Avventure giocattolose...

Avete qualche aneddoto da raccontare che riguardi i magici momenti in cui entravate in una giocattoleria o in supermarket munito di giocattoli sperando di comprarvi qualche cosa che adoravate ? o magari, perchè era il vs compleanno e avevate carta bianca ? o chessò, perchè quel giorno il papà, la mamma o la nonna erano in vena e disposti a compravi qualcosa??

io ne rammento centinaia... quanti sogni tra quegli scaffali pieni di stupendi giocattoli....

Mi ricorderò sempre, ad una festa di paese da mio zio, quando andai ad una bancarella e vidi un modellino di importazione di Gundam (lo so Bozz, tu lo odi... ).
Ripensandoci oggi, non riesco ancora a spiegarmi come giunse fino a noi.
Comunque, avevo si e no cinque anni, mio zio mi disse di scegliere e io scelsi...
Anche se è un po' rovinato, ce l'ho ancora!

ok

dunque vi dico alcuni che mi ricordo...

1-c'era un negozio che si chiamava "il coccodrillo" a Torino, dove sono cresciuto. era nella zona centro-sud di torino, vicino a dove abitava mia nonna... io ci passavo sempre in auto con mia mamma, e una volta c'ero entrato un istante.... ma non avevo potuto comprare niente, perchè mia mamma aveva comprato qualche regalo di compleanno per un cugino o un amico di scuola, non ricordo... allora, tempo dopo ho provato a raggiungerlo con mia nonna in tutti i modi : a piedi, in taxi, col pullman.... NIENTE CAZZO! non lo trovavamooooooooooooooo
non l'ho mai trovato.... e dire che mia nonna mi comprava tutti i giochi che volevo.............. lì c'erano i diacloneeeee e tutti e dico tuttttttiiiii i mastersssss

poi... ricordo la prima iperstanda aperta a torino: era fighissima, enorme... c'erano 3 interi corridoi di giocattoli!
lì avevo comprato il mio primo Mer-man, Panthor e l'aereo delle Hot Wheels ! E anche il mio primo personaggio di Blackstar e tutti i Cosmo Crass che avevo! e se non ricordo male, anche l'auto da corsa dei Trasnformers... come si chiamava... Phantom qualcosa...

ogni volta che sapevo che mia mamma doveva andarci andavo con lei, e mentre mia mamma faceva la spesa, io stavo estasiato le ore a guardare tutti quei meravigliosi giocattoli... sognando di averli tutti

quando mia mamma finiva la spesa, veniva a raccattarmi e io le dicevo "noooooooooooooooooo ancora un poooooooooooooooooooooò!!"

uffa

ricordo invece i primi due anni a Milano, andavo all'Euromercato di Assago (oggi Carrefour credo), e lì c'era il corridoio dei giocattoli che era fighissimo... rammento di averci comprato il Gordian, la Valkiria di Robotech (la ho ancora!!! ma non trasformabile), un mare di G.i.joe, il primissimo Gameboy, e gli ultimi Masters : ricordo di aver preso lì Stinkor, Re Randor, Scareglow...

e ancora, a Milano3 dove abitavo c'era la cartoleria che vendeva tante cose, tra cui i Masters, i Transformers, i Fantanauti...

li ho comprato diversi Masters tipo Moss-man, Ninjor, Blade, Two-bad, Spikor, Syklone, Roboto... e il mio primo e unico Trasnformer Pretenders grigio (che ho ancora nella vetrinetta), e i due Fantanauti Totila e Viscid... e poi tantissimi Exogini :**)

I miei mi portavano alla Standa sotto le feste di Natale, soprattutto prima del 13 dicembra (S.Lucia), perchè scegliessi il videogioco che mi avrebbe poi portato S.Lucia o Babbo Natale.
Poi essendo stato un collezionista sfegatato di Lego gli scaffali dove mi fermavo estasiato erano quelli che esponevano le confezioni del Lego, cmq per i regali sceglievo direttamente dal catalogo che in casa mia non mancava mai!
Da adoloscente invece la vetrina che andavo più spesso a vedere era quella di un negozio di modellismo in centro a Cremona che esponeva miniature varie e macchine radiocomandate.

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Anche a me mi portavano alla Standa durante le feste Natalizie,in particolare mi ricordo Babbo Natale che girava,ma cosa mi aveva colpito di più e che mi ero fermato dai giocattoli e ammirai la macchina radiocomandata che desideravo tanto,la ROMBO DI TUONO della Gig,ve la ricordavate?Che poi avevo ricevuto quel Natale.Un'altra volta mi ricordo che ero entrato in un negozio che esiste ancora di m ferroviario,e c'era un plastico enorme,e la cosa finì che dopo essere entrato non volevo più uscire da quel negozio,immaginate il perchè....

raga qualcuno di voi nuovi ha qualcosa da dire a riguardo?

Qui a Roma, a via Parigi, vicino alla stazione Termini, c'era un immenso negozio di giocattoli a due piani: sotto c'era una infinita possibilità di scelta di bambole che facevano tutto, dallo sbavare, al parlare, ballare, pattinare, nuotare...ma in realtà mio padre mi ci portava solo perché al piano superiore c'era la sezione modellismo. Quindi io passavo ore dal balcone del piano superiore a guardare giù le meraviglie, e avevo solo alla fine del giro il permesso di guardare da più vicino. Poi lui usciva con un trenino nuovo sotto braccio, e io uscivo con la promessa che quel trenino un giorno sarebbe diventato mio. Non sapevo ancora formulare la frase "e 'sti gran cazzi del trenino tuo".
Invece quando il compagno della mia tata mi portava mi portava in giro, tornavo sempre con qualcosa di nuovo. Mi diceva sempre "scegli quello che vuoi", una frase magica... e ho ancora il ricordo di quel negozio (non so proprio dove fosse) dal quale sono uscita trionfante con un mini cestino della spesa tutto rosa, carico di una mini spesa tutta di plastica colorata: frutta, verdura, detersivi e non so che altro. Forse qualche pezzetto ce l'ho ancora. Che bel ricordo..

Via Parigi? Ci passo quasi tutti i giorni, cosa c'è ora al posto del negozio? Un concessionario?
Non ho nessun ricordo particolare, forse perché in genere mi compravano tutto o avevo poche pretese... anzi non ho idea di come si regolassero i miei per i regali, forse ci basavamo sulle pubblicità :/

stellapazza2000, 22/02/2012 10.28:

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Qui a Roma, a via Parigi, vicino alla stazione Termini, c'era un immenso negozio di giocattoli a due piani: sotto c'era una infinita possibilità di scelta di bambole che facevano tutto, dallo sbavare, al parlare, ballare, pattinare, nuotare...ma in realtà mio padre mi ci portava solo perché al piano superiore c'era la sezione modellismo. Quindi io passavo ore dal balcone del piano superiore a guardare giù le meraviglie, e avevo solo alla fine del giro il permesso di guardare da più vicino. Poi lui usciva con un trenino nuovo sotto braccio, e io uscivo con la promessa che quel trenino un giorno sarebbe diventato mio. Non sapevo ancora formulare la frase "e 'sti gran cazzi del trenino tuo".
Invece quando il compagno della mia tata mi portava mi portava in giro, tornavo sempre con qualcosa di nuovo. Mi diceva sempre "scegli quello che vuoi", una frase magica... e ho ancora il ricordo di quel negozio (non so proprio dove fosse) dal quale sono uscita trionfante con un mini cestino della spesa tutto rosa, carico di una mini spesa tutta di plastica colorata: frutta, verdura, detersivi e non so che altro. Forse qualche pezzetto ce l'ho ancora. Che bel ricordo..

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hai dimenticato le bambole che cagavano liquido XD

di recente sono stato a torino e ho trovato un mare di roba in una cartoleria... avete episodi simili da raccontare?

Allora... con questo aneddoto affosserò la mia già poca virilità.

Già ai tempi avrei dovuto capire quelli che sarebbero stati i miei gusti, COMUNQUE, a Trento c'era un negozio (che ha chiuso l'anno scorso sniff) chiamato GIOCANDO.
Io andavo per comprare UDITEUDITE i minipony!
Adoravo gli unicorni, non ci potevo fare nulla.
Ma visto che mi dicevano che erano giochi per ragazze e mi vergognavo, dicevo alla comessa che erano per mia sorella che era tanto malata, per questo gliene compravo spesso (mia sorella scoppiava di salute e se sapesse he l'ho descritta come moribonda penso che mi toglierebbe dalla linea ereditaria).
Ricordo ancora il nome del primo: Pan, un unicorno rosa con le stelle sul sedere...
Maremma, quanti anni...

Pen Pen, 18/12/2018 10.21:

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Allora... con questo aneddoto affosserò la mia già poca virilità.

Già ai tempi avrei dovuto capire quelli che sarebbero stati i miei gusti, COMUNQUE, a Trento c'era un negozio (che ha chiuso l'anno scorso sniff) chiamato GIOCANDO.
Io andavo per comprare UDITEUDITE i minipony!
Adoravo gli unicorni, non ci potevo fare nulla.
Ma visto che mi dicevano che erano giochi per ragazze e mi vergognavo, dicevo alla comessa che erano per mia sorella che era tanto malata, per questo gliene compravo spesso (mia sorella scoppiava di salute e se sapesse he l'ho descritta come moribonda penso che mi toglierebbe dalla linea ereditaria).
Ricordo ancora il nome del primo: Pan, un unicorno rosa con le stelle sul sedere...
Maremma, quanti anni...

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stento a crederci... sei passato dal forum?
E quale miracolo?

Felice di vederti comunque...