20 FEBBRAIO

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marco31768
00venerdì 19 febbraio 2016 21:54

1955


Elvis si esibisce al "Robinson Auditorium" di Little Rock, Arkansas, alle ore 15 ed alle ore 20,15.

«I biglietti costavano un dollaro alla porta per gli adulti e 50 centesimi per i banbini; 75 centesimi in prevendita.
È molto probabile che proprio in quei giorni abbia avuto luogo il primo incontro tra il Colonnello e i genitori di Elvis, che furono invitati appositamente per conoscerlo. Oltretutto, la madre di Elvis era una grandissima ammiratrice del Duca di Paducah, che quella sera era indicato come il nome di punta del cartellone.
Si ritiene, inoltre, che lo spettacolo sia stato il primo interamente pubblicizzato come "The Elvis Presley Show"»
.

Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".

marco31768
00venerdì 19 febbraio 2016 21:55
1956


Elvis si esibice al "Palma Theater" di West Palm Beach, Florida, alle ore 14 / 17 / 19 / 21.
Durante la permanenza in città, Elvis alloggiò al "Copacabana Motel".

Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".

marco31768
00venerdì 19 febbraio 2016 21:56
1969

Elvis è ancora nello studio "American Sound" di Memphis e registra "It keeps right on-a hurtin'" e "Only the strong survive".

marco31768
00venerdì 19 febbraio 2016 21:57
1970


Elvis si esibisce all'International Hotel, Las Vegas, Nevada, alle ore 20 ed alle ore 24.

DINNER SHOW.
Elvis indossa il "White Pearl", l'abito che si vede nel disco "On stage".
Lo spettacolo è disponibile nel CD-r ON STAGE VEGAS 02/20/70 D/S.


MIDNIGHT SHOW.
Lo spettacolo è disponibile nel CD-r I DO IT AGAIN.
marco31768
00venerdì 19 febbraio 2016 21:57
1971


Elvis si esibisce all'International Hotel, Las Vegas, Nevada, alle ore 20 ed alle ore 24.
Ad oggi non esiste nessuna registrazione.

marco31768
00venerdì 19 febbraio 2016 21:57
1972


Elvis si esibisce all'Hilton Hotel, Las Vegas, Nevada, alle ore 20 ed alle ore 24.
Ad oggi non esiste nessuna registrazione.

marco31768
00venerdì 19 febbraio 2016 21:59
1973


Elvis si esibisce all'Hilton Hotel, Las Vegas, Nevada, alle ore 20,15 ed alle ore 24.

DINNER SHOW.
Il concerto dura 49 minuti.
Esiste una registrazione amatoriale disponibile nel CD della "Straight Arrow" BRIGHT LIGHTS, BIG CITY, edito nel 2015.


«Si trattò di uno spettacolo decisamente frizzante. I momenti più interessanti soino coincisi con l'interpretazione di "What now my love" (del tutto improvvisata) e di "I can't stop loving you", con un finale lunghissimo che Elvis sembra non voler mai chiudere».
Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".


MIDNIGHT SHOW.

Lo spettacolo dura 51 minuti.
Secondo Sebastiano Cecere, una registrazione amatoriale è disponibile in due CD-r: "Vegas venture" e "On the ramp" (quest'ultimo erroneamente attribuito al midnight show del 21 febbraio).
Personalmente, non ho trovato traccia dei due CD indicati.
marco31768
00venerdì 19 febbraio 2016 21:59
1977


Elvis si esibisce al "Coliseum" di Charlotte, North Carolina, alle ore 20,30.
Il concerto dura 74 minuti ed Elvis indossa il "Mexican Sundial" davanti a 12000 spettator.

La FTD ha pubblicato una registrazione semi-professionale (soundboard) anche se incompleta nel CD del 2007 UNCHAINED MELODY.


«L'evento musicale della serata avrebbe potuto essere l'interpretazione live di 'Moody blue', un brano del recente repertorio di Elvis che forse non brilla particolarmente dal punto di vista della stesura musicale, ma il testo e soprattutto la sua interpretazione gli conferiscono i caratteri di un piccolo gioiello. È molto interessante notare (e principalmente ascoltare) i due tentativi con il brano, entrambi andati a vuoto. Come già accaduto con "Where no one stands alone", l'idea di suonare questo brano non in scaletta, colse tutti di sorpresa. Nello smarrimento totale e nel tentativo di abbozzare un minimo di accompagnamento, James Burton abbassò quasi completamente il riff introduttivo. Qualcuno sul palco cercò, in extremis, di dissuadere Elvis, suggerendogli che nessuno ricordava le parti del pezzo (in effetti era stato inciso circa un anno prima), al che lui rispose senza alcun turbamento: "Non la so neppure io". Dopo aver fallito il primo tentativo, Elvis provò di persona a dirigere il gruppo, cantando solo il ritornello e scusandosi col pubblico, dicendo che il brano non era mai stato provato. Quando capì che anche nella seconda priova non c'era nulla da fare, senza troppe remore commentò verso la platea: "Vi siete stufati? Beh, anche io... Al diavolo 'Moody blue'... Facciamo 'How great Thou art".
La cosa lasciò Elvis insoddisfatto, tanto è vero che (forse a seguito di prove intermedie) il brano sarà ripreso con successo la sera seguente.
La dinamica degli eventi, suffragata dalle registrazioni in nostro possesso, sconfessa la teoria avanzata da Peter Guralnick nel suo famoso libro 'Careless love' secondo la quale Elvis lasciò perdere il brano "perché non arrivava alle note più alte". Oltretutto, le parti per voce della canzone non prevedevano neppure un grandissimo impegno vocale, senza dubbio alla portata di Elvis di quel periodo. A dimostrazione di quanto appena detto, quella sera Elvis cantò per ben due volte il finale di 'Hurt', un brano che (nella sua versione) richiedeva sforo e capacità non comuni.
Infine, una piccola nota per i collezionisti: prima di cantare 'Unchained melody' (dove ancora una volta si accompagnò al piano), Elvis accennò 'My wish came true', un suo vecchio brano degli anni '50»
.

Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".














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