**** IMMAGINI AMATORIALI GENTILMENTE REGALATE ALLA WBFF CI MOSTRANO L'IMMEDIATA CONCLUSIONE DI GATES OF VALHALLA. DRAGO ESCE DAL PALAZZETTO MENTRE ARTEMIS LO ATTENDE CON ANSIA AL DI FUORI DELL'ARENA. NON SI RIESCE AD ASCOLTARE NULLA DI QUELLO CHE STA ACCADENDO, VEDIAMO ARTEMIS INVEIRE IN MANIERA ABBASTANZA VIOLENTA CON DRAGO, IL QUALE RIMANE IMPASSIBILE DI FRONTE A LEI.
LA SCENA DURA DIVERSI SECONDI, E ARTEMIS RIFILA UN CEFFONE A DRAGO, IL QUALE INDIETREGGIA E SEMBRA RIUSCIRE A CONTROLLARE LA SUA RABBIA A CAPO CHINO.
JANA CONTINUA AD INVEIRE SUL FIGHTER DI LIBEREC, SALVO POI DARGLI LE SPALLE ED ALLONTANARSI DA LUI.
LE IMMAGINI SFUMAN...
...
.....
KOLENO SKOK DI DRAGO, CHE COLPISCE ARTEMIS ALLE SPALLE!
DRAGO SCOPPIA A RIDERE DI GUSTO, ED AIUTA ARTEMIS A RIALZARSI!
ARTEMIS OSSERVA DRAGO PER QUALCHE ISTANTE, DOLORANTE...E DRAGO LE STAMPA UN BACIO IN BOCCA APPASSIONATO!
ARTEMIS SI STACCA DAL COMPAGNO, E DRAGO ALLARGA LE BRACCIA SCOPPIANDO NUOVAMENTE A RIDERE. QUESTA VOLTA LE SUE URLA SONO TALMENTE FORTI CHE GIUNGONO ALL'ORECCHIO DELLA TELECAMERA. ****
"Io in questo momento sono questo, Jana! Sheenan mi ha reso quello che sono, e non è nelle mie fa...facoltà, l'essere diverso da quello che appare. Aaron Kirk mi ha sconfitto, lo capisci? Mi ha sconfitto! Io non capisco più nient...ahahahahahahahahah"
**** ANCHE ARTEMIS RISPONDE A TONO ****
§Dopo oltre un anno siamo finiti NUOVAMENTE A PARLARE DI AARON KIRK?!?! Non usare Sheenan come scusa, Petr...ti sei fatto soggiogare di tua spontanea volontà!"
"Cosa cazzo dici, Jana? E' impossibile controllare un simile potere! Sheenan mi ha in pugn...ahahahahahahah....mi ha in pugno! Può fare di me quello che vuole! Tu devi restarmi vicino, devi capire, devi comprendere!"
§Io comprendo il vero Petr Vesely, ma non questo Petr Vesely!"
"Io sono Petr Vesely! E' solo che io...non sono Petr Vesely! O meglio...chi cazzo sono io???"
**** ARTEMIS SCUOTE LA TESTA E SI RECA IN MACCHINA, MENTRE DRAGO SCOPPIA NUOVAMENTE A RIDERE IN MANIERA FRAGOROSA. TUTTAVIA, JANA APRE COMUNQUE LA PORTIERA AL COMPAGNO, IL QUALE SENZA FARSI PREGARE SI INFILA IN MACCHINA CON LA MIRJAKOVA, ED I DUE SI ALLONTANANO. QUESTA VOLTA SI CHE LE IMMAGINI SFUMANO DAVVERO ****
WBFF Wrestling presents...
[10x03] Bloody Desperation: 03/02/2017
[@Washington (Columbia)]
Line-up dell'evento
Match #1: Eugene Hog (/w Harold Hog) vs Oregon McClure (/w Robert Dumas)
Match #2: Sheenan vs Sophitia vs Aaron Kirk vs Gaijin [Fatal 4 Way]
Taggart: E' iniziato Febbraio, collega. Mese corto. Puntata cortissima!
Kokone: Non avevi incipit migliore?
Taggart: ...
Kokone: BENE! Eccoci a Febbraio 2017 gente... sempre più indirizzati verso Maniacs.
Taggart: Apriremo senza più il match tra Ellis, Noah e Malloran come annunciato in card in settimana: l'incontro è stato rimandato per contrattempi dei lottatori in gara. Peccato. Kokone aveva scommesso su Noah!
Kokone: Bhe ma così non ha vinto nessuno.
Taggart: Sì, e tu ti sei giocato tua sorella. Quindi hai perso anche lei.
Kokone: Ma non vale! ... allora mi rifaccio vincendo facile: Eugene annichilirà nuovamente Oregon. Per me la strategia di puntare sull'anello debole fino al PPV frutterà bene e gli Hog si riprenderanno quelle cinture per troppo poco tempo detenute.
Taggart: E chiudiamo con un ballo a 4 in cui ben due faide si incastreranno sullo stesso ring. Qui non me la sento di esprimere giudizi. Ci tengo a prendermi tua sorella senza troppi rischi.
Kokone: Non chiedo della tua, tanto bastano 60 dollari...
Taggart: KOKONE! Lo sai che lei ti fa sconti ahaha...
"Evisceration Plague" dei Cannibal Corpse risuona nell'arena di San Francisco e sullo stage compare Paul DeSade! Gli applausi e i cori d'incitamento da parte del "suo" pubblico accompagnano il figlio di Morgan mentre lentamente raggiunge il ring all'interno del quale, microfono alla mano, non esita a iniziare a parlare.
"Tutto ciò che Daniel Stuart aveva in mente, tutti i complotti che egli stava ordendo assieme a Claudio Cazador, ogni sua ambizione, ogni suo desiderio... Tutto è andato in fumo e sono stato io colui che è riuscito a vanificare tutto quanto."
Ancora applausi per Paul con qualche "STUART SUCKS" piuttosto convinto che si leva qua e là nell'arena.
"Daniel Stuart avrebbe voluto che Claudio Cazador tornasse campione per affrontare un avversario più malleabile e collaborativo in quel di Maniacs... Ma non ha avuto successo. Così come non ha avuto successo il suo tentativo di mettermi in difficoltà facendomi affrontare Joseph Roux alcune settimane or sono. Così come non avrà successo qualunque iniziativa egli avrà l'ardire di prendere d'ora in avanti per destabilizzarmi e metteremi in condizione di svantaggio."
"Così come non avrà successo a Maniacs."
"Daniel Stuart ha conosciuto la parola fallimento in questi giorni. Daniel Stuart ha visto cosa significa non poter realizzare ciò che si vuole. Ma tutto ciò è nullo rispetto alla terribile umiliazione che affronterà tra due mesi!"
CLAP CLAP CLAP
Un applaudire lento ed ironico. Che anticipa l'ingresso in scena di Daniel Stuart. La mise è molto più casual rispetto ai consueti standard... jeans eleganti e sopra di essi una camicia scura, aperta all'altezza del collo. Un look "meno curato" che forse è indicativo del suo stato d'animo molto più di quanto non lo sia la sua espressione, che resta immutabilmente sardonica. Con passo esasperatamente lento, che fomenta l'heat negativo della folla, Daniel Stuart arriva sul ring. Prima di entrare però si fa passare un microfono, poi va faccia a faccia con Paul. Il giovane DeSade resta sulle sue, anche perchè con Stuart non si può mai dire, ma il linguaggio del corpo del Nobleman, non esprime una particolare minaccia fisica.
DS: "Bel discorso, Paulie..." Stuart gli gira intorno.
DS: "E così, in questi giorni ho conosciuto la parola 'fallimento'... ed immagino che tu ti senta come l'artefice dei miei insuccessi. Well... hai ragione Paul. Hai dannatamente ragione. Ma lascia che ti confidi una cosa." Stuart si avvicina, come per sussurrare qualcosa all'orecchio di Paul, che resta immobile. In realtà, continua ad avere il microfono vicino alle labbra, quindi ciò che dice lo sente tutta l'arena.
DS: "It's not a new lesson for me." Passo indietro di Stuart, che si allontana sorridendo, senza smettere di fissare DeSade Jr. DS: "Vedi ragazzo... i più grandi successi, delle più grandi leggende di questo business, nascono dai fallimenti. Quando senti di icone che hanno vinto dieci volte il titolo massimo della loro Federazione... magari non ci pensi, ma questo vuol dire che l'hanno perso ALMENO nove volte. I miei piani non hanno avuto successo? E' vero, Paul, non ho alcuna difficoltà ad ammetterlo. Ma sai cosa vuol dire questo?"
Adesso Stuart fa un passo verso Paul.
DS: "Che mentre tu sei qui a blaterare su quale terribile umiliazione mi infliggerai tra due mesi... io sono sono già all'opera, costretto dalle avverse circostante, per raddrizzare ciò che è andato storto, per fare in modo che non si ripeta. Mentre tu ti crogioli, dall'alto della tua innocente incoscienza, mascherando dietro un trucco più creepy del solito, quella che non è altro che infantile euforia; io sono qui, a riconoscere i miei fallimenti ma con la consapevolezza che perdere la prima mano in una partita di poker, non vuol dire non essere quello che si alzerà, a fine serata, con l'intero jackpot tra le mani."
Altro passo di Daniel verso Paul. Adesso la situazione è molto più tesa: le espressioni nervose ed i muscoli in tensione sembrano suggerire che il tutto possa degenerare in una rissa da un momento all'altro.
DS: "Non ti dirò balle, Paul. Non ti dirò che questi miei "stop" erano passi calcolati. No... erano... SONO state debacle che avrei voluto evitare. Ma lascia che ti erudisca di un fondamento, tanto basilare e semplice quanto ignorato: l'uppercut più letale, te lo da l'avversario in ginocchio, ragazzo. Perchè è dal basso che puoi darti la massima spinta per rialzarti e colpire."
“Late at niiiight..." Rainer Habermann interviene cantando il motivetto che anticipa i suoi promo.
Mentre percorre la rampa, alza il microfono e lascia che sia il pubblico a continuare i versi di Paul McCartney.
"When the wind is still, I'll come flying through your door, and you'll know what love is for. I'm a bluebird, I'm a bluebird, I'm a bluebird, I'm a bluebird!"
Rainer si ferma ai piedi del ring, con le braccia conserte. Ha la cintura alla vita, è vestito con una canottiera bianca ed un paio di pantaloni di felpa neri. Il pubblico sta continuando a cantare “I’m a bluebird”, Rainer avvicina il microfono alle labbra.
“Buonasera Dave. Buonasera… amico.” Daniel Stuart si prodiga in un inchino ironico, Paul DeSade rimane impassibile. “Era… carino” prosegue Rainer “il discorso dell’uppercut da terra. Propongo… y’all, tutti quanti, un bell’applauso per il discorso di Daniel Stuart.”
Rainer comincia ad applaudire lentamente, qualcuno del pubblico lo segue, altri fischiano, una ragazza trova anche il coraggio di urlare “I love you Daniel”, con l’unico risultato di scatenare ancora più fischi e strappare un sorriso allo scozzese.
“Ti ama!” sottolinea Rainer “Ma il resto del pubblico probabilmente non ha questa sensibilità per i bei discorsetti. E a me dispiace averlo interrotto, giuro, ma sinceramente mi sta un po’ sul cazzo che il mio migliore amico vada a dire in giro che è stato lui a far saltare i tuoi piani. Non è così che si comportano gli amici Paul! Daniel, glielo dici tu o glielo dico io che su quel ring con Cazador c’ero io?”
Rainer allarga le braccia e alza le sopracciglia.
“Magari il piano del mio amico è farmi andare via col titolo anche a Maniacs, visto come esultava prima. Non è bello avere amici così? Rispondo io, Daniel: no, non è bello per niente. Perché il mio amico qui, vorrebbe tenermi per le palle proprio come tiene per le palle te, e proprio come il papà tiene per le palle lui. Tu sei uno che cerca di prendersi quello che vuole, proprio come quell’altro scozzese, vuoi una cosa e fai di tutto per ottenerla, dici di tutto per ottenerla. Il mio amico invece dice che il suo destino è già scritto, ma io non gli credo. Altrimenti perché viene qui e si vanta di aver sventato il tuo piano malvagio? È come ho detto io socio, le vie del Dolore sono infinite: è facile capire cosa fa male a te, purtroppo il ragazzo deve ancora capire cos’è che fa male a me.”
E' Stuart a riprendere la parola.
DS: "Ladies and Gentleman... Rainer Habermann aka Bluebird, stand-up comedian and next FORMER Undisputed Champion." Lo scozzese invita il pubblico ad applaudire, ma riceve soltanto fischi. Bluebird, dal canto suo, risponde con un sorriso divertito. Stuart si gratta dietro la nuca.
DS: "Sembra che ci siano problemi in Paradiso, eh? Io fossi in te non sarei così duro con Paul, Rainer... non è mica così semplice crescere come è cresciuto lui. Insomma..." Stuart volge uno sguardo, disgustato, in direzione di Paul.
DS: "Look at him: 22 anni, e comunque in ritardo di almeno tre lustri per essere "cool" nel modo in cui sceglie di conciarsi. Non potrebbe andargli peggio, poverino. Tuttavia... possiamo dargli torto? Ecco Rainer... I DON'T THINK SO..."
Lo scozzese ridacchia.
DS: "Perchè se c'è una cosa più patetica di un post-teen emo su questo ring, è sicuramente il fallito che porta la cintura al momento. Eri sul ring contro Cazador? Hai fatto bene a ricordarlo "Bluebird", perchè in pratica l'avevamo già dimenticato. Loro [Stuart indica il pubblico] l'avevano già dimenticato. E sai perchè? Perchè non importa quante volte tu possa battere Claudio Cazador... per il pubblico resterai sempre quello che ha perso praticamente contro chiunque prima che la cintura gli si poggiasse addosso. Questa tua voglia di rimarcare il tuo risultato... a me sembra solo una chiara dimostrazione di invidia: io ho ammesso una mia sconfitta, dicendo che Paul DeSade ha impedito che i miei piani si realizzassero. Per te è così complicato invece ammetterre che è SOLO grazie a LUI che sei ancora Undisputed Champion?"
Bluebird potrebbe replicare a Stuart se entrambi non venissero fermati dalla lugubre risata di Paul DeSade, finora rimasto in silenzio. "È tutto fin troppo divertente! L'uomo che maggiormente mi avversa sulla strada che ci conduce al nostro scontro finale è colui che più di tutti riconosce i miei meriti... Forse anche più di ciò che realmente essi sono. Affabile adulatore o subdolo mentitore, poca è la differenza, poiché di fronte a lui c'è un piccolo essere insulso che ha conosciuto da poco il sapore della gloria e la cui mente, obnubilata da esso al punto da perdere il contatto con la realtà, non intende aprire gli occhi sull'effettiva realtà dei fatti."
DeSade resta con lo sguardo fisso su Bluebird nonostante ora le sue parole siano evidentemente indirizzate a Stuart.
"E a dispetto di quello che a detta di alcuni è solo l'aspetto di un ragazzino frustrato dalla vita, colui che avete davanti è un essere senziente, dotato di capacità di analisi e di calcolo, capace di costruire i suoi progetti... E chissà, forse persino di anticipare quelli altrui, impedendo che chi è già caduto una volta possa rialzarsi nuovamente." Ora DeSade si rivolge a Bluebird. "Quanto a te, forse delle parole di ringraziamento sarebbero state quelle più adatte a fuoriuscire dalla tua cavità orale, ma immagino che non sia possibile pretendere determinate formalità da una scimmia che troppo presto si è evoluta in essere umano. Sappi tuttavia che sta per finire il tempo in cui avrai l'opportunità di godere dei miei servigi e della mia benevolenza... Poiché le vie del Dolore non sono affatto infinite come erroneamente credi, ciascuno di noi percorre solo ed esclusivamente la propria, e se spesso può accadere che esse si intersechino, altrettanto spesso può accadere che esse si separino."
"E in quel momento capirai cosa può farti realmente del male. O chi."
Rainer prende finalmente fiato per rispondere, ma allontana il microfono dalle labbra e lascia passare del tempo. Il pubblico comincia a rumoreggiare, Rainer incrocia le braccia al petto, la sua espressione è impassibile.
“A chi rispondo prima?” Chiede Rainer, indirizzando la domanda ad un ragazzo in prima fila. Il ragazzo si limita ad urlare ai tre di lottare adesso, Rainer si stringe nelle spalle.
“Daniel, hai ragione, ho perso qualche incontro in passato…” Rainer si passa la lingua tra i denti “… ma forse, forse l’uppercut più tosto arriva da quelli in ginocchio, eh?”
Stuart sorride.
“Per il resto, se i tuoi assalti al mio titolo sono questi, dovrai abituarti ad avere questo ‘fallito’ come campione per molto tempo. E sono sicuro, sicuro sicuro che non ti sei affatto dimenticato di chi era sul ring a Gates of… Whatever, visto come te la sei presa. Ma hai ragione, D, di certo non avrei concluso nulla senza il mio migliore amico!” Rainer indica Paul “Che vuole i ringraziamenti. Ed io ti ringrazio, Paul, grazie grazie grazie grazie grazie! Sai, le vie del dolore possono essere cinquantasei, infinite, sette miliardi e mezzo o una, non mi interessa, sei un cazzo di fanatico e tanto mi basta, perché siete… siete tutti piuttosto uguali, lo sai? Ma adesso ascoltami, piuttosto. Ascoltami anche tu, bell’imbusto.”
Rainer richiama l’attenzione di Daniel Stuart con un cenno della mano.
“Voi avete provato a divertirvi a fare gli arbitri del mio incontro. E ok, un po’ mi ha dato fastidio, ma tutto è bene quel che finisce bene. Però adesso voglio divertirmi io! Che ne dite di un match fra voi due arbitrato da me? Sì?”
Rainer scivola sotto l’ultima corda e sale sul ring, scatenando il boato del pubblico.
“Sì?” continua ad incalzare, invitando il pubblico a fare altrettanto.
DS: “Per me va bene.”
“SI’!!!” Esulta Rainer.
Paul DeSade annuisce solennemente.
“YEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEESS!” Rainer si lascia andare ad un urlo liberatorio, poi tende la mano ad entrambi.
Con un cenno del capo invita Daniel Stuart a stringergliela, ma lo scozzese non pare averne alcuna intenzione. Rainer allora si volta verso Paul DeSade, che chiude la mano di Bluccello in una stretta energica, guardando in rivale negli occhi. Quando Rainer lo invita una terza volta, Daniel Stuart stringe la propria mano a quelle dei rivali.
Su questa scena, la WBFF manda in onda la pubblicità (non la pubblicithà, grazie a Dio).
Siamo sotto al Verizon Center, per l'occasione riadattato ad arena WBFF.
Fuori dall'edificio, troneggia un maestoso manifesto recante il logo “Road To Maniacs IX”.
Vediamo appostate vari furgoni di differenti canali televisivi, ma la nostra attenzione viene catturata da un vecchio Fiorino recante la scritta “Duneaway Productions”.
C'è un solo cameraman, armato di una vecchia telecamera di inizio anni 90, Marlon “Duneaway” Dune, ed una reporter appena ventenne dall'ordinata coda di cavallo bionda, chili di cipria e dei vestiti che vogliono sembrare eleganti ma in realtà sono stati presi in un qualche mercatino coreano.
-Allora, squadra, ripassiamo quello che ho detto: inquadratura su di me fingendo che siamo a Philadelphia nei pressi del mio ufficio, altrimenti i miei finanziatori penseranno che stia tentando di scappare da loro, quindi collegamento con Jenna- indicando la ragazza- con alle spalle il Verizon Center, e da lì, elogiamo il nostro illustrissimo Presidente ringraziandolo per l'avvio della costruzione del muro a separarci da quella vile marmaglia di scoreggiafagioli!
-Ma Signor Duneaway...- prova a replicare la biondina, con scarso successo.
-Jenna, tu non sei pagata per pensare, tu sei pagata per essere fregna di fronte alle telecamere mentre dici quello che penso io! Se siamo pronti, ed io dico di sì, 3...2...1...
Marlon si sistema la cravatta e la pettinatura prima di iniziare.
-VIA! Salve dal nostro Marlon DUUUUUNEEEEAWAY DUNE, oggi...
-Capo, non ho fatto in tempo a premere il tasto rec, lei va troppo veloce...- si lamenta il cameraman, un cinquantenne barbuto dall'aspetto poco curato abbinato ad un'orrida camicia da boscaiolo bordeaux a quadri grigi e blu.
Dune digrigna i denti.
-Pronti!
-Salve, sono Marlon DUUUNEAWAY Dune, oggi siamo qui da Philadelphia per trattare un argomento di interesse nazionale: come può la WBFF mantenere Claudio Cazador come General Manager, proprio nel momento in cui l'America si è svegliata e si sta facendo nuovamente grande rendendosi conto che i messicani sono una minoranza utile solo a rubare il posto di lavoro ai veri americani? Proverà a spiegarcelo la nostra inviata da Washington, Jenna Stepsister!
…
…
STOP!
Il cameraman abbassa la telecamera. Successivamente, si ricorda di premere il tasto “stop”.
-Bene, adesso voltati ed inquadra Jenna, c'è poco tempo, le star stanno arrivando!
Il cameraman obbedisce ciecamente.
-Buoooooonasera signori, in diretta dal Verizon Center qui c'è la vostra fedele Jenna Stepsister, dopo i condivisibili appelli da parte del nostro Glorioso Presidente al non contaminare la razza americana, io come tutti i veri americani siamo profondamente indignati che la WBFF ancora non abbia preso provvedimenti nei confronti di Claudio Cazador! Non è più il nostro campione, poteva essere il campione solamente sotto Obama, ora è solo un immigrato irregolare! Poco importa che con la sua seconda attività ci aiuti nel cacciare i suoi stessi fratelli in una guerra fratricida, quello che conta è che Cazador è uno sporco messicano e deve andarsene!
-STOP!
-Ho detto qualcosa che non andava?
-No, ma ci devi mettere più enfasi!- replica Dune, prima di rivolgersi al cameraman- SVELTO! Ecco la macchina di Cazador, avvicinati!
La strana squadra si avvicina ad una Peugeot 5008 presa a noleggio, dalla quale esce il GM di Bloody Desperation.
La prima ad avvicinarsi è la biondina, che subito domanda:
-Signor Cazador, non pensa che sia opportuno dimettersi così da lasciare spazio a dei veri americani per ricoprire la sua postazione, un ruolo che richiede capacità e qualità che sicuramente un non americano non possiede?
Cazador osserva la biondina, quindi si avvicina il microfono alle labbra, prima di sussurrare.
-Io sono americano.
Quindi, vediamo il Cacciatore allontanarsi, ignorando i richiami della giornalista che prova vanamente a porre qualche altra questione.
Constatata l'impossibilità a proseguire l'intervista, Jenna si gira sconsolata.
La telecamera si sofferma sul volto inferocito di Dune.
-Spero che almeno tu sappia fare buoni pompini...- si limita a sussurrare Duneaway.
Camera fades.
Siamo all'interno di una piccola sala conferenze.
Per metà, è piena di rispettabili giornalisti in eleganti abiti d'ordinanza.
L'altra metà, è piena di ragazzotti vestiti così male da rendere Garet Jax un luminare dell'abbigliamento.
Dopo pochi istanti, vediamo entrare Robert Dumas ed Oregon McClure, il primo con un vestito gessato blu, il secondo con un piumino rosso da renderlo simile ad una versione magenta di Bibendum, complici anche le fasciature mediche che coprono la testa e le mani di Oregon.
“Oregon, che razza di giornalisti hai invitato per questa conferenza?”
-So amichetti mia, so fescion blogghe dell'Arizona, volevano avecce n'articolo fico de cui parlà!
“E cosa c'entra tutto questo con il wrestling?”
-MA COME CHE C'ENTRA AHO', MA NUN LO VEDI QUANTO ME SO VESTITO BENE?
“Penso che i piumini siano l'abito più antiestetico di tutti i tempi”
-Sei solo invidioso perché nun t'ho chiamato a girà “Piumini e menomaxi- le due facce dell'abbigliamento”...
Dopo l'ennesimo sospiro, il Bostoniano si siede e indica un giornalista con un cenno.
“Buonasera Mister Dumas, sono Trevor Coolidge dal Wrestling Observer, volevo domandarle: dopo esservi affermati in più occasioni sulla Hog Family, che piani avete per il futuro?”
“Grazie per la tua domanda, Trevor; vedi, noi non abbiamo progetti perché siamo già i MIGLIORI: lo eravamo prima di sconfiggere la Hog, lo siamo a maggior ragione adesso, dopo aver dimostrato anche ai più scettici che il duo Dumas-McClure non teme rivali, in quanto è formato da due professionisti di alto calibro. Vuoi aggiungere qualcosa, Oregon?
-Sì, quando ero piccolo, c'avevo un compagno de banco, se chiamava Maculay Harrow, se magnava le caccole e me menava sempre. Se oggi se rifà vivo je rompo er culo, visto che io mo so un bresle professionista e lui forse sta ancora a magnasse le caccole!
Momenti di imbarazzo nella sala, con un cenno Robert chiama un altro giornalista.
“Buonasera, sono Joey Parkinson dal Wrestle, Fight, Combat. Volevo chiedervi: la Dumas-McClure mania è in una continua fase di crescita, riscuotete consensi di pubblico e critica ad ogni vostra apparizione, possiamo sapere qual è il segreto del vostro successo?”
“Domanda molto interessante, Joey, ma la risposta è ancora più interessante. Qual è il segreto del nostro successo? È Robert Dumas. Io sono il più grande wrestler di tutti i tempi, ed al mio fianco, anche il più ignobile, scoordinato idiota può ambire a diventare il wrestler numero 2 al mondo.”
-Eh, ma così me offendi...- interviene Oregon.
“No, Oregon. Ti ho appena detto che, grazie a me, sei diventato il secondo miglior wrestler di tutti i tempi, dovresti esserne fiero e lusingato.
-Ah, beh, se la metti così allora... DAJE!!!
Dumas non riesce a trattenere un ghigno arguto, prima di indicare un altro giornalista.
“Sono Casey Curry dal Wrestling Culture, volevo chiederle: ma non si vergogna neanche un po', Mister Dumas? Non c'è bisogno che prosegua oltre, ma lei sta giocando su un filo molto sottile, prossimo alla circonvenzione d'incapace!”
“E mi permetta di aggiungere...” – fa il Bastardo, impedendo al cronista di proseguire -
“Se le rispondessi, rischierei veramente la denuncia per circonvenzione d'incapace in quanto non so quanto lei sia in grado di capire quello che io le potrei dire...
Il giornalista, indignato, se ne va dalla stanza, seguito da un altro paio di suoi colleghi i nsegno di solidarietà.
-A Robè, i giornalisti tua se ne stanno a annà, posso fa io qualche domanda ai giornalisti mia?
Dumas, con un gesto svogliato, acconsente, quindi Oregon indica un ragazzo vestito in impermeabile di plastica giallo.
“Bella Oregon, come sto con questo vestito?”
-STAI NABBOMBA CHICCO! Daje, avanti un altro!- indica una ragazza con uno scialle di lana color marrone.
“Ciao, Oregon. Volevo dirti che ho parlato con il tuo spirito guida, ed è molto soddisfatto dei risultati che stai ottenendo”
-Grazie Lè, dije allo spirito che lo aspetto lunedì pe andà a vedesse er concerto de Shakira, che io nun c'ho la patente quindi me deve portà lui! Daje, dimme te!- indicando un ragazzo con pantaloni a zompafosso ed infradito.
“Oregon, perché hai tirato uno schiaffo a quella ragazza durante il party in spiaggia?”
-Perché stavo rotto e er cervello m'ha detto che era giusto così!
“ED IO ADESSO TI AMMAZZO PERCHE' SONO SUO FRATELLO! RICORDATI DI QUESTO NOME, MACULAY HARROW!”
-MALEDETTO, IO TE ROMPO ER CULO!
Oregon salta già dalla transenna stampa addosso al suo vecchio rivale, nell'imbarazzo generale i giornalisti realmente accrediti se ne vanno, vedendo come sta terminando la conferenza stampa, mentre tra quelli chiamati da Oregon c'è un tizio vestito da pappone che sta prendendo le scommesse sul vincitore della rissa.
In tutto questo, resta Dumas, intento ad osservare incredulo la bagarre tra i due, intenti in un serrato scambio di mat wrestling.
O, per meglio dire, in una scomposta rissa a terra fatta di pugni sul capo e morsi dove capita.
“Io lo sapevo che dovevo chiamare solo i miei, di giornalisti...”
Camera fades.
Taggart: Siamo tornati a una sfida che abbiamo visto due settimane fa ma che ormai è diventata un classico dello show.
Kokone: E di cosa si tratta? WWE contro Crystal?
Taggart: No, Eugene Hog contro Oregon McClure.
Kokone: Ah, okay, vedremo se finirà come la volta scorsa! McClure e Dumas hanno mantenuto ancora una volta le cinture di coppia, mi chiedo se la Hog Family avrà un’ultima chance o se ci sarà un nuovo team contro di loro.
Eugene Hog (w/ Harold Hog) vs Oregon McClure (w/ Robert Dumas)
DIN DIN DIN
Eugene parte all’attacco con una Short Arm Clothesline, prendendo subito vantaggio. Poi applica una Full Nelson ad Oregon, che si ritrova bloccato nella presa, con poche vie d’uscita. Dumas incoraggia il compagno e allunga una mano verso di lui, aiutandolo a raggiungere le corde.
McClure va per una Tornado DDT a sorpresa, seguita dallo schienamento.
1…
2…
No.
L’Idiota affronta il campione di coppia e lo stordisce con il Valium (la Chokeslam, non il medicinale), che gli dà la possibilità di afferrare una sedia, che porta sul ring e comincia a usarla per ‘giocare’ con Oregon, colpendolo con una raffica di sediate.
Chairshot.
Chairshot.
Chairshot.
Taggart: Qualcuno lo fermi!
Kokone: Ora vado sul ring e gli do una sonora lezione.
Taggart: No, non tu…
Kokone: Ma figurati se vado a farmi pestare da uno della Hog Family.
Harold chiede al fratello di attaccare ancora con più forza, ma Robert Dumas interviene, strappando la cintura dalle mani di Eugene… CHAIRSHOT SU DI LUI!
Dumas però viene azzannato da Harold Hog, la Iena del Sonora, che connette con l’END OF FUNNY GAMES su The Bastard, un Hip Toss Neckbreaker.
Ma vediamo che Eugene va a recuperare Lucille, la mazza avvolta dal filo spinato.
COLPO ALLA TESTA DI OREGON!
Il ragazzotto è felice dell’assalto portato a segno e ci riprova, ma stavolta il Non-Remembering One schiva l’attacco e va per il MISS…ISSIPPI! Tornado Roundhouse Kick che getta a terra Eugene, poi arriva lo schienamento.
1…
2…
Solo conto di due.
La sfida prosegue ed Eugene Hog incassa anche il FROM STAR TO STALL, lo Shining Wizard, ma pare incassarla senza problemi, rialzandosi all’istante.
McClure: E che sei, Terminator?
EUGENE HUG, la Bear Hug, mentre Harold raggiunge anche lui il ring e recupera Lucille, colpendo Oregon al petto con dei colpi netti.
DOPPIO ASSALTO AI DANNI DI EUGENE!
Poi arriva la combo Spinebuster + Back DDT.
Eugene può chiudere su Oregon mentre Dumas viene ostacolato da Harold.
1…
2…
Non basta ancora.
The Bastard però riesce a gettare Harold contro l’angolo e gli fa sbattere la testa, poi chiama la sua CRUCIFIX POWERBOMB… ma Eugene colpisce anche lui con Lucille!
Colpo alla schiena con la mazza spinata.
Oregon se ne approfitta per eseguire un Gut Kick.
È CAOS.
SONO IN QUATTRO SUL RING ALLO STESSO TEMPO!
Taggart: Diventa difficile arbitrare una sfida come questa.
Kokone: Casino generale, non saprei proprio come evitare interferenze. Qui mi sa che finisce in No Contest.
Taggart: No Contest a Bloody Desperation? Ne dubito!
Harold Hog spinge Dumas oltre alla terza corda, ma lui se lo trascina dietro.
DOPPIO VOLO ALL’ESTERNO!
Rimangono dunque Eugene e Oregon, che anche se è ferito va per l’RKO OUTTANOWHERE!
OREGON SCIENTIFIC! Ma l’avversario gli scalcia contro Lucille a terra, impigliandolo nel filo spinato.
La manovra finale viene dunque evitata grazie all’oggetto dall’esterno.
EUGENE JOKE!
Argentine Rack seguita dall’Argentine Bomb.
Dumas è ancora all’esterno del ring e combattere contro Harold.
Arriva lo schienamento.
1…
2…
3!!!
La sfida termina qui dopo una sfida caotica in cui la Hog Family ha ottenuto una vittoria che dimostra ancora una volta che meritano una title shot contro gli avversari. Nulla di ufficiale, ma potrebbe essere uno stimolo per la dirigenza continuare a credere in loro come sfidanti.
Dunque termina qui una sfida non eccessivamente lunga ma esaltante e brutale.
Testo nascosto - clicca qui
Vincitore via schienamento: Eugene Hog
Kokone: La gloria è della Hog Family, anche stasera sono riusciti a salvarsi in corner.
Taggart: Ci siamo, Eugene ce la fa, vittoria sudata che però dimostra che il ragazzo è più intelligente di quello che sembra.
Kokone: Ma ne siamo sicuri? Secondo me stava solo giocando con l’avversario.
Carson City, Nevada. E' notte fonda, un cameraman sta inquadrando con la modalità visione notturna un uomo che si dondola lentamente su un'amaca. Non riusciamo a distinguerlo in maniera nitida, ma il presentimento che possa trattarsi di Sheenan è forte. Un'ipotesi che qualche istante più tardi diviene una certezza, quando vediamo Luis Riva avvicinarsi in sua direzione con una lanterna retta dalla mano destra.
Riva: "Le mura di casa tua distano meno di 20 metri, che ci fai in giardino a quest'ora?"
Sheenan: "Potrei chiederti la stessa cosa, Luis."
Riva: "Pensieri. Volevo farmi una passeggiata e poi rientrare. Ma almeno io ci ho provato a dormire sul letto."
Sheenan: "Che pensieri?"
Riva: "Non vedo la mia famiglia da molte settimane, essermi trasferito qui mi ha permesso di immergermi totalmente nel mio lavoro ma, di rimando, ho trascurato molte altre cose."
Sheenan: "E allora raggiungili."
Riva: "No, lo farò dopo Maniacs. Tra quei pensieri ci sono anche la tua situazione con Drago, la tua rivalità con Kirk, il tuo prossimo match in cui ci sarà anche il Three Faced Demon... Gaijin."
Silenzio, nessuna risposta da parte del Tribal Warrior.
Riva: "Hai parecchie gatte da pelare lungo la tua road to Maniacs IX."
Sheenan: "Cos'è che ti turba, che ti preoccupa?"
Riva: "Le tue convinzioni."
Voodoo Doll volta il capo in direzione del manager e lo fissa per lunghi istanti, che sembrano interminabili.
Sheenan: "Ho compiuto degli errori di valutazione e, in più di un'occasione, mi hai dimostrato di avere una buona lungimiranza. Significa che mi puoi tornare utile e che il tuo posto è qui. Qualora non l'avessi notato, Luis, non ti becchi più una Skullscraper dritta sulla fronte da parecchio tempo, e questo può voler dire soltanto una cosa... Che ho rivalutato la tua persona, che in queste settimane ti sei conquistato qualche briciola di rispetto e fiducia. Quindi parla, sputa il rospo."
Riva si avvicina al tronco di un albero e vi si poggia di schiena.
Riva: "Drago. Temo che non riuscirai mai a controllarlo pienamente."
Sheenan: "Lo so."
Il manager brasiliano scuote il capo, poi dopo una manciata di secondi riprende a parlare.
Riva: "Lo sai? Che vuol dire?"
Sheenan: "Non è un oggetto di mia proprietà. E' una creatura alla quale ho mostrato il regno del Caos. La sua fase di assestamento sta terminando, e ci sono due cose che sappiamo per certo... La prima è che non potrà tornare indietro alla sua vecchia vita, non è possibile ripristinare il vecchio Fighter di Liberec. E' un mostro in continua evoluzione, la sua follia e la sua brama di violenza possono solo aumentare, non diminuire. Una volta messo piede nel regno del Caos ne esci solo da morto.
In secondo luogo, è stato posto di fronte ad un bivio e dovrà decidere se viaggiare per i meandri di questo regno o con me, o da solo. O con un valido spirito guida capace di agevolarlo, o per conto suo. Non posso condizionare questa scelta, è solo sua."
Riva: "E se scegliesse di affiancarti?"
Sheenan: "Potrei giovarne, ma mai controllarlo totalmente. In quella dimensione non ci sono leggi, né confini. Posso influenzarlo, condizionarlo, ma sarà sempre il suo istinto a dominarlo. In quel regno non ci sono servi e padroni, solo forti e più deboli... O meno forti. Seguire il più forte porta a considerevoli benefici, ma non è così scontato come sembra."
Riva avanza verso il suo assistito, ponendosi quasi adiacente al suo fianco sinistro.
Riva: "Ok, però adesso è meglio concentrarsi sul resto. Il ring della prossima puntata di Bloody Desperation e coloro che vi metteranno piede... Kirk, Sophitia, Gaijin."
Sheenan: "Cosa cambia da tutti gli altri match che ho disputato nel corso della mia carriera? Due di questi sono miei vecchi nemici, uno di loro il rivale con il quale ho combattuto nelle ultime settimane. Ci sono abituato, è uno dei pro contenuti nel non avere amici. Ho solo nemici, sono sempre io contro tutti loro, è un meccanismo consolidato. Sono già pronto per affrontare questa nuova sfida, perchè ha la stessa forma di tutte le altre."
Riva: "Di diverso, però, c'è che per la prima vera volta avrai la possibilità di cimentarti in un confronto con il demone a tre facce. Gaijin è un tuo rivale da molto tempo, ma non vi siete ancora mai affrontati. E' un'occasione preziosa, concordi?"
Sheenan: "Per offrirgli un antipasto di ciò che accadrà quando su quel ring saremo soltanto noi, IO e LUI. Vicino o lontano che sia, quel giorno arriverà. Sono due i miei obiettivi primari, uno è l'Undisputed Championship e l'altro distruggere Gaijin."
Riva solleva un po' la lanterna, facendo luce sul volto di Sheenan. Voodoo Doll si copre la faccia con una mano, infastidito.
Riva: "Ma non dimenticarti degli altri due, Sophitia e Aaron. Sarà facile in quei frangenti accanirsi sul Three Faced Demon e dimenticarsi di tutto il resto. Un simile errore di valutazione potrebbe causarti una disfatta."
Sheenan: "Abbassa quella lanterna, ora."
Luis lo asseconda, onde evitare il peggio.
Sheenan: "Basta che io valorizzi un minimo il tuo operato e tu passi dalla mano a tutto il braccio. Credi che non sappia queste cose? Chi è che sale sul ring ogni settimana, tu o io?"
Riva: "Ok, ok... Rilassati. Io me ne torno dentro, ma prima... C'è un'ultima cosa che vorrei chiederti.
Negli ultimi tempi ho notato una piccola variazione nel tuo modo di fare, nel tuo approccio, nel tuo atteggiamento. Ti ho visto un po', come dire... Più umano del solito. E quindi mi piacerebbe sapere cosa c'è alla base di questa tua nuova evoluzione. Per esempio, in un simile contesto, qualche mese fa mi sarei già ritrovato a giacere per terra piuttosto che ad ascoltare un rimprovero, una presa di posizione attuata per mettere i paletti e chiarire i nostri ruoli."
Il Tribal Warrior sorride.
Sheenan: "Vedi... Ho capito che al mondo esistono entità più spaventose dei mostri... Gli esseri umani. Da un mostro sai già cosa aspettarti, da un essere umano no. Gli uomini, alle volte, sanno essere più spietati e più efferati dei Loa. Il marcio che portano dentro può fare più danni di una ferita corporea. I demoni possono darti dolore, la morte, toglierti l'anima, il senno. Ma gli esseri umani sono capaci di ferirti dentro senza trapassare la tua carne e, lasciandoti un'anima, una coscienza, si assicurano che tu ne soffra dall'inizio alla fine. Gli oscuri sono vendicativi, funesti, letali... Gli uomini ti sorridono mentre di colpiscono e si assicurano di lasciarti in vita affinchè il tuo dolore si perpetri a lungo, senza una fine, se non nel giorno del tuo funerale."
...
Sheenan: "Guarda cos'è successo a te, Luis, cos'è successo adesso. Lo hai detto anche tu, in altri casi saresti fuggito via o ti saresti già ritrovato esanime al suolo. E invece ti trovi qui, di fianco a me, vicino come non lo sei mai stato. Da questa distanza posso colpirti quando e come voglio, e mi risparmierei anche il fiato che mi occorrerebbe per rincorrerti qualora te la dessi a gambe. I veri mostri sono i mostri celati sotto mentite spoglie Luis... Non sono più morbido, no, sono addirittura PEGGIORE del Lich, PEGGIORE del Tribal Warrior di qualche tempo fa."
Riva inizialmente aveva mantenuto la posizione, proprio mentre Sheenan parlava, ma adesso le sue preoccupazioni aumentano e i suoi nervi cedono. Il manager fa qualche passo indietro, poi senza dire una parola se ne va via lasciando nuovamente Sheenan da solo.
Camera fades.
Una maschera capeggia, appesa come un trofeo, appesa ad un muro.
La maschera Bard.
Sophitia la ammira dal basso, con collo proteso, e una luce negli occhi.
La ragazza prende un respiro e si volta a fissare la telecamera da lei opportunamente piazzata su di un cavalletto.
<< Pochi giorni fa, la fase una è stata completata con successo. L’annientamento dello Straniero è cosa lenta e dolorosa. Un impulso mi avrebbe spinto a strappare di netto tutti le patetiche vesti che nascondono la verità del tuo volto, ma col senno di poi… mi rallegro del tuo…
puff!
Del tuo essere svanito come un vigliacco nel nulla…
Hai allungato la sua agonia.
Ti è stato strappato un pezzo che non ricrescerà come la coda di una lucertola, Straniero.
Perdi sangue …>>
Tira su col naso, inebriata…
<< Io posso sentirlo. E sarò felice di poterti così presto rendere consapevole di cosa significhi combattere senza un pezzo di te. Combattere con la consapevolezza che quel pezzo, è tra gli artigli di qualcun altro>>
Con un balzo stacca la maschera dalla parete e la stringe tra le sua dita affusolate. Sophitia sembra quasi perdere i suoi occhi in quelli vuoti della maschera intagliata come un ovale e dotata di un elastico.
<< Questo me lo dovrai proprio dire, Straniero. Voglio ASCOLTARTI. Voglio ascoltare la tua voce che mi descrive minuziosamente, senza dimenticare alcun dettaglio, COSA SI PROVA a vedere coi tuoi occhi che la bestiola che hai cresciuto … e che un tempo fu la tua preda… ricopre ora il ruolo del predatore, con le tue carni tra le mani.
Sarà LENTA la tua caduta, Straniero, ma sarà pur sempre un caduta. E un caduta è un pendio, non delle montagne russe: non ci sono Sali Scendi. Non incontrerai momenti positivi, ma ogni passo ti farà precipitare in un abisso più oscuro del precedente, ogni giorno rimpiangerai quello passato e temerai il futuro.
Io ho QUESTA!>>
Mostra con trepidazione la Maschera da Bard… e la indossa ridendo gioiosa come una bambina.
<< …e le sue Sorelle mi raggiungeranno presto. Il Grande Spirito ti aveva scelto. Potremmo dire che ti avesse BENDETTO addirittura. Ma adesso è finita.
Tutta questa storia… tutta questa tradizione dello Straniero… gli Indiani, il Nano, i Giapponesi, le Maschere per celarti il volto… tutto questo meraviglioso “scudo” mi ricorda tanto l’incipit di una dolce favola dal titolo…
…la Collina dei Conigli. Faceva più o meno così…
“Benedirò il tuo didietro che sbuca dalla buca. Didietro, sii la forza e sii il monito e la velocità, per salvare in sempiterno il tuo padrone. E così sia! Ti spunti una coda bianca splendente più d’una stella e zampe posteriori rapide e lunghe, Coniglio!
Attenzione, però, El-ahrairà, tutto il mondo da ora sarà tuo nemico. E chi t'acchiapperà, t'ammazzerà, Principe dai Mille Nemici. Però prima dovranno pigliarti!
Tu sei bravo a scavare e veloce nella corsa, principe, d'udito fine e tutti i sensi all'erta. Sii dunque astuto e inventa stratagemmi, e il tuo popolo mai verrà distrutto”.
… aggiungo in postilla… “fin ad oggi”. Perché oggi qualcuno ti ha segato la coda splendente…>>
Sophitia fa dondolare la maschera con fierezza.
<< E presto toccherà alle due zampette mancanti.
Il Grande Spirito deve stare pronto. Perché riceverà la più Grande Inculata che in Eterno abbia mai avuto. Il Grande Spirito verrà profondamente deluso dallo Straniero.
Su, Gaijin, non piaaaaaaaangere….>>
L’ultima parola è detta con enfasi, mentre indossa la triste maschera Bard e finge di asciugarsi una lacrima.
Sulla porta di un camerino è affisso il nome della star che lo occupa: Crystal Houghton.
Di fronte a essa, Derrick Mortimer violenta la musica stonando una canzone melensa di Bryan Adams grazie all'ausilio di una minuscola chitarra.
WWE: "NON DIIIIIIIIRMIIIIII CHE NON VALE LA PENA DI PROVAAAAARCI...
NON PUOI DIIIIIIRMIIIIII CHE NON VALE LA PENA DI MORIIIIIIRCIIIIII...
LO SAI CHE E' VEROOOOOOOO...
OGNI COSA CHE FACCIOOOOOO...
LA FACCIO PEEEEER TE!!!"
Sentiamo imprecare dall'interno e dopo pochi secondi la rossa compare sulla soglia con le mani sui fianchi e l'espressione sconcertata di chi non crede ai propri occhi.
Cray: "Cosa cazzo stai facendo?"
Si avvicina minacciosa strappando al WWE lo strumento dalle mani.
Cray: "Se apri quella bocca anche solo per emettere un fiato giuro che te la spacco sulla testa!
Cosa ti passa per quel cervello bacato Derrick?"
Storce il naso in una smorfia di evidente disgusto.
Cray: "No, aspetta non lo voglio sapere! Mi basta che tu te ne vada."
SBATUM!
Crystal schianta la chitarrina contro il muro frantumandola, poi rientra nel suo camerino sbattendo la porta.
Il WWE resta a fissare la porta, poi i pezzi del suo strumento a terra, una lacrima solca il suo viso... ma subito dopo fruga sotto la sua giacca e sfodera una pianola, di quelle per bambini.
Adesso siamo all'interno del camerino, Cray scuote la testa mentre si allontana dalla porta ma si ferma quando ode una nuova melodia stonata provenire fuori dalla stanza.
WWE: "RIEEEEEEEEESCI A SENTIIIIIIIIIR L'AAAAAMMMMOOOORE STANOTTEEEEEEE???"
È sempre Derrick Mortimer che stavolta storpia un brano di Elton John!
Crystal stringe i pugni e digrigna i denti, alza lo sguardo al cielo e lancia un urlo di rabbia, si volta di scatto verso la porta per andare a suonare pure lei, non uno strumento musicale ma proprio Derrick Mortimer.
Ma si blocca, perché tra lei e la porta c'è Gaijin.
Cray resta immobile ed improvvisamente la sua espressione cambia: sulla difensiva si irrigidisce senza staccare gli occhi dallo Straniero.
Cray: "Non riesco ad abituarmi a queste stronzate, possiamo smetterla con gli ingressi a sorpresa?"
Nessuna risposta dal suo interlocutore, Miss Congeniality si sposta una ciocca di capelli dietro le orecchie avanzando di qualche passo.
Cray: "Allora..."
Prende una piccola pausa misurando molto attentamente le reazioni del suo ospite.
Cray: "Credo che ti sia stato rubato qualcosa Gaijin, sei venuto per questo?"
Un lampo.
Crystal non si è avveduta della maschera sul volto dello Straniero, la faccia furente, il Berserker Mode. Come un lampo Gaijin si scaglia in avanti colpendo la rossa sul petto con un Front Dropkick, la ragazza non si aspettava un colpo del genere e viene sbattuta contro la parete, il fiato spezzato.
La potenza dell'urto l'ha schiacciata contro il muro, scivolerebbe giù lungo esso fino a sedere sul pavimento se Gaijin non le fosse già addosso. Le mani del demone a tre facce le serrano i polsi imprigionandola, le è addosso e non la molla, la maschera la fissa a pochi centimetri dal suo volto, Cray percepisce il fiato del suo assalitore, sembra una belva pronta a strapparle la faccia con un morso.
Ma la maschera cambia direzione, si getta di lato e punta il collo di lei e vi si attacca come un vampiro sulla sua preda, ma non ci sono denti a ferirla perché la maschera si frappone tra loro due, tra la bocca dell'uomo e il collo della donna.
Crystal si divincola con tutta la forza di cui dispone: Lo Straniero stringe la presa sui polsi ma in un impeto di collera la rossa riesce ad allontanarlo quel tanto che basta per assestare una violentissima testata, il suo assalitore si ritrae portando le mani alla maschera.
Questo piccolo spiraglio regala alla lottatrice della Carolina un prezioso vantaggio che sfrutta immediatamente per indebolire Gaijin con una serie di gomitate allo stomaco: L'uomo barcolla ma cade di lato solo quando viene colpito in pieno da una sorta di Facebusters.
La ragazza con uno scatto si lancia contro il Silent Cerberus portandosi a cavalcioni del suo petto, con il viso stravolto dallo sforzo cerca di strangolarlo facendo forza sull'avambraccio che preme ferocemente sotto il mento del suo rivale... Ma, la differenza di stazza non è trascurabile e Cray viene ben presto costretta a lasciare la presa.
WWE: "PERCHÈ NON POSSO-SMEEEEETTEEERE-DI AAAAMAAAARTIIIIIII!"
Oltre la porta giunge un nuovo ritornello stonato seguito, stranamente ma forse non troppo, da un impeto d'ira di Crystal la quale colpisce con una nuova testata lo Straniero.
Entrambi mollano la presa, barcollano indietreggiando in direzioni opposte ma la rossa sembra aver ottenuto un punto a suo favore: la maschera sulla faccia di Gaijin si è spostata e ora il volto è coperto dal solo tessuto nero. La sua personalità cambia in un lampo, il suo furore si è volatilizzato come si evince da come muove il corpo, i suoi gesti sono molto meno irruenti, marcati con una volontaria teatralità.
Gaijin: "Vuoi che ti ringrazi? Oooooh grazie Crystal, grazie a te ho ottenuto la più grande opportunità della mia carriera! E allora? Sono stato io a coglierla! IO! Ce l'ho fatta da solo come sempre è stato nella mia gloriosa esistenza! E così sarà di nuovo, con le mie sole forze mi riprenderò quella cintura che indossi con tanto orgoglio! Tienila calda bimba, perché il suo legittimo proprietario è tornato ed è pronto a macchiarla col tuo sangue per riaverla tra le mani!"
Crystal non riesce a cogliere il senso delle frasi pronunciate dalla voce profonda dello Straniero.
Cray: "Cazzo, ti preferivo quando stavi zitto."
Miss Congeniality si passa il dorso della mano sulle labbra osservando con disappunto una macchia di sangue.
Cray: "Hai intenzione di ricominciare?"
Si avvicina a Gaijin che resta impassibile, gli gira attorno con diffidenza.
Cray: "Io non so di cosa tu stia parlando e nemmeno voglio saperlo ma una cosa posso garantirtela: Questa cintura è MIA e non c'è nemmeno la più remota possibilità che tu possa portarmela via.
Combatterò sino allo sfinimento se sarà necessario m..."
WWE: "PRENDIMI COME SONOOOOOOOOOOOO, PRENDI LA MIA VITAAAAAAA!"
Crystal si ferma improvvisamente, prende un profondo respiro e fa cenno di attendere al suo interlocutore: Come una furia si fionda fuori dalla porta sotto lo sguardo improvvisamente spaventato del WWE che lascia andare il suo strumento.
Cray: "Giuro che non ti riconoscerà più nemmeno tua madre!"
La ragazza si lancia all'inseguimento di Mortimer che sentiamo urlare poco distante, ci arrivano i suoni di quella che sembra essere una violenta colluttazione a senso unico: Passa qualche secondo e torna il silenzio.
Cray rientra in direzione del suo camerino avanzando senza fretta, l'aria finalmente più rilassata, persino all'interno del camerino dove infatti non vi è più presenza dello Straniero.
Cray: "Sei sparito di nuovo? Sei un fottuto codardo Gaijin, questo sei!"
La rossa dopo aver lanciato questo grido verso il soffitto, si guarda intorno sbuffando, poi si mette una mano sul mento nel tipico gesto del pensatore.
Cray: "Se ha avuto modo di sparire è colpa di Derrick Mortimer che mi ha fatto uscire. Bene, è giunto il momento di porre fine alla sua inutile esistenza."
Crystal si avvia verso l'uscita massaggiandosi le nocche minacciosamente ma un rumore attira la sua attenzione. La sua radio, posta in un angolo, si accende dal nulla.
Speaker radiofonico: "Salve amici ascoltatori, qui è sempre il vostro DJ Nano da Radio Oscura che vi parla. Vi è piaciuto il nostro ultimo brano? Ovvio che sì. Adesso permettemi di lasciare un messaggio a una nostra affezionata ascoltatrice, Crystal Houghton: stai diventanto interessante, ragazza umana. Hai l'attenzione di questo Nano."
Cray sbuffa ma si lascia scappare un sorriso.
DJ Nano: "E adesso è giunto il momento delle dediche, ci chiama Derrick da Washington."
WWE: "Ciao a tutti! Vorrei dedicare una canzone di Elton John interpretata da me medesimo a una ragazza che mi ha cambiato i connotati ma anche la vita, ha i capelli rossi e quando è nervosa gioca con le sue ciocche"
Crystal, che si sta proprio arricciando le ciocche con le dita in questo momento, stacca subito le mani con sdegno.
WWE: "È UN PO' BUFFO QUESTO SENTIMENTO CHE HO DENTROOOOO,
NON SONO UNO DI QUELLI CHE RIESCE A NASCONDERLO CON FACILITAAAAÀ!"
Crystal corre a spegnere la radio premendo l'apposito tasto.
WWE: "NON HO MOLTO DENARO MA,
RAGAZZA, SE CE L'AVEEEESSIIIIII
COMPREREI UNA GRANDE CAAAAASAAAA
DOVE POTREMMO VIVERE INSIEMEEEEEE!"
La radio continua a rimanere accesa, Cray disperata ne stacca il cavo di alimentazione dalla presa.
WWE: "E PUOI DIRE A TUTTIIIIII
QUESTA È LA TUA CAAAAAANZONE!!!"
La Houghton sbatte la radio a terra frantumandola...
WWE: "SPERO NON TI DISPIACCIAAAAAA
SPERO NON TI DISPIACCIAAAAAA
QUELLO CHE TI HO MESSO A PAAAAAROOOOLEEEEE!"
...ma la radio non smette, nemmeno ora che è a pezzi e con Cray che ci salta sopra in preda all'isteria.
WWE: "COM'È MERAVIGLIOOOOOOSAAAA LA VIIIIIITAAAAAA
MENTRE CI SEI TU AL MOOOOONDOOOOOOOOOO!!!"