Una Monster S4 davvero cattiva, che ha lasciato a bocca aperta il pubblico romano intervenuto al D-Day 2003. Dettagli ricercati ed una ciclistica da vera professionista dei cordoli, per un progetto dal budget decisamente elevato
di Daniele Massari
Una desmodromica che sprizza grinta da tutti i pori: scovata alla recente edizione del D-Day 2003, questa Ducati Monster S4 di proprietà di Ludovico, di Roma, è stata preparata dall’officina Panziroli ed ha richiesto ben 12 mesi di lavorazione.
La linea unisce la classicità dell’antesignana del segmento naked, ai più spigolosi ed arditi spunti di ispirazione racing: al serbatoio tradizionale, impreziosito dall’aerografia che reca la scritta “Ducati Corse”, è stato abbinato un codone aguzzo e fascinoso, prelevato direttamente da una MV Agusta F4 e sotto il quale corre una coppia di terminali di scarico Termignoni in fibra di carbonio.
Il cupolino, uno degli elementi più aggressivi nell’estetica complessiva del mezzo, è caratterizzato da un doppio gruppo ottico poliellissodale sovrapposto, incastonato in un’appendice aerodinamica in alluminio e fibra di carbonio, prodotta dalla Road Racing, mentre dal catalogo Rizoma sono stati selezionati i numerosi carter in alluminio lucidato, dotati di aperture che lasciano in bella vista le la frizione e le cinghie di distribuzione.
I dettagli racing che impreziosiscono questa Monster, soprattutto dal punto di vista ciclistico, appartengono ad alcuni dei più efficaci modelli sportivi della casa di Borgo Panigale: a partire dalla scelta di tornare ad un forcellone monobraccio (appartenente ad una 916) e di accoppiarlo a dei cerchi pentarazze Marchesini, per continuare con il montaggio di forcella e piastre “strappate” direttamente ad una nuovissima 999S.
Di gran pregio anche la verniciatura, eseguita dagli specialisti della Spacdesign (www.spacdesign.com).
Le principali modifiche
Inutile dire che il propulsore di questa Monster S4, derivato dal bicilindrico raffreddato a liquido della “vecchia” 916, non ha avuto bisogno di particolari accorgimenti per garantire il giusto divertimento al fortunato proprietario. Dove, semmai, i tecnici dell’officina Panziroli sono intervenuti, è nell’adozione di un impianto di scarico 2 in 1 in 2 prodotto ad hoc dalla Termignoni, che oltre a garantire il giusto look (i due terminali corrono, verso l’alto, sotto il codone MV), regalano al “pompone” un inesauribile, grintoso sound. A parte questa scelta, e l’opportuna rimappatura della centralina, il propulsore si differenzia da quello standard solo per l’adozione di carter trasparenti e di una grata in alluminio, realizzata artigianalmente e posta a copertura del radiatore.
Dal punto di vista ciclistico gli interventi sono decisamente più consistenti: in luogo del forcellone tradizionale, montato sulla S4 di serie, compare un elemento monobraccio di derivazione 916, cui sono accoppiati due bei cerchi Marchesini a cinque razze (prelevati da una 996), cui sono ancorati i nuovi dischi Braking dal caratteristico diametro esterno frastagliato.
Le pinze frenanti restano quelle di serie, ossia una coppia di Brembo a quattro pistoncini per i dischi anteriori, ed una pinza a doppio pistoncino sull’unità frenante posteriore; ma la pompa del freno anteriore, così come quella della frizione, è del tipo radiale prodotto dalla Brembo.
La forcella è una Ohlins upside-down ultraregolabile, con steli da 45mm di diametro e trattamento al nitruro di titanio (TIN), per migliorare la scorrevolezza delle canne sugli steli.
La preparazione in sintesi
Motore: bicilindrico a L raffreddato a liquido, 916cc. Frizione antisaltellamento, cambio originale a sei rapporti.
Ciclistica: telaio originale (costruzione 2001), piastre di sterzo Ducati 999. Sospensione anteriore: forcella Ohlins Racing con steli da 45 mm prelevata da una 999; forcellone posteriore monobraccio di derivazione Ducati 916. Cerchi ant. e post. Marchesini pentarazze, derivati da una Ducati 996. Freni: anteriore a doppio disco flottante Braking con pinze Brembo Oro a quattro pistoncini, posteriore a disco Braking con pinza Brembo a 2 pistoncini. Pneumatico anteriore 120/70 17”, post. 180/55 17”.
Accessori: Serbatoio originale con tappo in ergal, sellone e codone MV; pedane Rizoma in alluminio, puntale artigianale, parafango anteriore di una Ducati 748, cupolino e gruppo ottico anteriore Carbon Dream, copriradiatore artigianale, specchietti Rizoma. Scarico completo 2 in 2 Termignoni in carbonio, viteria in ergal, portatarga artigianale.