento che la vedi sorridere e senti gli angeli cantare… l’inferno è sparito… e ci si ritrova solo e abbandonato poiché la tua lei ti ha lasciato il giorno prima e s’incomincia a bere come degli idioti e incomincia a spuntare la pancia tipica dell’alcolizzato e non ci si lava per giorni e giorni e si fuma come un turco e si maledice Dio e tutte le sue creature… e si è lì a rivedere la propria vita e sul come la si è buttata nel cesso… LA FALSITA’ è tutto nel mondo!
E t’accorgi che tutto è falso… esistenza apocalittica dell’essere… e si è lì a pensare al buio della propria stanza e si arriva alla conclusione che tutto fa schifo… ogni singola cosa che esiste e che non esiste… LA VERITA’ NON ESISTE!
-ESSERE AVERE- e dopo tutto non è così male esistere… nichilismo che sprizza da tutti i pori… odio-rancore, amore-esistenza… cos’è che fa di un uomo un uomo?
Crea per distruggere!
E ci si ritrova alla mattina con la bocca che sa di cloaca e i pensieri confusi e ubriachi della sera prima e si pensa dov’ero ieri sera per ridurmi così… e si va avanti, e si lavora… tlick tlick tlick… e si crea e si produce… BASTA DI TUTTO!
L’esistenza è appesa ad un filo… la religione, i politici, i mas-media, il mondo è un crogiuolo di menzogne… la busta unta, la chiave che aprirà le porte del paradiso terrestre… nuovo eden… nuovi Adami & Eve, nuovi dei… non ci sono mele, non ci sono serpenti… pura e semplice follia… e ci si ritrova in uno squallido pub a bere a profusione per dare un significato alla propria vita… e ci si ubriaca e non si ricorderà più nulla… dimenticare le cose brutte e belle… DIMENTICANZA!
-E SI’ ASCOLTA LA MALINCONIA- e si ricorda: la prima volta che si è scritto una poesia dedicata ad una persona che non si ricorda il nome, le prime lacrime, le ultime, i primi vagiti, gli ultimi, il primo libro comprato, l’ultimo, il primo viaggio a Londra e tutti gli altri, la prima delusione amorosa, la prima volta che si è fatto sesso, l’ultima, le facce che sono rimaste impresse tra le pieghe della memoria, il primissimo giorno di scuola, l’ultimo, la professoressa che si amava!
Si ricorda tutto… tlick tlick tlick… masturbazione letterale… preconcetti sfaldati dall’origine, nascita, crescita, morte… e tutto è più chiaro, come il sole al mattino… e ci si ritrova al cinema a dormire mentre tutti ridono, e ci si ritrova a chiedere l’elemosina per sopravvivere… ogni moneta ha due facce… YING & YANG… il tutto e il niente… posizione semplificata nella società… tutto è nulla… esistenza vissuta… e una lacrima solca il viso infreddolito!
-INCOERENZA SPIRITICA- e ci si ritrova come ogni pomeriggio a parlare… bla bla bla… i capi comandano, gli schiavi moderni eseguono… esistenza a discapito della vita… Faust insegna… reincarnazione karmica su un sito… e ci si ritrova in giro per la città, la testa piena di domande e vuota di risposte… e ci si ritrova in giro con la testa troppo ebra dall’alcol per capire realmente a cosa si sta pensando e si è lì intontito dall’ambrosia moderna e si vuole pensare ma lo si fa lo stesso… DELIRIO DI ONIPOTENZA… e ci si iscrive in una palestra per scolpire i flaccidi muscoli e per diventare un nuovo bronzo di Riace e giù con le flessioni, addominali, manubri, pesi, streching, saune, massaggi, depilazioni, lampade solari…. E arrivati alla fine del mese ci si vede allo specchio non ci si riconosce più… “Chi è quello?” e si vede un uomo di mezza età tutto abbronzato con una parvenza di muscoli che sogghigna allo specchio… e tu chi sei?
Nuove domande… nuove risposte… e si fanno i corsi d’aggiornamento… il mondo cambia ed è illegale rimanere indietro… tutto corre… tutto corre… il relax si trova nel fondo della cartelletta blu con su scritto permessi da godere… E QUESTA UNA VITA?
-BESTEMMIA- e ad un certo punto della propria vita non ci si ricorda nulla… un pensiero solo, lucido, liscio e perfettamente strutturato… e si sa che prima o poi si concretizzerà come poche cose concrete che si sono fatte nella vita.
E si è al lavoro… tlick tlick tlick… e si pensa alla moglie, alla notte di sesso impuro e selvaggio che si è appena conclusa… e si sogghigna felice delle proprie prestazioni… e si è alla mensa dei poveri e si pensa che non si fa sesso da almeno dodici anni e si capisce il perché… e si bestemmia come non mai e subito ti sbattono fuori poiché la mensa dei poveri è gestita da preti.
Sostanza… creazione divina del proprio essere… esisto realmente?
Esisto ancora?
Chi sono realmente?
E tutte le domande si susseguono veloci e lucide… attimo di follia… non si è messa la panna nel caffè… delitto punibile… i rampanti manager la mettono tutti… e tu no… tu sei fuori dal circolo bello mio e lo sai e ridi di questo… e ci si ritrova chino su un tavolo a sniffare cocaina e si capisce il perché non lo si è fatto prima… ma tutti lo fanno… la ruota della società… sei un manager devi mettere la panna nel caffè/devi sniffare cocaina… e tu non vuoi non vuoi non vuoi ma devi senò chi ti comanda cosa penserà di te?
E ci si ritrova alcolizzato a trent’anni e si continua ad assicurarsi che non si ha nessunissimo problema con l’alcol… e ci si crede pure… AMMETTERE LA PROPRIA VERITA’ FA MALE!
PEGGIO DI DIRE STRONZATE A PROFUSIONE!
-REDENZIONE- e non si pensa più alle vendette che si potrebbero e non fare… si pensa in positivo… la depressione è finita adesso c’è odio puro, pulsante nelle vene!
E ci si ritrova a fumare come un turco davanti al visore del computer… tlick tlick tlick… bisogna finire un lavoro, bisogna finire… la velocità è tutto nella vita… s’abbassa sempre più il momento della crescita… e si vive e si cresce e si muore… incatenati alla pulsante società… e si vive e si cresce e si muore incatenati alla propria povertà di spirito… si sa tutto sui fondi commerciali, sui cambi ma non si sa nulla della vita… lo pensi davvero?
Si!
E ci si ritrova in banca rotta, investimenti sbagliati, povertà… illegalità del sistema… i poveri sono inutili e quindi non esistono… e si vende tutto ciò che si ha per tirare avanti qualche mese… ma sarà inutile… ci sì fionda come un avvoltoio contro quattro centesimi trovati per strada… nessuno t’assumerà più dopo la stronzata che hai fatto… lo sbaglio non è accettabile per non uomini che siamo arrivati… E SI’ VIVE PER MORIRE!
-YING & YANG- e il sudore scende copioso dal tuo viso… hai avuto un incubo spaventoso… eri povero… tzè è impossibile e poi t’accorgi che non era un sogno e che sei povero sul serio… e tenendoti la testa tra le mani piangi!
E ci si ritrova a qualche mese prima, il lavoro, la creazione onirica di un benessere fittizio… tlick tlick tlick… hai uno stipendio da favola, hai un armadio stracolmo di vestiti di tutto rispetto, hai una moglie fantastica, una macchina potente, un televisore al plasma dotato di dvd e dolby sorround, un telefonino cellulare all’ultimo grido e soprattutto hai una vendetta da compiere…. Contro chi?
Contro cosa?
Contro il mondo… e ci si ritrova a pensare che il mondo ti odia, ti ha sempre odiato… fin dalle elementari quando un bulletto della classe ti picchiava per il semplice piacere di farlo, alle medie dove un altro bulletto della classe ti picchiava per avere i soldi della merenda, alle superiori dove un altro bulletto ti picchiava per avere i soldi che ti dava tua madre e per rubarti gli auricolari del walkman, all’università dove un altro bulletto diventato professore ti tormentava perché non recitavi a memoria le sue lezioni… e arrivi al punto di voler far fuori stì cazzo di bulletti e poi ti guardi intorno e li vedi tutti allineati con un fucile in mano pronti a darti il colpo di grazia… una volta era sempre colpa tua, adesso la colpa è loro… loro ti odiano e tu odi loro… equazione matematica… nulla di più, nulla di meno… ODIO=RANCORE, VITA=RANCORE, CRESCITA=RANCORE, MORTE=RANCORE… e la tua vita continua ogni giorno uguale ogni giorno la stessa fottutissima merda da ingoiare dal tuo capo, dal tranviere, dalla nonna col ombrello gocciolante, dai ragazzini che sbrenciano i loro amori ai quattro venti… e arrivi al punto di dire basta!
Se io sto male lo devono stare male tutti!
LA VITA E’ UNA LINEA INFINITA CHE SI’ CONCLUDE CON UNA TESTA DI SERPENTE…
-POPOLAZIONE DOMINANTE- e si sta a fare straordinari su straordinari pur sapendo che sono completamente inutili ma si fanno lo stesso per far vedere a quel pelato grassone che sei un lavoratore serio che non si tira indietro davanti alle difficoltà… tanto lui è a pranzare dai suoi parenti… e s’ingozza di tacchino, pollo e cibarie talmente grasse che solo a vederle s’ingrassa di almeno dieci chili!
E dal buon vino a cui si era abituati si passa inesorabilmente al vino nel cartone, si beve a garganella quel liquido che sa fin troppo di aceto fermentato male… i soldi non ci sono, si a voglia di bere e quindi si chiede l’elemosina… nessuno ti vede, sei un invisibile in un mondo di invisibili… FERMARSI-RESPIRARE-VIVERE… preconcetti distrutti da un bel po’ di tempo e non si crede più a nulla… a niente… Dio ti ha fottuto alla grande e tu non puoi farci nulla… la ruota della vita gira sempre… un giorno sei il gran visir dei cambi in borsa e il giorno dopo devi chiedere l’elemosina senò non mangi… e poi dicono che gli ultimi saranno i primi e i primi saranno gli ultimi… ma intanto si muore… e maledici Dio e tutte le sue creature almeno un paio di volte al giorno!
E ci si ricorda l’ultima volta che hai fatto sesso con tua moglie a come è stato e cerchi di ricordare le varie sensazioni e sentimenti ma non ci riesci ci provi e ci riprovi ma niente da fare, la memoria è un bene prezioso se manca quella manca la vita… e si è a letto con la propria moglie a fare sesso… tanto ma tanto sesso che la metà basta… MEMORIA=VITA DIMENTICANZA=MORTE!
-NUOVI ORIZZONTI- e tutto è brutto, negativo, senza uno scopo preciso, senza gli ingranaggi giusti al posto giusto e nel momento giusto… e ci si vede, ci si ascolta, ci si parla… ma è tutto inesorabilmente e completamente inutile… tutto lo è… ogni singola cosa lo è… dopo il diluvio di sfortuna… nessuno può venire a dirti ANDRA’ TUTTO BENE!
E si è lì, davanti al computer… tlick tlick tlick… con un bicchierino di carta colmo di caffè e la mente è sgombra da ogni pensiero… la busta è sempre nella borsa tra le pagine di un libro che non si è ancora finito… sono anni che lo hai cominciato ma non hai mai superato pagina duecento ed è lì come un monolito a farti notare quanto poco sei costruttivo per la società… se non riesci a finire un libro come cavolo pensi di farcela a sfondare?
E ci si ritrova sotto un cartone sporco a dormire… ma senza sognare… gli hai persi anni fa i sogni… ormai si vive al presente, il passato e il futuro non esistono più… e forse non sono mai esistiti… tutti gli scopi che ti eri prefissato sono spariti, tutti i ricordi belli e brutti sono spariti… tutto è sparito… e tossisci e sputi per terra il tuo rancore… solamente l’odio ti tiene in vita in questa grigia e sporca città… e si va in metropolitana a chiedere la carità cantilenando le tue disgrazie e nessuno ti da nulla… e ci sì rattristisce… ma la giornata è ancora lunga… cazzo troppo lunga!
E si è lì davanti al visore blu… dati, parole, numeri scorrono veloci davanti ai tuoi occhi, ASSIMILA-RICORDA-USA… e si pensa che si è qualcuno nel marasma pulsante della popolazione terrestre ma si sa che ci si sta raccontando belle per vivere meglio.
IL MONDO E’ TUTTO DIETRO UN VISORE!
-INFANZIA SPEZZATA- e ci si ritrova padre di un bambino morto… e la cosa non è piacevole… e si piange per quell’esserino che poteva crescere e diventare un qualcuno… ma non lo sarà mai… è morto… e l’odio aumenta!
E ci si ritrova a calcolare il valore effettivo di compra/vendita dello Yen (diciamocelo una spina lunga come un palo inficiata nel culo…) e si scopre che è in ribasso e ciò vuol dire aumento per te… il tuo tanto agoniato aumento… hai portato avanti tu questa transizione e quindi adesso tutto è lecito… e sì aspetta… e i mesi passano ma l’aumento non appare… e l’odio aumenta!
E ci si ritrova in un'altra mensa dei poveri… la magrezza avanza, ti eri ripromesso di non entrare più in una mensa gestita da preti… hai sempre odiato i preti e i loro sermoni sulla bontà e la cattiveria ma devi mangiare visto che chi non mangia non vive… ed eccoti qua con una ciotola di zuppa calda tra le mani e la mente sgombra… NON DEVI PENSARE… non devi farlo… se pensi bestemmi e qui non è il caso di esternare ciò che provi, ciò che sei… e l’odio aumenta!
E si è bambino e si ha in mano un pallone nuovo, tutto rosso e credi di essere un campione… e tiri sciabolate contro i muri… tu sei un campione e ti chiedi come mai nessuna ti ha ancora incoraggiato a diventare un professionista e intanto lanci sciabolate contro i muri… e un bel giorno il pallone si buca… la florida forma sferica diventa un verme di plastica e lo guardi… passi un’ora a guardarlo… e l’odio aumenta!
E ci si ritrova a letto di fianco hai la persona che ami e lei ha i soliti mal di testa… e l’odio aumenta!
L’ODIO AUMENTA!
-TRISTEZZA- e non si vuole vivere, la vita ti ha fregato e ormai l’unica via d’uscita che vedi è la morte… perché non lo sai… una volta eri abbastanza ricco da poterti permettere quasi tutto e ora sei un uomo senza casa, senza soldi, senza moglie, senza cibo… devi chiedere la carità a persone che una volta guardavi negli occhi e ora li devi vedere dal basso all’alto per mangiare e sei triste e ti chiedi per l’ennesima volta perché a me?
E ci si ritrova a salire le scale per arrivare nella propria casa… è tardi dovrebbe essere l’una o giù di lì e sinceramente poco t’importa… ti fermi un secondo tra il primo e il terzo piano e guardi fuori dalle finestrelle che costellano le scale e pensi… cazzo sono proprio fortunato… ho una moglie divina, ho i soldi, ho il potere di decidere se una moneta deve salire o scendere in borsa, vengo rispettato… cosa posso volere di più da questa vita a parte essere più ricco, a parte avere una moglie più bella di questa che ho, a parte decidere un giorno di chiudere una filiale nelle Filippine della tua ditta… e pensi a tutto questo… sei sotto l’effetto di quattordici Cuba Libre… tanto sono leggeri… e stasera vomiterai in bagno per il troppo alcol!
E sei all’università, alle superiori, alle medie, alle elementari, all’asilo, nel grembo di tua madre, e sei una cellula che sì sta dividendo in quattro parti uguali per poi dividersi nuovamente in otto parti uguali e così via, e sei uno spermatozoo di tuo padre che sta correndo furiosamente verso l’ovulo non ancora fecondato di tua madre… e rivedi, ripensi, rifletti sul senso reale della tua vita… e in mano hai una pistola ancora calda e fumante del delitto… QUALE E’ LA VERA VERITA’?
-UTENTE SCONNESSO- e si è davanti al computer… tlick tlick tlick… e tutto il mondo è hai tuoi piedi… e ridi per il potere che hai… hai fottuto tutti i tuoi concorrenti e adesso sei l’agente di borsa più quotato… vuoi guadagnare?
Devi andare assolutamente da te… hai fatto guadagnare più del numero più alto che un essere umano possa immaginare… adesso hai il potere nelle tue mani… sei una potenza vivente… hai tutto quello che vuoi… tutto… non ti manca nulla… ok… e adesso?
E sei sdraiato per terra coperto solamente da un lisio maglione color crema andata a male e vomito… sei stato male… la zuppa dei preti… il tuo odio verso la chiesa e verso i suoi vescovi aumenta… e t’arriva una stivalata nelle costole… e sputi sangue… la stivalata diventa più di una… un diluvio universale di calci ti colpisce… e il sangue esce copioso… neo nazisti ti stanno picchiando solo perché tu rappresenti la feccia umana del mondo… e pensare che una volta eri di destra… e alla fine ridi, bestemmi e ridi, ridi e bestemmi… e maledici tutti e tutto… le costole sono rotte… e quel pensiero di estrema vendetta illumina il tuo volto… sei sempre un fottutissimo agente di borsa… sai come mandare in merda anni e anni di lavoro con un solo click del mouse… e adesso hai una ragione di vita… tutto può cambiare!
E la tua lei ha sempre mal di testa… ulcere che arrivano e pensi fortemente di portarti il lavoro a casa… e copri un nuovo computer, uno dei più potenti computer in commercio… hai la connessione veloce… accendi il computer e cerchi di collegarti a internet… L’UTENTE E’ SCONNESSO-RIPROVARE PIU’ TARDI… e bestemmi… un brutto vizio caro mio… un bruttissimo vizio… e ti crei un mondo fittizio nella tua testa!
L’UOMO COME TALE ESISTE SOLAMENTE NELLA PROPRIA MENTE!
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