8 DICEMBRE

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marco31768
00lunedì 7 dicembre 2015 20:51
1954

In questa data, molte voci (probabilmente frutto di speculazioni) affermano che Elvis abbia inciso per la "Sun Records" le canzoni "Oakie boogie", "Uncle penn" e "Tomorrow night".

marco31768
00lunedì 7 dicembre 2015 20:52
1955

Elvis si esibisce al "Rialto Theater" di Louisville, Kentucky.

CANZONI ESEGUITE:
Mystery train
I forgot to remember to forget
Blue moon (!)
baby let's play house
Lawdy miss Clawdy (!)
Tuttifrutti
Good rockin' tonight
Heartbreak hotel
That's all right

«Probabilmente l'agenzia che aveva organizzato lo spettacolo del 29 novembre 1955 per i dipendenti della 'Phillip Morris', aveva preso accordi per una serata analoga da tenersi a Louisville. Non esistono, però, echi di cronaca a tal proposito, il che è abbastanza normale, considerato che fu poco più di una festa privata. L'unica testimonianza pervenuta è una fotografia che ritrae il cartellone della programmazione del cinema "Rialto" che prevedeva i film "Running wild" e "Tarantola!". Sulla fotografia si può leggere anche "Phillip Morris Employee's Night-Hank Snow and all star jamboree-Elvis Presley-Duke of Paducah-Bill and Scotty and Don". Probabilmente il "Don" cui riferiva il cartellone, era in realtà D.J. Fontana, il cui nome (Dominic) fu genericamente abbreviato.
A novembre del 1956 Elvis ritornò a Louisville per due spettacoli. La sua permanenza in città fu caratterizzata da una vera caccia all'uomo nei suoi riguardi, tanto che in una dichiarazione rilasciata ad un reporter locale ricordò: "L'anno scorso sono stato qui per uno spettacolo organizzato dai dipendenti di una marca di sigarette, ma non c'era stato tutto questo trambusto".
Quella sera Elvis cantò "Lawdy miss Clawdy", una canzone del 1952 di Lloyd Price. amerà incondizionatamente questo pezzo, del quale inciderà una convincente versione in studio nel corso degli anni '50. Analogamente, diventerà anche una delle canzoni più potenti e coinvolgenti del suo repertorio 'live', una volta tornato definitivamente alle scene nel 1970»
.

Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".



Contrariamente a quanto afferma Cecere, esistono delle foto di questa serata. Eccole...






marco31768
00lunedì 7 dicembre 2015 20:53
1956

Il 33 giri "Elvis" è primo nella classifica americana.

marco31768
00lunedì 7 dicembre 2015 20:53
1960

Elvis riceve la visita di Fabian a Graceland. In una dimostrazione di karate, ad Elvis si strapparono i pantaloni e Fabian gli prestò i suoi.

marco31768
00lunedì 7 dicembre 2015 20:54
1975

Elvis si esibisce all'Hilton Hotel di Las Vegas (Nevada) alle ore 22,15 in un concerto di 73 minuti, indossando il "Blue Rainfall".

Ad oggi, solo un paio di CD-r riportano questo concerto: ONCE AND FOR ALL e LAS VEGAS, DECEMBER 8, 1975.


«Elvis accennò il brano 'Blue Monday', scherzando sul fatto che quel giorno era, effettivamente, lunedì. Disse anche al pubblico che la moglie di Ronnie Tutt aveva appena avuto un bambino, al che il pubblico rispose applaudendo.
Per la prima ed unica volta in questa stagione, cantò 'Fever'.
I capelli dovevano dargli fastidio, tanto che ad un certo punto chiese a Charlie Hodge se aveva un tosa-pecore»
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Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".
marco31768
00lunedì 7 dicembre 2015 20:56
1976

Elvis si esibisce all'Hilton Hotel di Las Vegas (Nevada) alle ore 21, in un concerto di 71 minuti, indossando il "Blue Rainbow".

Una registrazione amatoriale è stata pubblicata sul CD intitolato TORNADO FROM VEGAS, emesso dalla "PEAF" nel 1991.


La "Straight Arrow" lo pubblicherà a sua volta in A PRIVATE AUDIENCE WITH THE KING nel 2010.


«Durante le presentazioni, Elvis salutò un 'fan club' inglese, le cantanti Liza Minelli e Tanya Tucker, il cabarettista Merv Griffin, suo padre Vernon Presley e Gary Pepper, un ragazzo disabile da sempre presidente di un club a lui dedicato a Memphis.
Dopo lo spettacolo, Vernon fu ricoverato in ospedale per quello che sembrava essere un attacco di cuore. Il mattino seguente, dopo un'approfondita visita, i medici ridimensionarono la diagnosi e lo dimisero. Tornò immediatamente all'Hitlon per un periodo di convalescenza»
.

Dal libro di Sebastiano Cecere "Elvis in concert 1945-1977".









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