Dottor Weyland

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
DoctorStrange
00giovedì 7 aprile 2022 00:26
Dopo anni e anni che non compro Tex oggi ho visto.il.nuovo Mefisto in edicola e me lo sono preso ( potere del mito)

Devo fare i complimenti.a boselli perché questo.primo albo è notevole. Speriamo continui così e sarà un buon riscatto per la saga di mefisto dopo le ultime due scarsissime ( e dimenticabili)
avventure ( Cvilla e civitelli rispettivamente alle matite).

Bravi. I cestaro, atmosfera gotica resa benissimo e i.pards tratteggiati con classe e maestria.

Si attende con.impazienza il prossimo numero, come ai vecchi tempi
BertAdams
00venerdì 8 aprile 2022 21:16
Nelle ultime recensioni i racconti iniziavano tutto sommato anche positivamente per poi crollare miseramente nel proseguo, quindi stavolta sarò molto prudente in attesa degli eventi.

Nonostante il sempre maggior fastidio che mi causa il nome di Boselli tra gli autori delle storie in edicola, so che è l'unico in grado di far bene e semmai peccato che troppo spesso riesce a dare il peggio di sé. Finora devo ammettere che il racconto ha un suo fascino e si lascia leggere, nonostante si tratti - a tutti gli effetti - di un interminabile prologo.
Testo nascosto - clicca qui


Sui Cestaro sono molto meno soddisfatto di DoctorStrange. Se le scene gotiche legate a Mefisto sono anche notevoli, quando si tratta dei pards proprio non ci siamo.
Nessuno, e ripeto nessuno, dei quattro è davvero somigliante ai modelli noti. Tiger addirittura sembra una delle mummie dei figli della notte [SM=x74901]
E non parliamo del povero Devlin che se non c'era scritto che si trattava di lui non l'avrei riconosciuto.

Per ora basta e avanza, a parte la notazione sull'inguardabile ennesima patacca che ci terremo per 6 mesi ancora. Già Villa tende ad essere fin troppo abbondante di particolari nelle copertine che mi sembrano ansiogene, se poi ci pensano i grafici ad aumentare l'entropia con simboli inutili, hai voglia a invogliare neofiti all'acquisto...
Myra Solano
00venerdì 8 aprile 2022 23:20
Ho letto l'albo dall'inizio alla fine senza pause, sospiri o incazzature (a parte una/due) e senza saltare pagine e già questa è una buona notizia.
Le sensazioni sono contrastanti, ma quella che domina su tutto è la mancanza di fiducia nel prosieguo e la previsione che la macchina boselliana stia macinando pagine e pagine per ribaltare, rimescolare e rivomitare stravolto anche il mondo texiano di Mefisto e Yama.

Ad ogni modo, sui Cestaro concordo quasi in toto con Bert nel senso che ho trovato all'altezza tutta la parte mefistofelica/dylandoghiana della storia, mentre sono meno critica per quanto riguarda l'approccio dei Cestaro a Tex & pards, anche se lamento un eccesso di "recitazione" nei personaggi. Escludiamo Tiger da quanto ho appena scritto: in quanto a espressività e tristezza ricorda i depressi del manicomio.
A mio parere il Carson (sempre spettinato) è quello forse più somigliante, mentre anch'io ho fatto fatica a riconoscere Tom Devlin, non parliamo poi di Mike Tracy, anche se considero tuttora peggiore la caratterizzazione che di entrambi fece C. Villa all'epoca del ritorno di Barbanera.
Kit lo lascio stare, come ormai fanno tutti. Almeno Tex hanno cercato di caratterizzarlo mettendogli spesso una sigaretta in bocca, idea che non ho trovato affatto malvagia.

Venendo alla storia, concordo con i rilievi mossi da Bert e aggiungo quanto segue...
Testo nascosto - clicca qui


Basta e avanza anche per me.

BertAdams
00sabato 9 aprile 2022 07:34
A parte la "questione Cestaro" che mi vedrà solo a ritenere inadatti a disegnare Tex, se non in episodi "fantastici", in merito al resto la concordanza è pressoché perfetta
Vaccata?


Grazie d'aver precisato la scena di Carson a cui mi riferivo. Era proprio quella. [SM=x75032]

Ma il punto su cui tutti e due siamo in totale sintonia è sul pessimismo circa il proseguo.
Bill Pelton
00domenica 10 aprile 2022 13:58
In sintesi estrema: la storia funziona quando i pards non si vedono. Funziona anche piuttosto bene, quanto meno a livello di atmosfere e di impianto generale.
D'altronde, Boselli con il suo Dampyr non è certo estraneo a storie di carattere mefistofelico e per una volta possiamo dire che il dampyreggiamento, applicato a Mefisto, funziona.
Funziona appunto fino a quando non si vedono i nostri eroi, e soprattutto fino a quando aprono bocca, perché purtroppo ormai Boselli non riesce più a scrivere dialoghi passabilmente texiani, cosa che non era mai stata il suo forte, ma ora...
Iniziamo subito da
Testo nascosto - clicca qui

In realtà, fin dalla prima lettura avevo trovato più strane altre cose.
Testo nascosto - clicca qui

Ho trovato invece godibile Mefisto, sia come caratterizzazione sia come disegni, e tutte le parti della storia a lui direttamente collegate, incluse quelle oniriche. Sicuramente parecchie spanne al di sopra della macchietta di Nizzi, ma questo lo davo per scontato.

Il giudizio complessivo sull'albo, considerato il numero relativamente basso di pagine in cui compaiono Tex e pards, è quindi discretamente positivo.
Condivido però con chi mi ha preceduto tutti i timori sullo sviluppo futuro della storia. Sappiamo fin troppo bene come Boselli commetta i danni peggiori quando si fa prendere dalla smania del colpo di scena e, con ben SEI albi davanti, di occasioni del genere ce ne saranno fin troppe.
Carlo Maria
00lunedì 11 aprile 2022 21:47
Per quanto la stronzata che evidenziate sia manifesta ed eclatante, ritengo il giudizio momentaneo più che positivo. Il fascino delle ambientazioni (merito grande ai Cestaro, il cui lavoro, con qualche esitazione, è meritevole) e della caratterizzazione dell'arcinemico sono i maggiori punti di merito di un albo tutto sommato interamente introduttivo.
Non ho alcunché da obiettare alle ottime valutazioni che mi hanno preceduto: aderisco alla visione del caro Bill, in particolare.
Qualche nota aggiuntiva però mi permetto di farla:
SPOILER


Vedremo!
BertAdams
00sabato 7 maggio 2022 20:04
Il secondo albo è buono. Molto meglio di qualsiasi cosa scritta da Boselli di recente.
Ci sono alcune situazioni che non mi hanno convinto/non mi sono piaciute.
In particolare
Mefisto

Sul resto rimango in attesa della conclusione prima di esprimermi definitivamente.

Eccellenti i Cestaro che nelle scene orrorifiche sono perfetti. La S. Francisco nebbiosa è davvero inquietante e le tavole sono di altissimo livello. I volti dei protagonisti noti, tranne Mefisto, mi convincono meno, ma questo non intacca il giudizio molto positivo.
Alcune vignette sono da ammirare per la bellezza. Bravi.

Bellina anche la cover di Villa, anche se è un po' di tempo che non mi entusiasma come una volta.
BertAdams
00lunedì 9 maggio 2022 09:59
Spero di non essere OT, ma questo racconto mi ha fatto riflettere circa una questione.
Nel giudizio che ho postato non si parla in pratica di Tex.
A prescindere dalla bontà del lavoro degli autori, a me pare chiaro che il fumetto in edicola mi è alieno. E qualcosa d'altro da me. Tanto le storie di GLB mi coinvolgevano emotivamente, quanto queste mi sono estranee.
Il processo è iniziato con il progressivo allontanamento "temporale" dal periodo d'oro e ha avuto un andamento diciamo sinusoidale, con temporanei ritorni di fiamma in occasione degli albi migliori di Boselli.
Ora il processi può dirsi concluso.
Anche davanti una storia importante, cui l'attuale curatore ha dedicato un grande impegno, e una riconosciuta qualità del testo e dei disegni, non mi dice nulla di che.

Forse è solo la presa d'atto che non c'è più speranza di leggere qualcosa che si avvicini allo stile di GLB (e lo stesso vale in parte per i disegni). Forse è l'opera di destrutturazione effettuata da Borden che ha cancellato gran parte del mondo originario di Tex, per crearne uno assai immagine e somiglianza. O forse sono solo io che non sono più sintonizzato. Prima o poi dove succedere, no?

Però mi rendo conto che sto recensendo un fumetto qualsiasi, non il MIO fumetto ed è una cosa che mi dispiace...
Myra Solano
00lunedì 9 maggio 2022 16:47
Il coinvolgimento emotivo è il grande assente di questo numero e lo preciso non perché sia una novità rispetto al precedente albo o a precedenti storie di Boselli, ma solo perché qui ci sono un paio di scene che avrebbero potuto far palpitare i cuori, mentre così non è stato.
Certo, i sobbalzi non sono mancati, ma sono stati di tutt'altro genere, tali da poter essere condensati nella frase pronunciata da Carson a pag. 8: "Non vi riconosco più, amigos!" Nemmeno questa è una novità ossia la (mia) difficoltà di riconoscere/ritrovare nei protagonisti delle storie texiane di questi anni, e nei loro dialoghi, i personaggi a me tanto cari, ma il senso di estraneazione è sempre più profondo e non posso non convenire con quanto scritto da Bert nel messaggio precedente.

Condivido anche il suo giudizio positivo sul lavoro dei fratelli Cestaro, tuttavia con parecchie riserve riguardo alle fisionomie dei personaggi, in particolare i quattro pards (ad es. nella scena di pag. 93-95, Kit si può tranquillamente confondere con Willy).

Venendo alla sceneggiatura, segnalo di seguito alcuni passaggi:
Testo nascosto - clicca qui


E siamo solo al secondo albo.🤦


Juan Galvez
00mercoledì 11 maggio 2022 13:46
Giustamente, esprimiamoci anche qui.

Trovo ammirevole il vostro puntiglio nell'analizzare questo secondo albo nei dettagli; tuttavia, come già sapete, ritengo francamente controproducente una sua disamina minuziosa. Soffermarsi sui dettagli - e su certi dettagli in modo particolare - può diventare fuorviante: a puro titolo di esempio, il "Pa', sei tu?" di Kit, che potrebbe essere letto come una ripetizione della “nizzata” forse più celebre (pun intended) di tutte, chiaramente non è tale. È invece una palese presa per il culo dell'Uomo di Fiumalbo: Kit, che si precipita nell'edificio in ansia per la sorte di suo padre, subisce gli effetti dei gas ipnotici di Mefisto e prima crede di vedere Tex, che desidera trovare, quindi ha la classica allucinazione orrorifica mefistiana. Boselli, che prima di ogni altra cosa è un recordman da guinness dei primati nel campo della malizia, semplicemente percula la puttanata commessa vent'anni fa da Nizzi costruendo una scena in cui una frase divenuta tanto famigerata per i lettori texiani ha un suo senso. Ma il fatto che questo non mi appaia un errore (anzi, mi pare un ormai raro guizzo di Boselli, seppure di certo ispiratogli da quella malizia di cui sopra), e sebbene certi – svariati - passaggi difettosi della storia mi sembrino tutto sommato veniali, non significa che quest'albo sia minimamente meritevole: a tutti gli effetti è PESSIMO, o se si preferisce: IGNOBILE. Io, con Mefisto, non ricordo nessuna storia che sia una colossale rottura di coglioni come questa; perfino la "mefistolata" di Nizzi smuoveva qualche emozione in più - magari intestinale, ma comunque qualcosa in più. Questo non è il ritorno (ennesimo...) di Mefisto ma la burocratizzazione del vecchio demonio: da maestro di sortilegi, pazzoide mefistofelico, incarnazione del demone dell'ossessione a ragiunatt di malebolge è un attimo. O meglio, più che un attimo è l'inveterata mania boselliana di razionalizzare un materiale narrativo nato decenni or sono e basato su schemi creativi e narrativi figli di quel tempo, supportati dai ritmi sincopati della narrazione bonelliana e dalle straordinarie tessitura cromatica del linguaggio e abilità affabulatoria di GLB. Fu GLB il primo a far crescere enormemente il personaggio di Mefisto e cambiarlo in profondità; ma il personaggio mantenne la sua natura e allure di villain d'antan, tardoottocentesco o d’inizio Novecento, quei tratti da personaggio anacronistico e fuori contesto nell'universo texiano che lo resero quel che esattamente è (era): un assoluto unicum, pur con l'appendice di Yama, inserito nella saga per poter continuare con altri mezzi ad avere un personaggio totalmente sui generis. Mefisto esula(va) anche dalle altre storie e dagli altri personaggi horror/fantasy che tanto hanno contribuito a rendere Tex un personaggio e una serie peculiari: il vecchio pazzoide è (era) l'immagine in negativo speculare di Tex, ed è per questo che è (era) un personaggio tanto emotivamente potente e tanto narrativamente riuscito. In nuce, questa sua natura era già presente nel suo pionieristico primo atto. Ma di quel "Tex ribaltato" qui non c'è nulla; o meglio: questo grifagno ma grigissimo mafioso dell'inferno è effettivamente il contraltare di un Tex ormai divenuto altrettanto grigio nel suo continuo parlarsi addosso, nell’inconcludente girare su sé stesso che caratterizza da troppo, troppo tempo la caratterizzazione boselliana del personaggio. Del colorito, anche cialtronesco e perfino buffonesco - ma infinitamente vivo, divertente, esaltante - matto spiritato non resta che l'aspetto da Charlie Manson attempato e ripulito, e comunque con una certa aria di rigido formalismo. Boselli fa del manierismo estetico nel mentre prosciuga il personaggio, gli toglie la sua verve, provocando tedio nel lettore che incolga nel sobbarcarsi la “degustazione” dell’albo. Ovviamente, gli ormai acquisiti difetti della scrittura boselliana del declino - prolissità, dialoghi pesantissimi, assenza pressoché totale di un minimo guizzo di ironia – definiscono e acuiscono la svolta impiegatizia impressa al personaggio. Giusto per dire: l'arrivo di Lefty e dei suoi da Madame Li a spaccare mobili e ossa, che dovrebbe rappresentare il momento di cialtronesco alleggerimento del racconto, non ha il minimo smalto delle consimili scene orchestrate dal creatore di Tex: per risultare avvincente (e credibile) una scena del genere deve essere fondata su ritmo indiavolato e soprattutto su dialoghi macchiettistici e scoppiettanti; ma anche qui Boselli non riesce a togliere dal racconto un'aria paludata né a scrollarsi di dosso la pomposità dei lunghi ultimi anni; e, di nuovo, tutto si riduce a una rappresentazione burocratica dell’evento. Ecco, nell’economia di questa che fin qui appare una vera e propria “Mefitusata”, perfino un’autentica castroneria à la Nizzi sarebbe un segnale di vitalità. Profonda solidarietà ai fratelli Cestaro che si sono sciroppati il compito ingrato di rappresentare graficamente la storia, e lo hanno fatto davvero al meglio possibile.
Bill Pelton
00mercoledì 1 giugno 2022 14:00
Con ritardo biblico, a pochi giorni dall’uscita in edicola del nuovo albo, motivo per il quale non metto spoiler.
Ho letto anch’io e mi sembra giusto contribuire alla discussione, già abbondantemente sviluppata da voialtri.

Prima di tutto ringrazio Myra per riuscire ancora a trovare la voglia di analizzare queste storie in modo tanto approfondito. Mi fa cogliere aspetti che ormai le mie letture sempre più distratte tendono a minimizzare, se non addirittura ignorare, mentre è giusto avere sempre ben presente quante e quali storture siano presenti nelle storie di Boselli, anche in quelle che possiamo considerare relativamente più riuscite.

Bert e l’Eternauta colgono un aspetto essenziale: Mefisto non dovrebbe essere un anacronistico pazzo fuori dalle righe? Tex lo definiva “il vecchio pazzoide” e tale in effetti è, al punto da farsi rinchiudere in manicomio alla conclusione dell’avventura con Padma. In seguito, quando torna alla ribalta al fianco di Baron Samedi, vediamo che il suo equilibrio mentale è definitivamente compromesso (sublime la scena in cui la sua psiche tormentata trova solllievo nelle note dell’organo suonato da Jean) ed è questo il Mefisto più inquietante, quello che alterna momenti di crudele lucidità a improvvisi scatti d’ira furibonda. Difficile pensare che l'essere divorato vivo dai topi e tutti gli anni trascorsi tra i demoni infernali gli abbiano migliorato il funzionamento delle rotelle. Quindi, per chi ha letto e amato il Mefisto di GLB, è molto difficile riconoscersi nel Ragionier Mefisto boselliano, pur concedendo che sia un personaggio in sé interessante, ma è qualcosa d’altro, nonché l’usurpazione di un nome glorioso. Impossibile, a questo riguardo, non notare l‘inversione operata da Boselli. Mentre Mefisto e Yama bonelliani erano, rispettivamente, un colorito pazzo furioso e un cinico stregone, bramoso delle “ricchezze di questa terra”, nei corrispettivi boselliani quello impazzito è invece Yama, mentre Mefisto è un lucidissimo, freddo pianificatore, sia pure inquietante. Comunque mancano cinque albi, quindi si tratta di un giudizio per forza di cose parziale e soggetto a ritrattazione.

Noto anch’io la colossale incongruenza di come nella prima parte dell’albo Mefisto tenti di eliminare tutti i pards in modo spettacolare, mentre nella seconda faccia di tutto per catturarli quale pegno dovuto agli Angeli Neri per la salvezza di suo figlio. Allora, o ha cambiato repentinamente idea nei confronti di Yama per motivi che non è dato conoscere, o gli Angeli Neri sono un po’ confusi. E poi, appunto, perché solo Tex e Carson? O solo Tex, in quanto incarnazione della nemesi di Mefisto, o tutti e quattro, che saranno ben invisi agli abitanti degli inferi, a causa del sovraffollamento e conseguente crisi degli alloggi che hanno procurato da quelle parti.

Mefisto a parte, la lettura degli albi di Boselli si conferma pesantissima e su questo non vi sarà ritrattazione alcuna. Il Bos sembra abbia definitivamente disimparato a scrivere e, se nella tessitura delle trame mostra di essere ancora valido, i suoi dialoghi spaziano quasi sempre dal semplice palloso all’ingiovibile.

Un paio di cose, peraltro, mi sono anche piaciute. Rispetto alle (basse) attese della vigilia, non mi sarei mai aspettato che, in una saga di ben 7 albi, la coppia di protagonisti sarebbe stata fatta prigioniera dall’arcinemico alla fine del secondo. Abbiamo tempo per numerosi ribaltamenti di fronte e non escludo che successivamente tocchi a Kit e Tiger, magari per mano di Yama in una singolare staffetta padri-figli catturatori e catturati, ma per ora apprezzo la svolta che mi fa attendere sviluppi corposi.

La seconda è l’ingresso in scena sul finale dei picchiatori della Hercules. La modalità ha disturbato anche me, intendiamoci. In passato la direzione e la presenza di Tex garantivano che si fosse comunque dalla parte giusta, mentre questa spedizione punitiva capitanata da Lefty sembra un’aggressione fatta e finita, tra l’altro ai danni di una vecchietta. Ed è pure vero che la loro entrata in scena sembra messa per dovere di firma. Eppure… eppure questo è il momento in cui i dialoghi si avvicinano maggiormente al tempo che fu, in cui finalmente sento qualcosa che si avvicina a una leggerezza tutta bonelliana, compresi alcuni appellativi politicamente scorretti verso i “limoncini”. Probabilmente è merito di quel formidabile gruppo di comprimari, che emana una simpatia naturale e che, per quanto ci si possa impegnare, non si riesce a rovinarlo più di tanto.

Chiudo con i Cestaro. Bravissimi, pards a parte, ma tutto sommato discreti anche lì.
BertAdams
00mercoledì 1 giugno 2022 17:12
A parte complimentarmi per le ottime osservazioni, vorrei soffermarmi sulla "questione Mefisto".
A prescindere dall'involuzione del "Boselli autore", che soprattutto in occasione dei dialoghi mostra una prolissità degna di miglior causa, qui mi pare comprovato anche l'ormai evidente distacco dal modello originale.

Il Mefisto di GLB "evolve" con naturalezza. Dal personaggio interessante col ruolo di spia al soldo straniero e che nessuno si sarebbe aspettato diventasse la nemesi di Tex, con il Ponte tragico lo troviamo trasformato in un pericoloso "stregone", per poi crescere ancora nel pazzo, con momenti di lucidità, di Black Baron.
Sebbene io creda che GLB non avesse alcun piano premeditato, tutto sembra funzionare.
E così anche per le prime due storie di Yama, mentre l'ultima è risultata compromessa dall'età avanzata del papà di Tex.

Non considerando la Mefistolata, borden poteva benissimo scordarsi i due personaggi o limitarsi a ripulire il disastro nizziano.
Ma non è nell'indole del focoso curatore porsi dei limiti e infatti interviene a monte e a valle, provocando uno smottamento.
Su TW si inventa poteri paranormali che in Fuorilegge non possiede, per poi dire che non si tratta di un errore (sic!) ma di una scelta, che potremmo definire strategica, e che verrà spiegata in una prossima avventura.

Sulla serie classica azzera il Degno Erede, ma anche quasi tutto il resto, proponendo un Mefisto con caratteristiche nuove e di certo non compatibili con quelle dell'ultima apparizione GLBonelliana.

Non propongo la domanda sul come un simile cambiamento sia avvenuto per non istigare Boselli, capacissimo di proporre ulteriori sviluppi.

Quel che si evidenzia è che mentre l'interesse di GLB era "solo" (come se fosse semplice e poco) raccontare un'avventura con personaggi degni antagonisti dell'eroe, per Boselli il centro dell'attenzione è sui particolari.
In parte gioca al citazionismo con i forumisti invitandoli a trovare tutti i collegamenti con personaggi e fatti realmente accaduti (il nome del direttore, dell'istituto, ecc.), dall'altra si incapponisce nel sistemare le tessere dicendo la sua su qualsiasi aspetto, anche il più futile, azzerando ogni possibile interpretazione ai lettori. Sforzo che si rivela vano, perché ogni presunta risposta crea nuovi interrogativi o piuttosto il desiderio di mollare e dedicarsi ad altro.

L'avventura è solo un'incidente di percorso e i personaggi mutano idea (vedi i sentimenti di Mefisto verso il figlio), casacca o obiettivi (Mefisto prima cerca di ucciderli tutti senza troppe sottigliezze, poi con Tex e Carson a portate di mano si dilunga in torture) ogni due pagine senza un apparente motivo.

Come per Nizzi si finisce per chiedersi cosa ci fosse ancora da dire su un personaggio perfetto, che era morto in una scena horror memorabile degna di Stephen King e che per quaranta anni aveva soddisfatto tutti, meno i fan di TWF...
Bill Pelton
00giovedì 2 giugno 2022 10:06
Re:
BertAdams, 6/1/2022 5:12 PM:

Non propongo la domanda sul come un simile cambiamento sia avvenuto per non istigare Boselli, capacissimo di proporre ulteriori sviluppi.


Al tuo posto non mi farei problemi. Boselli in questo periodo non ha alcun bisogno di essere istigato, anzi. Mi sembra un gatto affetto da incontinenza che marca il territorio pisciando le sue rivisitazioni su ogni centimetro quadro di bonellità, per evitare che qualcun altro dopo di lui possa avere la stessa idea.
Triste e ironica parabola quella cui abbiamo assistito in questi anni. Al suo esordio Boselli era l'autore che recuperava lo spirito autentico del Tex di GLB, umiliato da tanti anni di nizzate (e nolittate, diciamolo), dimostrando di conoscerlo a menadito e di essere capace di fondere la tradizione con una scrittura personale e rispettosa.
A iniziare dal vituperato romanzo e proseguendo dapprima lentamente, poi in un crescendo inarrestabile, ha preso invece a modificare e rimodellare a suo piacimento tutto quello che toccava. Mefisto, evidentemente, non poteva fare eccezione.
Ora sembra quasi che non perda occasione per sottolineare quanto il suo Tex sia diverso, ovviamente in meglio, da quello del creatore.
BertAdams
00giovedì 2 giugno 2022 11:16
In effetti leggendo gli ultimi suoi commenti su vari forum è incontestabile che non riconosce più alcuna autorità.
Critica con maggiore frequenza predecessori e collaboratori attuali e non si fa scupolo di segnalare le mancanze, almeno da lui ritenute tali, del creatore.
Come dici tu è un continuo e inarrestabile emendare e rettificare.

Risulta inutile fargli osservare che per decenni il lavoro di GLB è stato premiato, più di quanto, finora, sia stato capace lui, di successo e approvazione del pubblico. E questo vorrà dire pur qualcosa?
DoctorStrange
00domenica 5 giugno 2022 00:03
Aspetto il 3 albo con i cosiddetti a mezza altezza ( del secondo non ho detto perché non ho capito l episodio dell.incendio - o meglio - non ho avuto il coraggio di rileggerlo per timore di vedere confermata la prima impressione ( lessi l.albo di sabato.mattina dunque pensai tra.me e me magari sono ancora in catalessi ) ,.così come l.apparizione di FIESMOT = simil-gratuita- tipo- timbriamo-il - cartellino - per farci vedere dai vecchi nostalgici di Padma- ......

Ho aperto troppe parentesi, sicuramente il.terzo albo sarà un capolavoro che fugherà tutti i " canards" ( così chiamano in Francia gli.accordi sbagliati o per estensione
le stecche , gli errori musicali) che mi è parso ascoltare/ pardon= intravedere nel secondo albo del.retour del ragioniere Mefisto ( azzeccatissima definizione di Vincenzo)
Chi vive sperando muore c.....?
( antico.proverbio dixit)

Un vecchio texiano che ha smesso di comprare l.ex-tex da parecchio



Ps cestaro veramente buoni.
Ho.letto che.poi i tre albi successivi saranno con Civitelli che a mio gusto con l.ambiance magica c entra come la marmellata sui bastoncini di pesce....il maestro va bene per La Città Corrotta o le atmosfere s.francisco col suo segno pulitino , con le atmosfere del mistero laissons perdre ....

BertAdams
00martedì 7 giugno 2022 18:04
Per avermi sorpreso questo albo, mi ha sorpreso.

Ma mi domando cosa c'entri questo albo con Tex. Non c'è niente che sia salvabile, sempre rapportando la storia al titolare della testata, a mio modesto parere.
Mi sono sempre piaciute le storie "fantastiche" su Tex, ma qui siamo al delirio totale e diversi comportamenti da parte dei personaggi sono tutto meno che comprensibili.

La fiera dell'assurdo


Insomma un piano più che diabolico, insensato portato avanti a caso. Come alla spera in Dio si sono comportati i nostri, tanto che la conclusione mi è sembrata talmente raffazzonata che pare scritta da un principiante allo sbaraglio.

I disegni erano perfetti per dare il senso di casino totale della sceneggiatura.

Dire che per me Boselli l'ha fatta fuori dal vaso è minimizzare...
DoctorStrange
00martedì 7 giugno 2022 18:23
CHE CIOFECA.
E ci ha anche spiegato nell aperitivo di presentazione la rava e.la fava della genesi storica e seguenti del termine Bedlam.....🤐🤪🤣
DoctorStrange
00martedì 7 giugno 2022 18:30
Dimenticavo = nello strillo del.prossimo numero viene detto del ritorno di PADMA!!!

C.....ANCHE QUELLO VANNO ripescare e A BANALIZZARE..... era l.ultimo rimasto lasciato in pace nella sua leggenda


Mamma mia che disaster, come disen a Milan.....
BertAdams
00martedì 7 giugno 2022 19:40
Imho questa "cosa" merita un nome proprio per ricordarla. Mefistolata purtroppo è già stata sprecata per il manovale Nizzi e qui siamo nella Cappella Sistina delle Mefistolate.
L'apoteosi orgiastica del non-sense applicato al povero Aquila della Notte e ai suoi sfortunati amici.
Forse per capirla bisogna farsi di peyote? [SM=x74985]
DoctorStrange
00martedì 7 giugno 2022 20:19
Vero Bert Adams la Mefistolata è espressione già utilizzata in passato e ormai divenuta cliché

Proporrei un neologismo = sulla scia dell italico " ma vaff......lo" , ma vattene ( o vattinne) a BEDLAM!!! 😎😄😆🤪
Juan Galvez
00martedì 7 giugno 2022 20:32
Re:
BertAdams, 07/06/2022 19:40:

Imho questa "cosa" merita un nome proprio per ricordarla. Mefistolata purtroppo è già stata sprecata per il manovale Nizzi e qui siamo nella Cappella Sistina delle Mefistolate.
L'apoteosi orgiastica del non-sense applicato al povero Aquila della Notte e ai suoi sfortunati amici.
Forse per capirla bisogna farsi di peyote? [SM=x74985]

Mefitusata, come scrissi.


Juan Galvez
00martedì 7 giugno 2022 20:33
Comunque, non vedo l'ora di gustare questa Sacher.
BertAdams
00martedì 7 giugno 2022 21:33
Juan Galvez, 07/06/2022 20:33:

Comunque, non vedo l'ora di gustare questa Sacher.

Anche la celeberrima boiata Moctezuma letta come parodia di Tex poteva avere il suo perché... [SM=x74992] [SM=x74954] [SM=x74915] [SM=x74969]
Juan Galvez
00martedì 7 giugno 2022 22:09
Re:
BertAdams, 07/06/2022 21:33:

Anche la celeberrima boiata Moctezuma letta come parodia di Tex poteva avere il suo perché... [SM=x74992] [SM=x74954] [SM=x74915] [SM=x74969]

Avoja! Perché non avete bruciato la sceneggiatura?


BertAdams
00martedì 7 giugno 2022 22:19
Sbollita, in parte, l'incazzatura ho deciso di riscrivere meglio le sensazioni, perché "a caldo" era difficile concentrarsi

Testo nascosto - clicca qui
BertAdams
00mercoledì 8 giugno 2022 08:17
Più ci penso e più mi rendo conto di quanto sia devastante per Tex questo albo, che a confronto I giovani assassini poteva dirsi una marachella.
Si, si. Borden ha fatto le cose davvero in grande...

Il trionfo dell'empatia


La maledizione dell'erede


Ironia questa sconosciuta


La magia mi fa un baffo


Quindi la domanda? Cosa abbiamo fatto noi lettori all'attuale curatore per meritarsi questo?

Non ci sarà risposta. Su Tex Boselli ha spazio solo per polemizzare con i critici (vedi l'ex pagina degli arretrati usata in risposta a Manfredi).
Bill Pelton
00mercoledì 8 giugno 2022 08:44
Re:
BertAdams, 6/8/2022 8:17 AM:

Cosa abbiamo fatto noi lettori all'attuale curatore per meritarsi questo?


Non posso ancora entrare nel merito, avendo finora letto solo le prime trenta pagine (sono lontani i tempi di quando un albo di Tex mi catturava come un buco nero e non mi lasciava andare fino al raggiungimento dell'ultima pagina).
Però suppongo che, da qualche tempo, fra le motivazioni di Borden vi sia anche quella di verificare fino a che punto può spingersi la piaggeria dei suoi adoratori forumistici, che non dubito spareranno compatti le solite salve di "capolavoro" anche per questo albo.
Myra Solano
00mercoledì 8 giugno 2022 12:23
Ormai questo non è più un thread di discussione dedicato alle storie del nostro amato ranger, è diventato uno sfogatoio. E la mutazione mi sembra giustificata, considerato che il cuore, l’anima e il pathos che mancano in queste pagine li dobbiamo tirare fuori noi, non possiamo non metterceli noi. Tex, tra le tante altre cose, era cuore, anima e pathos e se perfino le trepidazioni di un pard per la sorte degli altri diventano finte, menzognere, pallide, vuol dire che di Tex non è rimasto più nulla.

Sottoscrivo le dolenti e pungenti considerazioni di Bert, aggiungendo qualche riflessione riguardante principalmente proprio il comportamento dei personaggi.

Testo nascosto - clicca qui


Cosa abbiamo fatto per meritarci tutto questo non lo so. Almeno dal prossimo albo il paesaggio sarà innevato, magari il ghiaccio del "lago Tahoe" mi aiuterà a sentire meno tutto il gelo che promana dalla scrittura.
Juan Galvez
00mercoledì 8 giugno 2022 13:38
“Indossa il guanto!” dice Mefisto a Yama, perché egli possa prendere il coltello conficcato nel braciere. Yama poi passa il coltello al padre, il quale glielo strappa di mano senza guanto e con aria di sfida perché lui del guanto non ha “bisogno” Che meraviglioso, meraviglioso pun! 😂😂😂
Bill Pelton
00mercoledì 8 giugno 2022 14:00
Poteva anche schiaffeggiarlo con il coltello, eh. [SM=x74931]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:10.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com