10 giugno 2006 Ripasso, Ribassi, Saldi

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Pagine: [1], 2
koach76
00domenica 4 giugno 2006 21:19
chi viene?
qualcuno mi presta una telecamera?
saluti
k
DottorSkizzo
00domenica 4 giugno 2006 21:31
koach, scusa l'ignoranza:


DOVE?
koach76
00lunedì 5 giugno 2006 00:59
10 giugno 2006 Ripasso, Ribassi, Saldi
tabio - chiasso - svizzera-...
BENDETTA
00lunedì 5 giugno 2006 13:32
SICURI....
MI SA TANTO CHE LO SPETTACOLO DEL 10 GIUGNO non si chiama più così....mi chiedo se siete coscienti di cosa andiate a vedere!!! [SM=g27828]
..kiara
00lunedì 5 giugno 2006 13:43
Ma Canali c'è? Non è a Sassari il 10 giugno?
Io non ci capisco più GNIENTE!!
pescetrombetta
00lunedì 5 giugno 2006 13:49
Re:

Scritto da: ..kiara 05/06/2006 13.43
Ma Canali c'è? Non è a Sassari il 10 giugno?
Io non ci capisco più GNIENTE!!

[SM=g27833] [SM=g27833] [SM=g27833]

E no, Canali non vedrà il becco d'una costa! [SM=g27820]:
lemiemanisudite
00lunedì 5 giugno 2006 14:00
Re: 10 giugno 2006 Ripasso, Ribassi, Saldi

Scritto da: koach76 05/06/2006 0.59
tabio - chiasso - svizzera-...




10 giugno 2006
Stabio-Svizzera, Piazza
Giovanni Lindo Ferretti Ambrogio Sparagna
Tra-mari Tra- monti




..kiara
00lunedì 5 giugno 2006 14:08
Re: Re: 10 giugno 2006 Ripasso, Ribassi, Saldi

Scritto da: lemiemanisudite 05/06/2006 14.00



10 giugno 2006
Stabio-Svizzera, Piazza
Giovanni Lindo Ferretti Ambrogio Sparagna
Tra-mari Tra- monti






Ah ecco!! [SM=g27828]
Agrumica
00lunedì 5 giugno 2006 16:56
Re: Re: Re: 10 giugno 2006 Ripasso, Ribassi, Saldi

Scritto da: ..kiara 05/06/2006 14.08

Ah ecco!! [SM=g27828]



ripasso, ribassi, saldi è il 19 luglio a borgaro [l'invito è sempre valido!]

BENDETTA
00lunedì 5 giugno 2006 17:09
Re: Re: Re: Re: 10 giugno 2006 Ripasso, Ribassi, Saldi

Scritto da: Agrumica 05/06/2006 16.56


ripasso, ribassi, saldi è il 19 luglio a borgaro [l'invito è sempre valido!]




ed il 23 giugno a Roma [SM=g27838]
..kiara
00martedì 6 giugno 2006 12:41
Re: Re: Re: Re: 10 giugno 2006 Ripasso, Ribassi, Saldi

Scritto da: Agrumica 05/06/2006 16.56


ripasso, ribassi, saldi è il 19 luglio a borgaro [l'invito è sempre valido!]



sottoscrivo!!
koach76
00martedì 6 giugno 2006 18:45
luglio...
forse forse vengo a torino...
chi mi dà un passaggio dalla stazione di porta nuova?
a che ora inizierà lo spettacolo?
saluti
k
Agrumica
00martedì 6 giugno 2006 19:37
Re: luglio...

Scritto da: koach76 06/06/2006 18.45
forse forse vengo a torino...
chi mi dà un passaggio dalla stazione di porta nuova?
a che ora inizierà lo spettacolo?
saluti
k



eccomi !
allego fizz con dettagli....

zaren1
00mercoledì 7 giugno 2006 09:20
Re: Re: Re: Re: 10 giugno 2006 Ripasso, Ribassi, Saldi

Scritto da: Agrumica 05/06/2006 16.56


ripasso, ribassi, saldi è il 19 luglio a borgaro [l'invito è sempre valido!]




è un mercoledì....l'avrei visto volentieri!
pastronef
00domenica 11 giugno 2006 02:38
Tra mare tra monti
intendo Sparagna e Ferretti...lo spettacolo non ha un nome ben definito... presto il racconto della serata

[Modificato da pastronef 11/06/2006 2.40]

zaren1
00domenica 11 giugno 2006 16:51
Re: Tra mare tra monti

Scritto da: pastronef 11/06/2006 2.38
intendo Sparagna e Ferretti...lo spettacolo non ha un nome ben definito... presto il racconto della serata

[Modificato da pastronef 11/06/2006 2.40]




Vai vai Fausto!
e non omettere per modestia di aver suonato la piva davanti ad Orgasmo, tra l'interesse di tutto il popolo svizzero......che mi ha stupito piacevolmente.
militanza
00domenica 11 giugno 2006 19:10
Re: Re: Re: Re: 10 giugno 2006 Ripasso, Ribassi, Saldi

Scritto da: Agrumica 05/06/2006 16.56


ripasso, ribassi, saldi è il 19 luglio a borgaro [l'invito è sempre valido!]




io forse che forse accetto l'invito
non sono mai stata a Torino
Agrumica
00domenica 11 giugno 2006 23:49
Re: Re: Re: Re: Re: 10 giugno 2006 Ripasso, Ribassi, Saldi

Scritto da: militanza 11/06/2006 19.10


io forse che forse accetto l'invito
non sono mai stata a Torino



uaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa [SM=g27836]

pastronef
00martedì 13 giugno 2006 20:11
La Svuizzera
testo by pastro, aggiunte by zaren

Cerco in qualche cassetto, nei bicchieri del mobile del salotto, nel porta penne sulla scrivania, ed escono marchi bosniaci, talleri sloveni, tanti franchi francesi, pesetas, mezzo dollaro, fiorini olandesi e ungheresi, corone danesi, un marco, un penny, corone ceche… ecco alla fine i franchi svizzeri, rimasti li da qualche anno, qualche cliente me li ha dati tempo indietro, di mancia. ( zaren: “sti svizzeri….)
Bene, nove franchi spero bastino per due birre. E si parte, col sole del pomeriggio. Non ho mai percorso la A26 verso nord sopra Alessandria, la strada attraversa il Monferrato, giallo di grano e con le balle rotonde di fieno sparse a casaccio, fino alla pianura del Po, al verde delle risaie dove le zanzare stanno in agguato ad aspettare che cali il sole( e dove zaren vorrebbe fare la mondina), e poi la pianura e i boschi tra il sesia e il ticino. I nomi dei paesi cambiano, la desinenza –ate è molto frequente. Esco a gallarate e aspetto Francesca all’ombra di alcuni tigli. Arriva poco dopo, estivamente vestita, sandali neri compresi. E la seguo verso casa, facendo attenzione a non perderla di vista, visto che ad ogni curva perdo terreno( zaren: perdono, è la conoscenza del luogo che mi rende agguerrita al volante). La sua mamma ha preparato la cena, il prosciutto e melone mi piace molto, e nel frattempo si discute su quale strada fare per varcare il confine. Lasciamo la punto sotto casa, e prendiamo la sua micra con targa locale, per evitare controlli al confine. Non abbiamo nulla di illegale con noi, è solo per non perdere tempo a vanvera, come dice fabio (anche perché zaren non sa assolutamente cosa contiene il cassetto della sua macchina). Passiamo per solbiate, azzate, malnate. Francesca mi dice che da bambina è uscita di casa in bicicletta percorrendo una lunga strada in un bosco, e ha fatto molto tardi, sua madre era molto preoccupata e arrabbiata, e l’ha presa a legnate, che credo sia un altro dei paesini qui vicino, visto il nome. Mi chiedo quale origine abbiano questi nomi, forse longobarda? Lungo la strada abbiamo rischiato di fermarci per una braciolata organizzata dalla leganord in un paesino, ma la tentazione è durata poco, chè siamo in ritardo. ( zaren: le feste della lega lord sono il massimo sollazzo per noi della alta….buaaaaa)
Passiamo la dogana e pochi chilometri dopo eccoci a stabio. Chiediamo indicazioni ad una signora del posto, il cui accento però non è svizzero, anzi, direi pugliese, ci dice che la piazza non è lontana, indi parcheggiamo e andiamo su a piedi. Temiamo per un attimo che la signora sia una bracciante emigrata dal tavoliere delle puglie, per la quale 7 chilometri a piedi non sono “lontano”, ma i nostri timori non si avverano, in cinque minuti siamo in piazza. Erasmo è seduto ad un tavolo, lo saluto, sono le nove e mezza, e mi dice che credeva non arrivassi più. [povero me, continua a prendermi per il culo da Parma : ) ] prendiamo due birre, finalmente uso ‘sti otto franchi, e andiamo alla cassa, dove una gentile signora ci omaggia di un biglietto d’ingresso, e ne paghiamo solo uno.Gli svizzeri sono svizzeri: loro non timbrano il dorso della mano per attestare l’avvenuto pagamento. Loro ti forniscono di un sofisticato braccialetto di riconoscimento in plastica con su scritto “ma dove sono finiti questi maledetti canguri?”. Il braccialetto è tanto stupido che mai saremmo riusciti a falsificarlo.Il braccialetto è così sofisticato che Pastro ha dovuto usare i denti per strapparselo.
La piazzetta di stabio ha due chiese, è un po’ in discesa e ci sono delle sedie lillà ordinatamente collocate. Ci si siede e poco dopo inizia il concerto. Ambrogio suona e lindo canta “l’amore è come l’Ellera”. Dopo entrano gli altri, li presenta, parla dello spettacolo, Tra mare Tra monti. Lui, unico nordico montanaro, in mezzo agli altri tutti del sud, vicini al mare. Ci sediamo allora davanti, sull’asfalto nero e caldo. Fanno Regina dellu cielo con la ragazza con la gonna rossa che balla e suona le castagnette, Fiore di tomba (“una mattina mi son alzato ‘na mezz’oretta avanti al sol” che lindo aveva cantato a melpignano) I miei nonni, Lu bene mio cantata da Mimmo (una canzone d’amore di Matteo Salvatore) che la gente e i suonatori ascoltano emozionati e in silenzio, Non ero da venì, e Annarella, inattesa sorpresa. E poi tarantelle, guidate dal mandolino di Mimmo, che alla fine ruba la scena, involontariamente, agli altri due, per carisma, virtuosismo e spontaneità. Lindo lo presenta, ci dice che ha imparato a suonare dal barbiere del suo paese, San Vito dei Normanni, che racchiude nel nome la doppia origine della gente che abita laggiù. Ricordo una flautista vista alla Pietra con fabio due anni fa, nell’orchestra della taranta, con occhi azzurri e capelli biondi, una normanna che parlava dialetto salentino. Grande l’abilità con le dita del mandolinista, dice giovanni che i barbieri sono una grande scuola, chè devono saper tenere il rasoio tra le mani, e fare pelo e contropelo. Affidereste la vostra gola a Mimmo?
Il pubblico svizzero balla, c’è anche un signore con un k-way arrotolato in vita e dei mocassini, che davanti al palco balla e fa girare tra le dita e roteare nell’aere un cordino, e quando gli cade esclama “ho perso il filo!”. Francesca mi tiene il posto mentre vado a far pipì all’angolo di una casa, ho visto accendersi una luce da una finestra li sopra, temevo un urlo minaccioso, ma non è arrivato.
Nel frattempo non hanno smesso di suonare, lindo balla a modo suo, non scalzo, ma con i soliti stivali, e mimmo cerca di insegnare al pubblico una canzone tradizionale in dialetto... “si non capite v’o dico in italiano, sinnò v’o dico in svuizzero” si, Svuizzero.
Hanno rifatto Maremma, e poi ancora Annarella tra i bis.
-Dio mio, hanno fatto Annarella. Con il cuore, con la mente. Cantava anche tutto il cielo. E su “fiiiiniiiitaaaa” la gente non mollava, voleva che lo spettacolo nadasse avanti, Lindo riattaccava con “lasciami qui, lasciami stare” e tutti dietro, come in trance. Un bellissimo regalo-
Finito il concerto ci avviciniamo al palco, Erasmo sta parlando con amici, ci dice che quello di stasera era un po’ improvvisato, hanno provato i pezzi oggi pomeriggio, alcune canzoni le hanno suonate anche per Falciati.” Speriamo che ci abbiano registrati, perché mica mi ricordo quello che ho fatto”. Grandissimo Erasmo. aggiunge poi che durante gli spettacoli lui si diede sempre accanto a Mimmo, che non sa le canzoni, lui gli dice la tonalità e lo strumento da suonare, tempo quattro battute ha gia ben presente il pezzo, e di li in avanti prende il sopravvento, con le dita che si muovono velocissime sul manico. Ridiamo stupiti della cosa. Ha un orecchio eccezionale, un’abilità tutta sua di seguire le note, che immagino siano sparse nella sua mente, dove le righe del pentagramma non sono molto dritte. E lui le segue in questa specie di concentrazione particolare, con gli occhi spalancati piu larghi di quelli di lindo.
È quasi mezzanotte e si torna verso il bar, prendo la piva e la faccio sentire ad Erasmo, che mi da alcuni consigli, mentre suono camminiamo per la strada e la gente guarda me che suono, accanto a lui con la camicia candida la giacca e il cappello, e ci applaudono incuriositi. Prendiamo un'altra birra mentre i musicanti si siedono a tavola. Ci si vede giu in emilia forse.
Si torna oltre confine, è la mezza, e scopriamo poi che mezz’ora dopo, all’una di notte, avrebbero chiuso, e se avessimo tardato saremmo rimasti in svuizzera sino al mattino. Sbagliamo strada all’inizio poi però tutto va bene, e sfrecciamo letteralmente verso la siepe sotto casa di Francesca ( chiedo il motivo di questa velocità, che risulta essere la diuretica birra svizzera). Ci si saluta e mi accompagna alla rotonda davanti all’autostrada. Pochi chilometri dopo mi fermo per un caffè ad un autogrill dove un poliziotto fermo sulla porta, con la pistola bene in vista, sta dando indicazioni per tornare verso milano ad alcuni ragazzi che credo di aver visto prima a stabio. Io la strada la so e riparto. Alle due esco a casale e poi passo in locanda. Al casello di casale, aprendo il finestrino per pagare, è entrata l’unica zanzara della valle ancora in giro nonostante la notte fredda e l’ora tarda, e me la sono portata fino a casa. Se sopravvive la porto al prossimo concerto, in svizzera, chè li non le hanno. E se urla Emilia Paranoica la schiaccio.

[Modificato da pastronef 14/06/2006 10.04]

:Bacco:
00martedì 13 giugno 2006 20:28
Io la gola, l'affiderei eccome!
Ma a braciolate non ci siete passati, peccato!

Grandi! [SM=g27811]
zaren1
00mercoledì 14 giugno 2006 09:24
Re:

Scritto da: :Bacco: 13/06/2006 20.28
Io la gola, l'affiderei eccome!
Ma a braciolate non ci siete passati, peccato!

Grandi! [SM=g27811]



trattavasi di Lega Nord parade.....un po' di dignità [SM=g27817]
ongii
00mercoledì 14 giugno 2006 09:51

e comunque, "l'amore è come L'Ellera", non edera. trattasi di affluente da sudest del fiume arno.
bb2004
00mercoledì 14 giugno 2006 13:38
auguri Pastro!

sei davvero speciale.
..kiara
00mercoledì 14 giugno 2006 13:44
Re:

Scritto da: bb2004 14/06/2006 13.38
auguri Pastro!

sei davvero speciale.


sottoscrivo!!!
lemiemanisudite2.
00mercoledì 14 giugno 2006 13:51
Grazie Pastro,
soprattutto dove parli di Mimmo Epifani e del suo paese, perchè io sono nata a pochi chilometri e mi sono commossa. [SM=g27838]
:Bacco:
00mercoledì 14 giugno 2006 14:20
Re:

Scritto da: lemiemanisudite2. 14/06/2006 13.51
Grazie Pastro,
soprattutto dove parli di Mimmo Epifani e del suo paese, perchè io sono nata a pochi chilometri e mi sono commossa. [SM=g27838]



ma tu lo conoscevi di già?
Perchè in realtà è lui il mio mito,
non Orgasmo Teglia
Giusitta
00mercoledì 14 giugno 2006 14:45
pastro [SM=g27838]

pescetrombetta
00mercoledì 14 giugno 2006 22:22
Re: La Svuizzera

Scritto da: pastronef 13/06/2006 20.11
testo by pastro, aggiunte by zaren

Cerco in qualche cassetto, nei bicchieri del mobile del salotto, nel porta penne sulla scrivania, ed escono marchi bosniaci, talleri sloveni, tanti franchi francesi, pesetas, mezzo dollaro, fiorini olandesi e ungheresi, corone danesi, un marco, un penny, corone ceche… ecco alla fine i franchi svizzeri, rimasti li da qualche anno, qualche cliente me li ha dati tempo indietro, di mancia. ( zaren: “sti svizzeri….)
Bene, nove franchi spero bastino per due birre. E si parte, col sole del pomeriggio. Non ho mai percorso la A26 verso nord sopra Alessandria, la strada attraversa il Monferrato, giallo di grano e con le balle rotonde di fieno sparse a casaccio, fino alla pianura del Po, al verde delle risaie dove le zanzare stanno in agguato ad aspettare che cali il sole( e dove zaren vorrebbe fare la mondina), e poi la pianura e i boschi tra il sesia e il ticino. I nomi dei paesi cambiano, la desinenza –ate è molto frequente. Esco a gallarate e aspetto Francesca all’ombra di alcuni tigli. Arriva poco dopo, estivamente vestita, sandali neri compresi. E la seguo verso casa, facendo attenzione a non perderla di vista, visto che ad ogni curva perdo terreno( zaren: perdono, è la conoscenza del luogo che mi rende agguerrita al volante). La sua mamma ha preparato la cena, il prosciutto e melone mi piace molto, e nel frattempo si discute su quale strada fare per varcare il confine. Lasciamo la punto sotto casa, e prendiamo la sua micra con targa locale, per evitare controlli al confine. Non abbiamo nulla di illegale con noi, è solo per non perdere tempo a vanvera, come dice fabio (anche perché zaren non sa assolutamente cosa contiene il cassetto della sua macchina). Passiamo per solbiate, azzate, malnate. Francesca mi dice che da bambina è uscita di casa in bicicletta percorrendo una lunga strada in un bosco, e ha fatto molto tardi, sua madre era molto preoccupata e arrabbiata, e l’ha presa a legnate, che credo sia un altro dei paesini qui vicino, visto il nome. Mi chiedo quale origine abbiano questi nomi, forse longobarda? Lungo la strada abbiamo rischiato di fermarci per una braciolata organizzata dalla leganord in un paesino, ma la tentazione è durata poco, chè siamo in ritardo. ( zaren: le feste della lega lord sono il massimo sollazzo per noi della alta….buaaaaa)
Passiamo la dogana e pochi chilometri dopo eccoci a stabio. Chiediamo indicazioni ad una signora del posto, il cui accento però non è svizzero, anzi, direi pugliese, ci dice che la piazza non è lontana, indi parcheggiamo e andiamo su a piedi. Temiamo per un attimo che la signora sia una bracciante emigrata dal tavoliere delle puglie, per la quale 7 chilometri a piedi non sono “lontano”, ma i nostri timori non si avverano, in cinque minuti siamo in piazza. Erasmo è seduto ad un tavolo, lo saluto, sono le nove e mezza, e mi dice che credeva non arrivassi più. [povero me, continua a prendermi per il culo da Parma : ) ] prendiamo due birre, finalmente uso ‘sti otto franchi, e andiamo alla cassa, dove una gentile signora ci omaggia di un biglietto d’ingresso, e ne paghiamo solo uno.Gli svizzeri sono svizzeri: loro non timbrano il dorso della mano per attestare l’avvenuto pagamento. Loro ti forniscono di un sofisticato braccialetto di riconoscimento in plastica con su scritto “ma dove sono finiti questi maledetti canguri?”. Il braccialetto è tanto stupido che mai saremmo riusciti a falsificarlo.Il braccialetto è così sofisticato che Pastro ha dovuto usare i denti per strapparselo.
La piazzetta di stabio ha due chiese, è un po’ in discesa e ci sono delle sedie lillà ordinatamente collocate. Ci si siede e poco dopo inizia il concerto. Ambrogio suona e lindo canta “l’amore è come l’Ellera”. Dopo entrano gli altri, li presenta, parla dello spettacolo, Tra mare Tra monti. Lui, unico nordico montanaro, in mezzo agli altri tutti del sud, vicini al mare. Ci sediamo allora davanti, sull’asfalto nero e caldo. Fanno Regina dellu cielo con la ragazza con la gonna rossa che balla e suona le castagnette, Fiore di tomba (“una mattina mi son alzato ‘na mezz’oretta avanti al sol” che lindo aveva cantato a melpignano) I miei nonni, Lu bene mio cantata da Mimmo (una canzone d’amore di Matteo Salvatore) che la gente e i suonatori ascoltano emozionati e in silenzio, Non ero da venì, e Annarella, inattesa sorpresa. E poi tarantelle, guidate dal mandolino di Mimmo, che alla fine ruba la scena, involontariamente, agli altri due, per carisma, virtuosismo e spontaneità. Lindo lo presenta, ci dice che ha imparato a suonare dal barbiere del suo paese, San Vito dei Normanni, che racchiude nel nome la doppia origine della gente che abita laggiù. Ricordo una flautista vista alla Pietra con fabio due anni fa, nell’orchestra della taranta, con occhi azzurri e capelli biondi, una normanna che parlava dialetto salentino. Grande l’abilità con le dita del mandolinista, dice giovanni che i barbieri sono una grande scuola, chè devono saper tenere il rasoio tra le mani, e fare pelo e contropelo. Affidereste la vostra gola a Mimmo?
Il pubblico svizzero balla, c’è anche un signore con un k-way arrotolato in vita e dei mocassini, che davanti al palco balla e fa girare tra le dita e roteare nell’aere un cordino, e quando gli cade esclama “ho perso il filo!”. Francesca mi tiene il posto mentre vado a far pipì all’angolo di una casa, ho visto accendersi una luce da una finestra li sopra, temevo un urlo minaccioso, ma non è arrivato.
Nel frattempo non hanno smesso di suonare, lindo balla a modo suo, non scalzo, ma con i soliti stivali, e mimmo cerca di insegnare al pubblico una canzone tradizionale in dialetto... “si non capite v’o dico in italiano, sinnò v’o dico in svuizzero” si, Svuizzero.
Hanno rifatto Maremma, e poi ancora Annarella tra i bis.
-Dio mio, hanno fatto Annarella. Con il cuore, con la mente. Cantava anche tutto il cielo. E su “fiiiiniiiitaaaa” la gente non mollava, voleva che lo spettacolo nadasse avanti, Lindo riattaccava con “lasciami qui, lasciami stare” e tutti dietro, come in trance. Un bellissimo regalo-
Finito il concerto ci avviciniamo al palco, Erasmo sta parlando con amici, ci dice che quello di stasera era un po’ improvvisato, hanno provato i pezzi oggi pomeriggio, alcune canzoni le hanno suonate anche per Falciati.” Speriamo che ci abbiano registrati, perché mica mi ricordo quello che ho fatto”. Grandissimo Erasmo. aggiunge poi che durante gli spettacoli lui si diede sempre accanto a Mimmo, che non sa le canzoni, lui gli dice la tonalità e lo strumento da suonare, tempo quattro battute ha gia ben presente il pezzo, e di li in avanti prende il sopravvento, con le dita che si muovono velocissime sul manico. Ridiamo stupiti della cosa. Ha un orecchio eccezionale, un’abilità tutta sua di seguire le note, che immagino siano sparse nella sua mente, dove le righe del pentagramma non sono molto dritte. E lui le segue in questa specie di concentrazione particolare, con gli occhi spalancati piu larghi di quelli di lindo.
È quasi mezzanotte e si torna verso il bar, prendo la piva e la faccio sentire ad Erasmo, che mi da alcuni consigli, mentre suono camminiamo per la strada e la gente guarda me che suono, accanto a lui con la camicia candida la giacca e il cappello, e ci applaudono incuriositi. Prendiamo un'altra birra mentre i musicanti si siedono a tavola. Ci si vede giu in emilia forse.
Si torna oltre confine, è la mezza, e scopriamo poi che mezz’ora dopo, all’una di notte, avrebbero chiuso, e se avessimo tardato saremmo rimasti in svuizzera sino al mattino. Sbagliamo strada all’inizio poi però tutto va bene, e sfrecciamo letteralmente verso la siepe sotto casa di Francesca ( chiedo il motivo di questa velocità, che risulta essere la diuretica birra svizzera). Ci si saluta e mi accompagna alla rotonda davanti all’autostrada. Pochi chilometri dopo mi fermo per un caffè ad un autogrill dove un poliziotto fermo sulla porta, con la pistola bene in vista, sta dando indicazioni per tornare verso milano ad alcuni ragazzi che credo di aver visto prima a stabio. Io la strada la so e riparto. Alle due esco a casale e poi passo in locanda. Al casello di casale, aprendo il finestrino per pagare, è entrata l’unica zanzara della valle ancora in giro nonostante la notte fredda e l’ora tarda, e me la sono portata fino a casa. Se sopravvive la porto al prossimo concerto, in svizzera, chè li non le hanno. E se urla Emilia Paranoica la schiaccio.

[Modificato da pastronef 14/06/2006 10.04]


Mimmo Epifani, un mito d'uomo!

Pastro, facciamo così, per il mio prossimo resoconto ti mando le bozze e tu lo editi. Pagamento in launeddas (così la prossima volta stupirai Erasmo con effetti speciali).
CorContritumQuasiCinis
00giovedì 15 giugno 2006 10:53
Re: Re: La Svuizzera

Scritto da: pescetrombetta 14/06/2006 22.22
Mimmo Epifani, un mito d'uomo!



Pèsciola, che ti ricordano queste foto? [SM=g27823]
Se volete saperne di più su MIMMO EPIFANI


lemiemanisudite2.
00giovedì 15 giugno 2006 11:12
Re: Re: Re: La Svuizzera

Scritto da: CorContritumQuasiCinis 15/06/2006 10.53




Dimmi che questa donna è pugliese!




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