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Dopo una lunga ed estenuante marcia attraverso la fitta vegetazione arriviamo armati fino ai denti sulla fantomatica collina novecentotrentasette, é una specie di larga radura costellata da massi giganti, attorno a noi ci sono solamente alberi.
Sono le otto e venticinque di mattina siamo in anticipo di trentacinque minuti sulla tabella di marcia, il sole per nostra fortuna non é ancora così alto da far male... ci vogliamo riposare un attimo e quindi lasciamo a terra i pesanti zaini ma non lasciamo le armi, ci sediamo e dopo pochi secondi inizia l'inferno.
Con i primi colpi sparati dai Vietcong cadono un bel po' dei miei ragazzi, c'organizziamo alla meno peggio dietro ad alcuni massi e incominciamo a sparare anche noi, cerco aiuto attraverso la radio, chiedo rinforzi e la base mi comunica che stanno partire e di tenere duro... tenere duro un cazzo i Vietcong ci stanno usando come bersagli mobili in un poligono!