orgetta e leccornia
Rispondo o non rispondo?
Sic transeat gloria mundi...
Aspetto il cadavere, qui, sulla sponda?
Ma il cadavere di chi, di cosa?
E a chi piacciono i cadaveri?
Forse a Rimbaud, a Baudelaire.
Al conte Dracula, forse.
Certo non a me
Nè mi piace vendicarmi.
A freddo o a caldo.
A tiepido. Il tepore dell'amicizia.
Ma questo rigido inverno raffredda ogni cosa.
Gli spifferi alle finestre, alle porte.
Non si è più tranquilli neppure a casa propria.
Nemmeno fra gli amici.
O forse l'errore è stato precedente.
Considerare il nero, nero.
Accorgersi poi ch'è grigio, anche se scuro.
A quel punto non rimane che colorare tutto di rosso.
Una bella rinfrescata e via!
Tutto torna come nuovo.
I segni indelebili non resistono al pennello.
Ci si sporca. Le mani, la faccia per il soffitto.
E il cappellino in testa. Le gocce sugli occhiali.
Simil sangue coagulante.
Questo ha un senso?
È un buon motivo ricoprire le macchie d'umidità?
Quelle figure in cui ci puoi vedere nascosto il mostro. I mostri.
Perché vanno sempre a coppie.
Uno spalleggia l'altro. Anche se non richiesto.
L'altro interviene. Sempre.
Hanno due teste? I denti aguzzi?
Sputano fuoco o posseggono altri giochetti?
Ciascuno se li modella.
Li disegna. L'intravede nella macchia.
Non nel bosco. Non nel verde.
Qui non c'entra il Mediterraneo.
E non c'entrano neppure i bicchierini.
Tanto per dare un tocco più conosciuto.
Qui si voleva ribadire il rispetto per la gente.
Le persone non sono tali per alcuni.
Professando uguaglianza. Ugualmente.
Non conosco la signora Bignardi.
L'ho vista qualche volta attraverso lo schermo televisivo.
Dunque, non la giudico.
Non proseguo oltre.
Mi pare d'aver annoiato a sufficienza.
Mi tengo uno spazietto.
Solo per ribadire che Annalena di musica ne sa. Tanto.
Ma questo non conta. Pare non essere importante.
Fondamentali sono altre cose.
Come saper palleggiare con la mano destra ma anche con la sinistra.
E poi, come dicevano una volta: chi li fa gli aspetti?
Chi decide che certi giornali sono femminili?
Ma guarda un po'!
Ho messo un'etichetta.
Il mio sbaglio è questo?
No. Mi spiace per chi interviene a vanvera.
Con dente avvelenato.
Non si sa perché. Non si sa come.
Ebbene, i giornali, le riviste, si suddividono in categorie.
E non sono io allo smistamento.
È così... se vi pare.
Generalisti, di settore, di nicchia (lol), mensili, settimanali, quotidiani, pornografici, sportivi, musicali, maschili e, sì, femminili.
Chiedere poi in qualsiasi edicola quante sono le casalinghe frustrate (e un po' di rispetto anche per loro no?) che acquistano riviste e oltremodo lecito e istruttivo. Anche a Voghera.
Per il resto, poco. Noia.
Frasi d'effetto. Come la battute di Borg.
Chenon facevano ridere nessuno.
La cattiveria porta brutti consigli.
La stanchezza e la lunghezza anche.
Quindi, signori e signori (e le signore?...),
buonabotte, compresa la moglie, che sia ubriaca o meno.
_____
gi