Alitalia, Intesa Sanpaolo nuovo advisor per vendita

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lella84
00martedì 3 giugno 2008 22:39
Bruxelles, 3 giu. - (Adnkronos/Ign) - Intesa Sanpaolo è il nuovo advisor per la ricerca di acquirenti di Alitalia. A nominarlo è stato il cda della compagnia, prendendo atto delle decisioni del governo sul nuovo iter per la privatizzazione della compagnia.

''Il consiglio di amministrazione di Alitalia riunitosi in data odierna - annuncia l'aviolinea in una nota - nel prendere atto del decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri il 30 maggio ultimo scorso e delle determinazioni assunte in proposito dallo stesso Cdm in pari data, ha deliberato conseguentemente di individuare, a sua volta, per quanto di interesse della compagnia, Banca Intesa San Paolo S.p.A. quale soggetto preposto ad assisterla nell'ambito della promozione e della ricerca di un'offerta, indirizzata all'azionista o alla società, finalizzata ad acquisire il controllo della compagnia''.

Intanto ''la Consob ha preso in esame la vicenda Alitalia e si coordinerà con Borsa Italiana per valutare l'ipotesi di una sospensione dalle negoziazioni del titolo Alitalia, quando il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri di venerdì 30 maggio sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e quindi produrrà i suoi effetti'', rende noto la stessa Authority in un comunicato.

Del futuro di Alitalia comunque si discute anche in Europa. "Non abbiamo alcun commento da fare": così Johannes Laitenberger, portavoce del presidente della Commissione europea Josè Manuel Durao Barroso, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle dure dichiarazioni della British Airways che ha invocato severità da parte di Bruxelles su Alitalia.

La Commissione dovrà pronunciarsi sul prestito ponte concesso dal governo Prodi da 300 milioni di euro tramutato poi dal l'esecutivo in patrimonio della compagnia. Il 30 maggio scorso la Commissione europea ha ricevuto la risposta delle autorità italiane e la sta valutando.

A tal proposito l'ad di British Airways, Willie Walsh, ha affermato che Bruxelles "deve prendere una posizione forte per avere credibilità non solo in Europa, ma in tutto il mondo. E questo significa che le possibilità di sopravvivenza per Alitalia sono molto basse".

Intanto per Jimmy Dempsey, head of treasury Ryanair, "il prestito ponte concesso dal governo ad Alitalia è oltraggioso".

"Questo prestito da 300 mln di euro fa parte di quelli che hanno mantenuto operativa Alitalia negli ultimi 10 anni", ha rimarcato Dempsey durante la presentazione del bilancio trimestrale della compagnia low cost irlandese.

Da parte sua, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti al termine dell'Ecofin sottolinea che il Trattato Ue non vieta tutti i tipi di aiuti, in certi casi sono ammessi. "Non è che nel Trattatto Ue sono vietati tutti gli aiuti - ha detto il ministro - ci sono aiuti consentiti. Un conto, infatti, sono gli aiuti a freddo e un conto sono quelli per favorire le privatizzazioni. Ci sono aiuti ammessi perché non sono fini a se stessi, ma strumentali a un'operazione di mercato".

Poi, commentando le frasi di Jean-Cyril Spinetta secondo cui per Alitalia servirebbe "l'esocista", Tremonti ha detto che "il 22 maggio lo stile era molto signorile, questa è una caduta rispetto ad allora". E in merito alle perplessità di Bruxelles, via XX Settembre rimarca: ''Ci tocca l'ingrato compito di difendere il decreto fatto dal passato governo".

"Ne abbiamo certamente parlato. Abbiamo chiare le motivazioni per cui a un certo punto i rapporti si sono dovuti interrompere", spiega invece il premier Silvio Berlusconi nella conferenza stampa finale con il presidente francese Nicolas Sarkozy. "Air France - ha aggiunto il Cavaliere - aveva individuato come condizione necessaria la diminuzione del numero di collaboratori di Alitalia. I sindacati hanno preso una posizione decisa al riguardo e Air France non ha potuto che ritirarsi".

"C'erano poi condizioni aggiuntive - ha aggiunto il presidente del Consiglio - che noi abbiamo detto in quel momento non essere nell'interesse dell'Italia, che non può privarsi della propria compagnia di bandiera, visto che larga parte del suo prodotto interno poggia sul turismo. Per quanto riguarda il futuro, Alitalia avrà convenienza a trovare accordi con compagnie internazionali. Air France, in questo caso, potrebbe essere una buona soluzione".

Il presidente francese Sarkozy ha aggiunto che sta "al management di Air France di decidere". "Capisco la risposta del presidente Berlusconi - ha aggiunto l'Eliseo - come la volontà di non vietarci nulla in avvenire: che ciascuno lavori tranquillamente, che si vedano un giorno o l'altro delle possibilita' di lavorare assieme in una forma o in un'altra".
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