Fan Soap: la Tempesta d'Amore futura

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PiccolaGRANDEdonna
00venerdì 22 agosto 2008 23:57
Ecco qui la mia piccola novità (personalmente mi piace molto e spero piaccia anche a voi [SM=g27985] ), vorrei iniziare però con una piccola introduzione, doverosa per ciò che seguirà.
E' ormai risaputa a tutti la mia predilezione per Gregor Bergmeister e il mio punto di vista sui suoi sentimenti, secondo me il vero amore lo ha provato solo per Leonie (a mio parere amava addirittura più Laura di Samia sotto molti punti di vista), per questo non credo e non ho mai creduto nel presunto amore tra Gregor e Samia.
Tempo fa mi ero detta che se gli autori avessero deciso di concludere con un "lieto" fine anche la terza serie e quindi con il matrimonio tra i due protagonisti e il loro successivo abbandono dell'hotel, avrei fatto qualcosa per far andare le situazioni future come piacerebbe a me.
Per questo, saputo del "lieto" fine che avverrà tra i due, mi sono messa a scrivere una sorta di fan soap. Questa soap scritta da me avrà però alcuni punti fondamentali importanti.
La mia è una storia futura, cioè cosa mi piacerebbe che succedesse in una prossima ipotetica serie, proprio per questo, la storyline avrà come passato la soap opera di per sè, le situazioni e i personaggi così come va la storia vera, cosa succede a Tempesta sarà sempre dato per scontato, io scriverò solo un ipotetico seguito tenendo conto di tutto ciò che succede puntata per puntata.

Detto questo inizio a postare oggi la prima puntata e conto di postarne una al giorno, non mi resta che augurarvi buona lettura e buona Tempesta futura [SM=g27987]

Per ogni commento vi rimando QUI



Ecco qui dunque l'inizio della Fan Soap e relativo logo di appartenenza. Questo logo è stato fatto da me come simbolo della mia storia, NON E' quindi una foto ufficiale ed è vietato riprodurla in altri spazi web SENZA la MIA autorizzazione.






PUNTATA 1

Era una tranquilla giornata di sole, al Furstenhof ognuno era al proprio lavoro tra un pettegolezzo e l'altro, tra chi si chiedeva cosa succederà prima di sera e chi pensava cosa fare per pranzo. Per il vialetto destro che attraversava il giardino dell'hotel e portava direttamente all'entrata principale si faceva avanti una ragazza, minuta ma forte, borsone sulle spalle, capelli arruffati che risentivano di un viaggio abbastanza lungo e stancante, jeans e maglietta, scarpe da ginnastica e un bambino in braccio, piccolo e stanco.
Nello stesso momento dal vialetto sinistro che portava all'hotel veniva avanti un uomo, borsone in spalla e in mano, abiti fuori moda, quasi selvaggi, stanco ma sempre fiducioso del futuro. I due arrivarono alla fine di quei vialetti resi molto lunghi dalla stanchezza, arrivati fin lì perchè il Furstenhof era per loro un grande punto di riferimento, si avviarono verso l'entrata ma prima di arrivarci si scambiarono un'occhiata l'un l'altra. Il cuore di lui iniziò a battere forte, quasi a scoppiare, un brivido lo percorreva per tutto il corpo, due lacrime di emozione sgorgavano dai suoi occhi, doveva capire se era un sogno, il suo sogno, o era la realtà. Il cuore di lei batteva forte e provava emozioni contrastanti, sapeva cosa significava per lei l'uomo che le era davanti ma allo stesso tempo provava un forte senso di malinconia, tristezza e sapeva benissimo che qualsiasi cosa succedesse lei doveva essere più forte di tutto, doveva farlo per quel fagottino che portava tra le braccia.
L'emozione tra i due era forte ed evidente, lui posò a terra le borse ed esclamò: Leonie!
Lei con una voce sorpresa disse: Gregor!



PiccolaGRANDEdonna
00sabato 23 agosto 2008 23:28
PUNTATA 2


Non potevano credere di essersi incontrati di nuovo in quel modo, arrivando nello stesso momento nello stesso posto. Non si vedevano da quasi due anni ormai ma tutto questo tempo non aveva cancellato il forte sentimento che li univa.
Gregor con un sorriso che lasciava trapelare la sua felicità nel vederla: Ciao Leonie, come va? E' tanto che non ci vediamo.
Leonie ricambiando il sorriso: Ciao... Già, un bel pò di tempo. Come mai sei qui al Furstenhof da solo e con quei due borsoni? Sapevo che eri felicemente sposato e ti eri trasferito in Africa.
I due giovani senza accorgersene si avvicinavano sempre più mentre parlavano, il bambino si era ormai addormentato tra le braccia di Leonie.
Gregor: Bè... perchè non ci sediamo così ti racconto tutto e tu mi racconti cosa hai fatto in tutto questo tempo?! Credevo ormai ti fossi messa insieme a Marc, invece ti vedo qui da sola...
Gregor si fermò un attimo, aveva paura di farle quella domanda forse perchè non voleva sentire la risposta, poi continuò: Questo bambino è tuo.... e di Marc?
A quella domanda Leonie capì subito che non poteva fermarsi a parlare con lui, o almeno non adesso, così all'improvviso. Decise quindi di non rispondere e chiudere al più presto la conversazione, si ripeteva che doveva essere forte per lui, per quel bambino accovacciato tra le sue braccia, questo pensiero la riportava sempre alla realtà, facendo dissolvere ogni tipo di sogno o illusione che pervadeva la sua mente e il suo cuore.
Leonie: Adesso non posso fermarmi a parlare mi dispiace, magari un'altra volta, voglio trovare al più presto una sistemazione per mettere lui a dormire e per riposarmi, abbiamo fatto un lungo viaggio.
Poi con un sorriso di speranza che voleva riportare a galla i suoi sogni aggiunse: Spero di rivederti presto.
E si affrettò ad entrare in hotel. Gregor non ebbe neanche il tempo di risponderle ma per lui averla rivista adesso significava speranza, la seguì con lo sguardo mentre entrava in hotel e con voce fioca e un sorriso sulle labbra disse: Lo spero tanto anche io, mia piccola dolce Leonie.


PiccolaGRANDEdonna
00domenica 24 agosto 2008 23:14
PUNTATA 3


Leonie entrò in hotel, appena Alfons la vide rimase piacevolmente sorpreso, teneva molto a quella ragazza ed era un pò di tempo che non aveva più notizie su di lei, e all'improvviso eccola lì, davanti a lui e con una creatura in braccio. Alfons si avvicinò subito per esprimerle tutta la gioia nel rivederla, voleva abbracciarla forte ma non era possibile, lo avrebbe fatto poi.
Alfons: Leonie... che sorpresa vederti, perchè non mi hai detto che saresti arrivata? Ti avrei mandata a prendere.
Leonie sorridendo: Salve Alfons. Non ho avvertito perchè neanche io lo sapevo, sono partita all'improvviso perchè così sentivo che dovevo fare, ed eccomi qui. A proposito, non ho molti soldi con me ma... potresti darmi una camera libera?
E guardando il bambino aggiunse: Vorrei metterlo a letto a dormire.
Alfons era molto curioso a proposito di quel bambino e avrebbe voluto farle molte domande sia su di lui sia su quei due anni in cui non si erano visti ma solo sentiti, però sapeva che non era il momento e quindi le avrebbe rimandate a dopo, e subito gli venne un'idea e rivolgendosi verso la ragazza disse: perchè non venite a stare da noi? Io e Hildegard ne saremmo felicissimi.
Leonie: L'offerta mi fa molto piacere e con il denaro di cui dispongo mi farebbe molto comodo ma non voglio approfittare di voi, mi cercherò al più presto una sistemazione.
In quel momento arrivò Hildegard con un vassoio in mano e il caffè per suo marito e un succulento pettegolezzo, la donna appena vide Leonie si bloccò, non credeva ai suoi occhi, posò subito il vassoio e corse verso la ragazza, dando un occhio al bambino le disse: Leonie che bello vederti, era un pò che non ci facevi sapere nulla, eravamo preoccupati.
Poi dando prima un'occhiata ad Alfons e poi a Leonie, le chiese: ma questo bambino è tuo?
Alfons si affrettò a mettersi in mezzo alla conversazione poichè sapeva benissimo che la moglie a volte non capiva quando era il momento di domandare o no, e rivolgendosi a sua moglie disse subito: Leonie è appena arrivata ed è molto stanca, sta cercando un posto dove riposarsi.
Hildegard allora senza neanche pensarci: Ragazza mia lo sai che la porta di casa nostra è sempre aperta per te, ovviamente verrai a stare da noi quanto vuoi.
E senza lasciarle il tempo di rispondere la prese per il braccio libero e la portò via con lei, Alfons capì subito che la moglie non avrebbe lasciato la ragazza andare via da casa loro tanto facilmente, e di questo ne era felice.



PiccolaGRANDEdonna
00lunedì 25 agosto 2008 23:18
PUNTATA 4


Gregor decise di entrare dalla porta di servizio, voleva rivedere il suo vecchio amico Felix che sempre gli era stato vicino e lo aveva consigliato. Passando per la cucina arrivò subito al ristorante, il suo amico Felix però non c'era, era in pausa, decise quindi di aspettarlo mentre metteva qualcosa sotto i denti e si riposava un pò.
Mentre mangiava continuava a guardarsi intorno, quanti ricordi aveva per lui quel posto, che nostalgia provava, quante ne aveva passate in quel ristorante, il suo fidanzamento con Laura, le cene insieme a Leonie. Gregor si stava perdendo tra i ricordi quando all'improvviso qualcuno gli disse con voce sorpresa: Ehi Gregor! Cosa ci fai tu qui?
Gregor alzò lo sguardo e vide subito il suo amico Felix, si alzò dal tavolino e lo abbracciò forte, felicissimo di rivederlo, poi con aria contenta iniziò: Ehi amico mio, non sei felice di rivedermi?
Poi con un'espressione giocosa aggiunse: sono venuto qui apposta per rivederti.
Felix capì subito e rispose anche lui con fare giocoso: Eh si immagino quanto ti mancavo... Anche per me era lo stesso.
I due allora si scambiarono uno sguardo e iniziarono a ridere, felici di essersi ritrovati.
Felix: Allora? In realtà perchè sei qui? Non eri felice in Africa con Samia?
Gregor: Bè è una lunga storia, ti racconterò sicuramente tutto ma ora devo trovarmi un posto dove dormire, ero passato qui per salutarti appena arrivato.
Felix: Che problema c'è? Io sto ancora nel nostro vecchio appartamento e non ho nessun coinquilino, se vuoi, possiamo tornare ad abitare insieme come un tempo.
Gregor: Davvero? Che fortuna! Accetto molto volentieri.
Felix allora diede all'amico le chiavi di casa, non poteva accompagnarlo perchè doveva ancora lavorare, Gregor allora gli diede appuntamento per la sera e gli promise di preparargli una cenetta con i fiocchi per festeggiare il suo ritorno.
Poi prima di andare via si girò e aggiunse: Sai... Questa volta ho intenzione di andare fino in fondo, non commetterò un'altra volta lo stesso errore.
Felix non capiva le parole dell'amico e gli chiese spiegazioni ma lui lo congedò con un sorriso tenendosi ogni spiegazione per la sera a cena.



PiccolaGRANDEdonna
00martedì 26 agosto 2008 23:21
PUNTATA 5



Leonie e il bambino intanto si erano sistemati a casa dei coniugi Sonnbichler, dormivano tutti e due sul letto stretti l'uno all'altra, la stanchezza era tanta e i pensieri che si accumulavano nella mente della ragazza anche, era tornata in hotel in cerca di tranquillità e di un futuro per lei e per il piccolo ma non avrebbe mai immaginato di incontrare Gregor appena arrivata e soprattutto aveva paura che si sarebbe fermato anche lui in quel paesino e sarebbe tornato a lavorare in hotel, questo pensiero le riempiva la mente, cosa avrebbe fatto nel caso lui avesse deciso di rimanere in hotel? Non voleva andare via di nuovo ma aveva paura ad incontrare ogni giorno l'uomo che non aveva mai dimenticato, l'uomo che le faceva battere ancora il cuore come la prima volta ma di cui ormai non poteva e non voleva fidarsi, sapeva di non potersi più permettere gli sbagli di un tempo. Decise di pensarci durante i giorni a venire perchè non poteva prendere decisioni affrettate soprattutto su queste cose, l'importante ora era sistemarsi e trovare un lavoro al più presto.
Nel frattempo Hildegard si poneva mille interrogativi su Leonie, sul suo ritorno e sul bambino che portava con sè, di chi era quel bambino? Possibile che fosse di Marc? E Marc perchè non era con lei? Alfons non sapeva cosa rispondere alla moglie, anche lui voleva sapere tutto ma avrebbe aspettato i tempi giusti per domandare e capire. Mentre erano intenti a darsi almeno qualche risposta da soli sentirono un pianto venire dalla stanza di Leonie, Hildegard si affrettò ad andare a vedere, il bambino si era svegliato ma la ragazza tanto era stanca che dormiva ancora, la donna allora prese il bambino e lo portò in salone dove la aspettava Alfons. Alfons grattuggiò una mela per far mangiare il bambino affamato e nel frattempo cercavano di vedere se assomigliasse a qualcuno di conosciuto, a proposito, ancora non avevano chiesto come si chiamava quel pargoletto. A questo punto tutti e due erano troppo curiosi e decisero di aspettare il risveglio di Leonie per sapere tutto, intanto si divertivano insieme al bambino, gli sembrava di essere diventati veramente nonni.



PiccolaGRANDEdonna
00mercoledì 27 agosto 2008 22:48
PUNTATA 6


Gregor si era sistemato nella sua vecchia casa, era contento di tornare a vivere lì, per lui era un posto pieno di ricordi, belli e brutti, ma gli anni precedenti passati così intensamente erano tutti racchiusi lì dentro. Si guardò intorno come un bambino che vede per la prima volta con meraviglia un cielo stellato, si sentiva veramente a casa. Andò poi a fare un giro in paese, non vedeva l'ora di rivedere tutto, il lago, il parco, i posti in cui era solito andare, con l'occasione fece anche la spesa per la cena promessa a Felix. Durante la strada incontrò tutti volti conosciuti che gli diedero molto calorosamente il loro bentornato, ora Gregor ne era veramente sicuro, la sua casa era lì e non in Africa. Tornato a casa si mise a preparare la cena, apparecchiò e mise perfino dei fiori in mezzo al tavolo, quei fiori sul tavolo gli riportarono subito alla mente Leonie, si chiedeva cosa stesse facendo in quel momento e se avesse trovato un posto dove stare, non riusciva a togliersi dalla mente il bambino, continuava a chiedersi se fosse di Marc anche se gli sembrava l'unica soluzione possibile, ma in quel caso allora perchè Marc non era con lei? Possibile che l'aveva abbandonata con un figlio così piccolo? Dopo un pò gli balenò alla mente un'idea, magari il bambino non era neanche di Leonie, questa soluzione però gli sembrò la meno plausibile. Voleva sapere cosa aveva fatto lei in quei due anni in cui non si erano visti, ma soprattutto voleva sapere se lei provava ancora qualcosa per lui.
All'ora di cena tornò a casa Felix che trovando già tutto pronto disse all'amico: ci voleva proprio che tornassi Gregor, però ora devi raccontarmi tutto, voglio sapere il motivo del tuo ritorno.
I due si sedettero a tavola a mangiare e Gregor iniziò: Sono tornato perchè ho capito che la mia casa non è in Africa, mi piaceva stare lì ma sentivo sempre che mi mancava qualcosa.
Felix sorridendo gli disse: Cosa? La nostra cara birra Bavarese?
Gregor ricambiando il sorriso: Ma no, certo. Non so dirti, sentivo un vuoto che si è riempito appena sono tornato qui.
Felix: Secondo me ciò che ti mancava non era dovuto al posto ma a qualche affetto, sbaglio?
Gregor: No, non sbagli.
Felix: Allora con Samia è finita? Cosa è successo?
Gregor: Mi sono accorto che per lei non provavo amore vero ma semplicemente un grande affetto. Sai, stamattina ho incontrato un angelo che mi ha fatto ricordare cosa è veramente quel sentimento chiamato amore, che bella sensazione.
Felix: Gregor sicuro di non essere stanco? Adesso hai anche le visioni.
Gregor: Non era una visione amico mio, questa volta non ho intenzione di sbagliare.
Felix si chiedeva chi avesse incontrato il suo amico ma era sicuro che l'avrebbe scoperto molto presto, poi finita la cena gli disse: Bè grazie per la cena era ottima, ora vado a riposare ma non è finita qui, devi ancora dirmi un sacco di cose, stasera sei stato troppo vago e io voglio sapere bene i dettagli.
Gregor annuì.



PiccolaGRANDEdonna
00giovedì 28 agosto 2008 22:51
PUNTATA 7


Quando Leonie si svegliò non trovando il bambino accanto a lei in un primo momento si agitò ma subito dopo le venne in mente che era a casa Sonnbichler quindi sicuramente era giù con loro, quindi si alzò e si andò a fare una doccia per riprendersi al meglio dal viaggio. Quel posto le era familiare, le dava un senso di sicurezza, una sicurezza che non provava ormai da anni, si rilassò sotto l'acqua che scorreva tiepida sul suo corpo, pensava a come sarebbe cambiata la sua vita ora che aveva incontrato di nuovo Gregor, ora che avrebbe dovuto cambiare le sue abitudini ed essere ancora più forte di prima. Ogni pensiero però svaniva sempre in un attimo perchè le veniva alla mente il ricordo della mattina quando lo aveva incontrato, era sempre lui, il suo Gregor, ancora le faceva lo stesso effetto di due anni prima nonostante tutto. I suoi capelli, i suoi occhi, la sua bocca, la persona che era, tutto le piaceva di lui, ormai ne aveva la certezza, era ancora innamorata di lui e non poteva farci niente.
Finita la doccia andò giù in salone dove la accolse un bambino allegro che la abbracciò forte come se fossero stati separati per mesi, lei ricambiò quell'abbraccio pieno di affetto, per lei quel bambino era tutto.
Hildegard nel frattempo apparecchiò la tavola per far cenare la ragazza dicendole: Noi tre abbiamo già mangiato, l'ora di cena è passata da un pezzo ma ti ho lasciato la tua parte, siediti che ti porto da mangiare.
Leonie si mise subito seduta, aveva molta fame. Alfons prese il bambino in braccio per permettere a Leonie di mangiare, lui e la moglie intanto decisero di sedersi con lei sia per farle compagnia sia per saperne di più sul suo ritorno, Hildegard allora iniziò: Cara ragazza, perchè non ci racconti tutto? Sai che di noi ti puoi fidare.
Il bambino intanto rideva in braccio ad Alfons, Hildegard allora guardandolo aggiunse: Questo bambino è tuo?
Leonie esitò un attimo, poi capì che ormai era ora di parlare, non poteva più rimanere in silenzio e disse: Si, lui è mio figlio.
Hildegard e Alfons rimasero sorpresi dalla risposta di Leonie, poi l'uomo chiese: E come si chiama questo piccolo angioletto?
Leonie rispose: Andy.
Hildegard aggiunse subito: Chi è suo padre?
Leonie non voleva rispondere a questa domanda ma subito Hildegard aggiunse: Non sarà per caso di Marc?
Leonie allora alzò gli occhi e rispose: Si, è di Marc.



PiccolaGRANDEdonna
00venerdì 29 agosto 2008 21:57
PUNTATA 8


La mattina dopo al Furstenhof Gregor si recò da Werner per chiedergli se poteva riavere il suo studio medico in hotel, Werner fu molto sorpreso nel vederlo e subito gli chiese: Gregor, come mai sei di nuovo qui in hotel? Hai portato con te anche Samia?
Gregor gli rispose: No, sono qui da solo. Io e Samia ci siamo lasciati, mi ero accorto che non la amavo veramente ma era solo una grande amica per me, e così eccomi qui, pronto a ricominciare.
Werner con qualche dubbio proseguì: Quindi cosa avresti intenzione di fare ora?
Gregor: Vorrei rimanere qui, ormai ho capito che questo posto per me è troppo importante, sono già tornato nella mia vecchia casa con Felix, adesso devo cercare di riprendermi il lavoro.
Werner: Tu non me la racconti giusta caro il mio dottore. Ad ogni modo da quando sei andato via tu quello studio medico è rimasto chiuso, tutti sono dovuti andare fino in paese quindi se pensi di poterlo far tornare agli antichi splendori è tutto tuo.
Gregor non poteva crederci, aveva riavuto il suo vecchio appartamento, il suo vecchio posto di lavoro, tutto stava andando per il verso giusto, era sicuro che stavolta sarebbe filato tutto liscio e senza intoppi. Prese le chiavi dello studio andò subito ad aprirlo per rimetterlo a posto e poter riaprire il prima possibile, respirava a pieni polmoni l'aria che, anche se puzzava un pò di chiuso, lo faceva sentire bene, c'erano ancora tutti gli attrezzi, tutti i macchinari, c'era tutto, doveva solo sistemare la stanza e dargli una bella pulita per poter riaprire e tornare a curare i suoi pazienti con tanta dedizione come faceva un tempo.
Gregor si sentiva veramente felice e pieno di energie.



PiccolaGRANDEdonna
00sabato 30 agosto 2008 22:59
PUNTATA 9


Quella stessa mattina Leonie aveva deciso di andare a chiedere a Werner un lavoro e con l'occasione di fargli conoscere suo nipote. Werner in quel momento era alle prese con Pachmeyer quindi Leonie decise di aspettare fuori dall'hotel che quella conversazione si concludesse. Lei e il suo bambino si rotolarono nel parco, giocarono con l'acqua della fontana, raccolsero fiori e si coccolarono sulle panchine, lei era così contenta di avere quel bambino, era la sua più grande gioia, da quando aveva saputo di essere incinta la sua vita era cambiata, lui era il suo raggio di speranza.
Appena Leonie vide Pachmeyer allontanarsi dall'hotel andò da Werner, quando entrò la reazione di Werner fu di grande sorpresa, sia nel rivedere Leonie sia per il bambino. Werner subito la accolse con un abbraccio e le disse: Ciao Leonie! Qual buon vento? Sono felice di rivederti.
Poi accarezzando il piccolo dolcemente: E tu chi sei? Un nuovo membro della nostra famiglia?
Leonie rispose subito: Eh si, ti presento mio figlio Andy.
Werner rimase un attimo sorpreso, lui lo aveva detto per gioco che era un nuovo membro della famiglia, non si aspettava che fosse veramente il figlio di Leonie, si sentiva strano, non sapeva spiegarsi cosa provasse in quel momento però era felice di avere finalmente un nipotino vicino e con la speranza di averlo vicino a lungo, e prendendo in braccio il bambino, chiese subito alla ragazza: Hai intenzione di stabilirti qui mi auguro, io e il mio nipotino vogliamo passare tante belle giornate insieme.
Leonie allora rispose: Bè, se riesco a trovare un lavoro da queste parti la mia intenzione è di stabilirmi qui, per ora ci ospitano i Sonnbichler ma ho urgente bisogno di denaro, proprio per questo sono venuta a chiederti se hai un posto libero in cucina per me.
Werner: Sai, oggi non sei la prima a venirmi a chiedere un lavoro.
Leonie capì subito di chi parlava e glielo chiese: Parli di Gregor?
Werner: Ah sai già che ieri è tornato qui?
Leonie: Si ci siamo incontrati per un attimo.
Poi volendo subito cambiare discorso si affrettò a dire: Allora, per il mio lavoro?
Werner: Non so se ti ha mandato il cielo, ma proprio poco tempo fa abbiamo perso il nostro chef, André è stato accusato dell'omicido di Joshua e quindi ora è in carcere e la nostra cucina è momentaneamente sotto il controllo della signora Sonnbichler. Sarei veramente felice se ad occupare il posto di chef fossi tu, Leonie.
Leonie con un impeto di gioia abbracciò subito Werner e lo ringraziò con un grosso bacio sulla guancia, aveva un lavoro e non un lavoro qualsiasi ma il lavoro per cui si era preparata in quei due anni.



PiccolaGRANDEdonna
00lunedì 1 settembre 2008 01:39
PUNTATA 10


All'ora di pranzo Leonie si mise a mangiare insieme al suo bambino nel parco dell'hotel, stese una coperta a terra e portò qualcosa dalla cucina, promise al figlio che d'ora in poi avrebbero vissuto alla grande. La ragazza cercava in tutti i modi di non far sentire ad Andy la mancanza di un padre, avrebbe tanto voluto che ne avesse uno ma lei sapeva chi amava e ancora non riusciva a toglierselo dalla testa, temeva ci sarebbero voluti anni e magari neanche quelli sarebbero bastati. Gregor finito di risistemare lo studio decise di fare la pausa pranzo in giardino, era una bellissima giornata di sole e sarebbe stato un peccato non approfittarne, appena uscì dall'hotel vide uno spettacolo che gli fece battere forte il cuore, Leonie e il bambino che mangiavano e si divertivano insieme su quel pezzo di coperta steso a terra, continuava a chiedersi chi fosse quel bambino e soprattutto di chi, aveva paura a chiederlo di nuovo alla ragazza perchè non voleva farla arrabbiare e perchè aveva timore lui stesso della risposta, non poteva neanche immaginare che lei e Marc potessero essere una famiglia.
Decise comunque di avvicinarsi a loro due e disse a Leonie con un sorriso: Ciao, vi vedo in gran forma, state mangiando?
Leonie: Ciao, si abbiamo deciso di pranzare all'aperto, oggi c'è un sole stupendo.
Gregor: Io e il mio panino possiamo unirci a voi?
Leonie esitò un attimo, poi pensò che poteva essere un semplice pranzo tra amici e rispose: Si, certo!
Appena Gregor si mise seduto sulla coperta tra i due si creò un forte imbarazzo, nessuno dei due sapeva come iniziare un discorso "tra amici" in quel momento, forse perchè nessuno dei due si sentiva un semplice amico dell'altro. A spezzare la tensione ci pensò Andy che vedendo Gregor decise di raggiungerlo a gattoni per andargli in braccio, gli era subito stato simpatico, Gregor lo vide e aprì le braccia pronto a prenderlo ma Leonie prese il bambino un attimo prima che arrivasse da lui dicendogli di lasciarlo in pace perchè stava mangiando e non poteva giocare subito con lui. A Gregor però quella sembrò tanto una scusa, possibile che Leonie non volesse addirittura che lui lo prendesse in braccio? Cosa nascondeva quel bambino?
Ormai dopo quel gesto era più che intenzionato a chiederglielo di nuovo.



PiccolaGRANDEdonna
00lunedì 1 settembre 2008 23:10
PUNTATA 11


Felix decise di passare la pausa pranzo insieme alla sorella, voleva farle compagnia perchè Simon in quei giorni era partito per un convegno sui vini e lei ne sentiva molto la mancanza, portò due porzioni del piatto del giorno e l'immancabile dessert di Hildegard. Viktoria era molto felice delle attenzioni che riceveva dal fratello, loro due erano sempre stati molto uniti e la sua presenza per lei era molto importante. Mentre mangiavano Felix iniziò subito il discorso: Ehi sorellina, vuoi sapere la novità?
Viktoria: Guai a te se non me la dici, sai che voglio sapere tutto.
Felix: Gregor è tornato al Furstenhof da solo e ha deciso di restare.
Viktoria con voce sorpresa: Nooo io lo sapevo che prima o poi sarebbe successo, quei due non erano proprio compatibili fra loro.
Poi le venne in mente che poco prima aveva visto sul tavolo dell'ufficio il contratto di Leonie come chef della cucina dell'hotel e disse al fratello: Adesso la vuoi sapere tu una coincidenza molto strana?
Felix: Cosa? Cosa?
Viktoria: Anche Leonie è tornata al Furstenhof.
Felix rimase molto sorpreso, ora le parole che l'amico gli aveva detto a cena la sera prima avevano tutte un senso, ecco chi aveva incontrato quella mattina.
Felix allora disse alla sorella: Cara sorellina mia, credo proprio che ora ne vedremo delle belle.
Viktoria: Pensi che quei due vogliano tornare insieme?
Felix: Lei non lo so, ma lui sono sicuro di si.
Viktoria: Allora non vedo l'ora di sapere gli sviluppi.



PiccolaGRANDEdonna
00mercoledì 3 settembre 2008 02:35
PUNTATA 12


Gregor decise di iniziare il discorso come si fa tra amici e le disse: Sai, ho riavuto il mio posto nello studio medico dell'hotel, questa mattina l'ho tutto risitemato così entro la settimana credo di riaprire, non vedo l'ora.
Leonie: Ah sono contenta per te. Quindi hai deciso di restare qui?
Gregor: Si, mi stabilisco qui.
Poi dopo un attimo di esitazione: E tu? cosa hai deciso? Rimani?
Leonie non sapeva se dirgli subito le novità, lui aveva deciso di rimanere e lei ora non ne era più sicura, come faceva a resistere incontrando ogni giorno l'uomo che amava? D'altra parte però aveva ottenuto un ottimo posto di lavoro lì e non voleva sprecare questa opportunità. In quel momento Andy salì sulle gambe della madre e con un sorriso di gioia allungò la mano per darle due fiorellini che aveva appena raccolto dal giardino, lei vedendolo così allegro capì che anche lui si trovava molto bene in quel posto e sarebbe stato un peccato andare via di nuovo e forse uno stress troppo grande per lui.
Decisa, allora, rispose a Gregor: Anche io ho deciso di stabilirmi qui, proprio questa mattina ho firmato un contratto per un lavoro qui in hotel.
Gregor sorpreso e contento chiese: Quale lavoro?
Leonie orgogliosa del suo nuovo posto di lavoro rispose: Sono il nuovo chef del Furstenhof. Domani inizio a lavorare. A proposito, devo cercare subito un asilo per lui che me lo tenga nelle ore di lavoro, altrimenti non so a chi lasciarlo.
Gregor prese la palla al balzo, era un'ottima occasione per chiederglielo: Questo bambino... è tuo figlio?
Leonie rispose: Si, è mio figlio, si chiama Andy.
Gregor: E' bellissimo, quanti anni ha?
Leonie: Un anno e poco più.
Gregor non chiese altro, non era ancora pronto a sentire direttamente dalla bocca di Leonie che Marc era il padre del bambino, tanto ne era sicuro, poteva anche rimandare, si chiedeva solo perchè lui non fosse insieme a loro. In qualsiasi caso quel bambino gli piaceva molto, non sapeva per quale motivo ma ci si era subito affezionato, d'altronde era il figlio della donna che amava, così decise di prenderlo in braccio mentre Leonie metteva a posto i resti del pranzo. Quando Leonie alzò gli occhi li vide, suo figlio e l'uomo che amava giocavano insieme allegramente mentre il sole accarezzava i loro volti, Gregor lo faceva volare mentre lo teneva in braccio, Andy sorrideva divertito e voleva volare sempre più in alto, la ragazza vide realizzarsi davanti ai suoi occhi una scena che aveva sempre sognato e non riuscì a trattenere due lacrime che le rigarono il viso dall'emozione. Subito dopo tornò alla realtà, si affrettò a prendere il bambino in braccio e disse a Gregor che doveva andare via di corsa perchè doveva sistemare varie faccende.

PiccolaGRANDEdonna
00giovedì 4 settembre 2008 01:44
PUNTATA 13


Il resto della giornata passò in tranquillità, chi lavorava, chi si divertiva, chi aspettava di lavorare e chi pensava alla persona amata. Quella sera Leonie andò a dormire presto perchè il bambino era molto stanco e lei doveva essere piena di energie per il giorno dopo in cui avrebbe preso possesso della cucina, quando lo aveva detto a Hildegard aveva ricevuto i migliori auguri, la donna era felicissima di tornare a lavorare con lei e poi lei non era uno chef e aveva urgente bisogno di un aiuto in cucina e nessun aiuto poteva essere più gradito di Leonie. L'unica preoccupazione che tenne occupata la ragazza per un pò di tempo era il fatto che non aveva trovato un posto dove lasciare il figlio, non poteva portarlo a lavoro con sè ma non poteva neanche assentarsi dal lavoro il primo giorno, a chi lo avrebbe lasciato? Tutti quelli che conosceva lavoravano. Poi le vennero in mente le parole di Gregor durante il pranzo "spero di riuscire ad aprire entro questa settimana lo studio medico", questo voleva dire che lui ancora non aveva ripreso a lavorare, ma no, non voleva lasciare Andy con lui e non avrebbe avuto neanche il coraggio di chiederglielo, lui era l'ultima persona a cui lo avrebbe lasciato, ma forse Gregor era rimasta davvero l'ultima persona a cui poteva chiederlo, avrebbe deciso il da farsi direttamente il giorno dopo, quello che si sentiva, faceva, era stanca di pensare.
Gregor quella notte non riusciva a prendere sonno, si girava e rigirava nel letto con mille pensieri in testa, lo studio medico era quasi pronto all'apertura e sperava di ritrovare la maggior parte dei suoi vecchi pazienti e ovviamente di averne di nuovi, avrebbe ricominciato a fare visite a domicilio ma voleva che questa volta occupassero il minor tempo possibile, le avrebbe fatte solo a chi veramente servivano e non poteva andare da lui, gli altri pazienti li avrebbe curati tutti nel suo amato studio, lì in hotel, dove chissà per quale strano destino ricominciava a lavorare anche lei, e non un lavoro qualsiasi ma lo chef dell'hotel, era sicuro che si sarebbero visti spesso e ne era contento. Poi ripensò alla bella giornata passata nel prato insieme a lei e al bambino, quel pensiero fu per lui talmente bello e rilassante che lo fece addormentare e lo accompagnò durante il sonno per tutta la notte.


PiccolaGRANDEdonna
00giovedì 4 settembre 2008 23:16
PUNTATA 14


La mattina dopo Leonie si alzò presto, preparò il bambino per uscire e poi si preparò per andara a lavoro, scesero a fare colazione, Hildegard aveva già apparecchiato la tavola e Alfons si era appena seduto, fecero colazione tutti e quattro insieme, Hildegard allora disse alla ragazza: Leonie, oggi inizi a lavorare in hotel vero?
Leonie: Si, fra circa un'ora.
Hildegard: E il bambino? Hai trovato un asilo dove lasciarlo?
Leonie tirando un sospiro rispose: Purtroppo no, sono stata tutta la notte a pensare dove lasciarlo durante le ore di lavoro ma non ho trovato niente, dovrò portarmelo in hotel sperando di trovare qualcosa lì.
Alfons: Se vuoi posso tenerlo io nella pausa, ma durante l'orario di lavoro non so neanche io come aiutarti.
Leonie con il sorriso sulle labbra: Non preoccuparti, in qualche modo si farà.
Nel frattempo Gregor e Felix si preparavano per andare in hotel, Gregor sperava di riuscire a completare lo studio entro la giornata e soprattutto di far dei buoni incontri. Felix che aveva saputo tutto dalla sorella esordì: Gregor, ieri ho saputo chi è arrivato in hotel proprio quando sei arrivato tu, era lei per caso il tuo angelo di cui mi parlavi?
Gregor: Chi te l'ha detto? Ah già, dimenticavo che tua sorella è la vice direttrice e in quanto tale sa tutto. Comunque si, era lei, ma credimi, non hai ancora visto la parte migliore.
Gregor gli fece un occhiolino come a promettere che c'era qualcosa che ancora dovevano sapere sia lui sia la sorella, anche lui però ancora doveva conoscere bene quella novità che non sapeva per quale motivo ma ci si sentiva molto legato, ma tanto, ormai loro erano lì, stabili in quel paesino di pochi abitanti ma dove ogni giorno ne succede una nuova e ce n'era di tempo per scoprirsi.


PiccolaGRANDEdonna
00sabato 6 settembre 2008 00:25
PUNTATA 15


Gregor e Felix arrivarono in hotel, tra camerieri che portavano la colazione ai tavoli fuori e facchini che aprivano sdraie per prendere il sole, tra giardinieri che potavano l'erba e cavallerizze che passavano con i loro cavalli, tutto era rimasto come sempre lì, come un mondo a parte in cui il tempo sembrava non passare mai. Felix si recò di corsa dal fornitore di vini che era appena arrivato, era lui infatti a sostituire Simon mentre era al convegno. Gregor si stava recando nel suo studio quando in lontananza vide quattro allegre persone arrivare in hotel, persone conosciute che lo facevano sentire a casa e decise di aspettarle. I coniugi Sonnbichler erano felici di rivedere Gregor e Hildegard con la sua consueta curiosità domandò subito: Ciao Gregor, come mai qui? Sei da solo?
Gregor sorridendo: Salve signora Sonnbichler, si, sono tornato e sono da solo, da oggi dovrete sopportarmi di nuovo ogni giorno.
Hildegard: E Samia?
Gregor: Ci siamo lasciati, lei ha preferito rimanere in Africa.
Alfons: Ah mi dispiace.
Gregor: Non si preoccupi, è stato meglio così.
Dopo questa breve chiacchierata e un calorosissimo abbraccio di bentornato, Alfons e Hildegard entrarono in hotel per prendere i loro posti a lavoro come ogni mattina.
Ora erano rimasti soli, Gregor salutò subito il bambino: Ehi ciao campione, ancora un pò insonnolito è?!
Il bambino sorrise a Gregor ma non riuscì a fare di più perchè aveva ancora molto sonno e si addormentò tra le braccia di Leonie, non era abituato a svegliarsi così presto e poi doveva ancora recuperare tutta la stanchezza dei giorni precedenti. Gregor allora guardò Leonie e sorridendo le disse: Ciao, pronta per iniziare il tuo nuovo e importante lavoro?
Leonie: Prontissima.
Leonie intanto cercava di svegliare il figlio, aveva deciso di portarlo in cucina con sè ma se dormiva non sapeva dove lasciarlo. Gregor vedendola le chiese: Perchè lo svegli? Guarda come dorme beato.
Leonie: Sono costretta a svegliarlo, non ho ancora trovato un asilo e quindi deve venire con me in cucina, ma deve svegliarsi.
Gregor allora le disse: E tu vorresti tenere questo fagottino per un'intera giornata in cucina?
Leonie: Non ho alternative, non credere che mi faccia piacere.
A quelle parole Gregor prese istintivamente in braccio Andy, lo poggiò delicatamente sulle sue spalle per lasciarlo dormire tranquillamente e disse a Leonie: Vai pure a lavoro, noi due ci divertiremo insieme oggi.


PiccolaGRANDEdonna
00domenica 7 settembre 2008 00:37
PUNTATA 16


Leonie arrivata in cucina si presentò agli aiuto cuochi come nuovo chef, disse a tutti che ora era pronta per quel ruolo e insieme avrebbero onorato la celebre cucina del Furstenhof, la ragazza poi fece sentire ogni aiutante importante e indispensabile per mandare avanti la cucina, voleva instaurare da subito un buon rapporto con loro e poi una volta lavoravano insieme, quindi erano amici oltre che colleghi e questo era molto importante. Mentre preparava la zuppa per il pranzo, Leonie pensava a cosa stavano facendo Gregor e Andy, nella sua testa si affollavano mille pensieri, era felicissima al pensiero che loro due passassero la giornata insieme ma allo stesso tempo non voleva che il bambino passasse troppo tempo con lui, non voleva che ci si affezionasse. Decise che doveva trovare al più presto un posto dove portarlo durante l'orario di lavoro, Gregor doveva stargli il più lontano possibile.
Nel frattempo Gregor mise il bambino sul lettino del suo studio per farlo continuare a dormire, intanto lui finiva di sistemare le ultime faccende prima di riaprire, ordinò del materiale medico dicendo ai fornitori di portarglielo il prima possibile, mentre riordinava gli vennero in mente dei vecchi pensieri, quando aprì lo studio per la prima volta, la gioia che provò con il suo primo paziente, i momenti passati lì insieme a Samia, a Jana.... e a Leonie. Tornò alla realtà, aveva finito di sistemare tutto, il giorno dopo poteva riaprire il suo amato studio, era al settimo cielo, chiamò Alfons e gli disse di iniziare a spargere la voce ai suoi vecchi pazienti ma anche a possibili nuovi. In seguito si avvicinò al bambino, era ora di pranzo e lui iniziava a svegliarsi, era proprio un angioletto, aveva dormito tutta la mattina ma ora la fame iniziava a farsi sentire, Gregor lo prese in braccio e decise che avrebbero pranzato ai tavoli fuori, vista la bella giornata di sole. Ordinò per sè il menù del giorno e per il bambino disse alla cameriera: Dica allo chef queste parole "un menù per il piccolo Andy che ha molta fame", lei capirà.
Mentre aspettavano il pranzo si divertirono con le molliche del pane, non si capiva quasi più chi dei due fosse il bambino, Gregor stava proprio bene insieme a lui, gli balenò allora alla mente il pensiero che se Andy fosse stato suo figlio sarebbe stata la persona più felice al mondo, questo lo rattristò per un attimo, poi ricominciò con la battaglia di molliche di pane.
Arrivato il pranzo la cameriera porgendo i piatti disse a Gregor: Questo è per lei e questo per il bambino, lo chef ringrazia e spera che mangiate e apprezziate tutto.
Poi se ne andò, i due mangiarono tutto quello che avevano davanti, era buonissimo.



PiccolaGRANDEdonna
00lunedì 8 settembre 2008 02:35
PUNTATA 17


Poco dopo l'ora di pranzo tornò in hotel Simon, passando per il giardino vide Gregor e Andy giocare insieme con le bolle di sapone e si avvicinò a loro, abbracciò il medico e accarezzò il bambino, vedendoli insieme disse a Gregor: Bentornato Gregor! Sei qui in vacanza con Samia?
Poi guardando il bambino: Lui è vostro figlio?
Gregor ripensò ai tempi in cui Simon stava insieme a Samia, non sapendo gli sviluppi degli ultimi tempi credeva che ne fosse ancora innamorato e senza accorgersene esitò nel rispondere.
Simon accortosi della sua esitazione si affrettò a dire: Ehi non preoccuparti, non sono più innamorato di Samia, mi sono rimesso con Viktoria, ci amiamo e siamo felici insieme.
Gregor si sentì un pò sollevato e disse: Veramente sono qui da solo, io e Samia ci siamo lasciati e lei è rimasta in Africa e....
Simon: e?
Gregor: E questo bellissimo bambino purtroppo non è mio, è del tuo vecchio amico Marc.
Simon: Marc? E' tornato anche lui? Incredibile, sto via qualche giorno e qui accade di tutto.
Gregor con un sorriso lo tranquillizzò: No no, Marc non è qui, ma è tornata Leonie e lui è suo figlio.
Simon rimase un attimo sorpreso: Ah!! Allora Leonie alla fine ha ceduto a Marc, in realtà me lo aspettavo.
Gregor si sentì un pò triste alle parole di Simon ma non glielo fece notare, Simon allora gli disse: Bè mi fa piacere riavervi qui in hotel, finalmente qualche vecchia conoscenza. Adesso vado, Viktoria mi sta aspettando, sapeva che sarei tornato adesso e se tardo poi chi la sente?
Gregor sorrise e rispose: Certo, vai pure, noi continuiamo con le bolle di sapone, oggi è una giornata magnifica, a dopo.
Simon: Ciao, a dopo.
Mentre Simon si allontanava per far rientro in hotel, Gregor si mise Andy seduto tra le sue gambe e insieme fecero bolle di sapone per almeno due ore.



PiccolaGRANDEdonna
00martedì 9 settembre 2008 00:51
PUNTATA 18


A sera inoltrata Leonie staccò dal lavoro, era stanchissima, non era più abituata a lavorare così tanto e a quei ritmi, mentre Hildegard si preparava per tornare a casa Leonie andava a cercare il figlio, cercò Gregor prima al ristorante, poi in giardino, poi nel salone dell'hotel, non era da nessuna parte, la ragazza iniziava a preoccuparsi. Felix stava portando un piatto a dei clienti nel salone e vedendo Leonie le chiese: Ehi Leonie, che ci fai qui? Credevo fossi già tornata a casa.
Leonie: Si sto tornando ma devo prima trovare Gregor che mi ha tenuto Andy oggi, l'ho cercato al ristorante, in giardino, qui, ma niente, dove si sarà cacciato?
A Felix uscì un sorriso divertito e poi disse all'amica: Hai provato a cercarlo nel suo studio?
Leonie non poteva crederci, come aveva fatto a non pensare subito allo studio? Era ovvio che fosse lì, poi rispose a Felix: Hai ragione, non capisco come ho fatto a non pensarci da sola, grazie Felix.
Felix: Prego. Dai non preoccuparti, capita.
Leonie: Allora vado, così torno a casa che sono molto stanca oggi.
Felix: Ok. Ah visto che vai da Gregor digli che io tra mezz'ora stacco, se mi aspetta qui in hotel beviamo qualcosa insieme dopo.
Leonie: Certo, glielo dirò. Ciao
Felix: Ciao.
Leonie si recò subito nello studio di Gregor, bussava ma nessuno rispondeva allora decise di entrare, aprì la porta, la stanza era buia e subito pensò che non erano neanche lì e si preoccupò un pò, dov'era finito Gregor e dove aveva portato il bambino? Si ripeteva che aveva fatto male a dargli fiducia per l'ennesima volta, sapeva che non doveva più farlo. Poi di colpo sentì un fruscio venire dalla finestra, accese la lampada che stava sulla scrivania e si voltò, eccoli lì, tutti e due distesi sul lettino che dormivano beati, Gregor sdraiato sul lettino e Andy sdraiato sopra il suo petto, Gregor lo teneva stretto a sè per non farlo cadere e appena Leonie si avvicinò per prendere Andy, Gregor si svegliò: Ah Leonie. Finito di lavorare?
Leonie prendendo in braccio il figlio: Si, adesso torno a casa, ero venuta a prendere il bambino.
Gregor: Ok. E' stanco, ci siamo divertiti tantissimo oggi, quando hai bisogno non esitare a chiedere, noi due stiamo benissimo insieme.
Leonie avrebbe voluto dirgli tante di quelle cose in quel momento, rinfacciargli il suo comportamento quando l'aveva lasciata, dirgli quanto aveva sofferto per i mesi successivi ma soprattutto quanto ancora lo amava nonostante tutto quello che le avesse fatto, ma si trattenne e si congedò: Ok, lo terrò presente. Grazie per avermi tenuto Andy oggi. Buonanotte.
La ragazza uscì dallo studio di corsa perchè l'ultima cosa che voleva era che Gregor vedesse le lacrime che le stavano uscendo dagli occhi pieni di emozione e malinconia.


PiccolaGRANDEdonna
00mercoledì 10 settembre 2008 00:55
PUNTATA 19


Leonie aveva messo a letto Andy e poco dopo si infilò nel letto anche lei, ripensò a quello che era successo prima con Gregor, come era bello mentre dormiva su quel lettino e teneva il piccolo Andy in braccio, non avrebbe dimenticato quella scena per niente al mondo, d'altronde anche se non poteva dirglielo, non poteva mentire a se stessa, lei lo amava come e più di prima e temeva che sarebbe stato per sempre così. Abbandonata ai suoi pensieri ricordò i bei momenti passati insieme a Gregor in hotel, a casa sua, per le strade del paese, quanto si amavano un tempo ma purtroppo quei ricordi appartenevano solo al passato. Prima di spegnere la luce per dormire accarezzò la guancia del figlio per dargli la buonanotte, Andy dormiva e sognava e nel sonno gli uscirono dalla bocca due parole: ghe go. Leonie lo sentì e subito si chiese: ghe go? Chissà cosa sta sognando questo bel bambolottino di mamma.
Andy con voce molto più fioca disse di nuovo: ghe go.
Leonie ripetè: ghe go?
Si ripetè più volte in mente quelle due parole, ghe go, dopo un pò capì: ghe go? Gregor!
Il suo bambino, che oltre alla parola mamma ne sapeva qualcun'altra non troppo definita, adesso chiamava Gregor, cos'era uno scherzo del destino? Per un attimo ebbe paura delle conseguenze se Andy fosse stato ancora a contatto con Gregor per tutto quel tempo, decise allora di cambiare i suoi piani per il giorno dopo, voleva affidarlo di nuovo al medico ma ora non era più possibile. Chiamò di corsa Werner scusandosi per l'ora tarda: Ciao Werner, scusami per l'ora ma ho un favore urgente da chiederti.
Werner: Dimmi Leonie, non preoccuparti ancora non ero andato a dormire.
Leonie: Potresti tenermi Andy domani? Altrimenti non saprei proprio a chi lasciarlo e di te mi fido.
Werner: Ma non lo teneva Gregor? Oggi li ho visti giocare insieme in giardino.
Leonie: Gregor domani non può e non so proprio come fare.
Werner: Non preoccuparti Leonie, domani non ho impegni particolari, te lo terrò io il piccolo.
Leonie: Grazie mille. Allora a domani. Buonanotte.
Werner: 'Notte.
Leonie finalmene si appoggiò al letto per dormire, era tranquilla perchè il giorno dopo il bambino stava con Werner e poi avrebbe trovato un asilo appena possibile, spense la luce, abbracciò il figlio e chiuse gli occhi.


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00giovedì 11 settembre 2008 02:54
PUNTATA 20


La mattina dopo, Felix appena sveglio preparò la colazione, apparecchiò la tavola e quando arrivò Gregor ancora mezzo addormentato gli disse: Perchè ieri non mi hai aspettato in hotel? Volevo bere qualcosa con te come ai vecchi tempi.
Gregor: Io non sapevo niente di questa cosa, avrei aspettato volentieri, sai quanto mi fa piacere bere un buon bicchiere di vino insieme a te.
Felix: Ma scusa, ieri sera non hai incontrato Leonie?
Gregor: Certo, è venuta a prendere Andy.
Felix: E non ti ha detto di aspettarmi?
Gregor: No, si vede che se ne è dimenticata.
Felix: Perchè? Cosa è successo tra voi?
Gregor: Purtroppo ancora niente ma più passa il tempo e più ho voglia di stare insieme a lei, se solo tempo fa non avessi commesso tutti quegli errori adesso saremmo una famiglia e il bambino sarebbe mio e non di Marc!
Felix: Ehi calma amico, ormai è andata così, non puoi farci niente per ciò che hai combinato in passato però puoi rimediare ai tuoi errori. Inizia a farle vedere che può riprendere a fidarsi di te.
Gregor poi ripensando alla giornata passata con il bambino gli disse: Sai che io e il piccolo Andy andiamo già molto d'accordo?
Felix: Ecco questo è un buon primo passo, le madri si addolciscono sempre con chi fa il carino con i propri figli, continua così.
Gregor: Si e la cosa bella è che ci sono già molto affezionato, è un bambino così dolce e poi.... Bè è il figlio di Leonie.
Felix: Attento a non affezionarti troppo a lui, ricordati che un padre ce l'ha già e forse prima o poi tornerà a prendersi tutti e due. Meglio che non ti fai troppe illusioni se da parte di Leonie non vedi nessun segnale positivo.
Gregor con un'aria colpevole: Credo che ormai sia troppo tardi. La amo e non posso cambiare ciò che provo, ho già provato questa esperienza e ho capito che è un grande errore credere di amare più persone, c'è solo un unico grande amore, e per me, è Leonie.
PiccolaGRANDEdonna
00venerdì 12 settembre 2008 00:32
PUNTATA 21


Quando Leonie arrivò in hotel andò subito nell'appartamento di Werner e gli lasciò Andy, l'uomo era molto felice di tenere il bambino perchè lo considerava come un nipote a tutti gli effetti e poi anche se non lo dava a vedere gli piacevano molto i bambini.
Gregor appena arrivato in hotel si recò subito da Alfons a chiedere se aveva già qualche paziente anche se sapeva che non era facile avere pazienti i primi giorni di apertura, a sorpresa Alfons gli diede un foglio con segnati i suoi appuntamenti del giorno, aveva ben 5 pazienti il primo giorno di riapertura dello studio, Gregor lesse i nomi e vide che erano tutte sue vecchie pazienti, era già un inizio con i fiocchi e avrebbe finito il tutto per l'ora di pranzo.
Nel pomeriggio Viktoria chiamò Werner dicendogli di tornare subito in hotel per un'emergenza, l'uomo allora fu costretto a rientrare al Furstenhof e quando arrivò in ufficio Viktoria gli disse: Mi dispiace averla disturbata oggi che si era preso il giorno libero ma ha chiamato il suo avvocato e ha detto che sta per venire qui insieme ad un proprietario terrerio che vuole fare affari con lei e mi ha detto che io non andavo bene come sostituta ma serviva lei.
Werner: Si capisco, ha fatto bene a chiamarmi, però non posso presentarmi all'appuntamento con il bambino.
Werner pensò qualche minuto ad una soluzione e gli venne un'idea, allora si rivolse a Viktoria: Signorina Tarrasch le concedo il pomeriggio libero se tiene questo bel principino mentre io sono in riunione con l'avvocato.
Viktoria: E' il figlio di Leonie vero?
Werner: Si.
Viktoria: Ma certo, accetto molto volentieri. Adoro i bambini.
Viktoria si alzò dalla scrivania e prese in braccio Andy, lo coccolò un pò e poi disse a Werner: Non si preoccupi, passeremo un bellissimo pomeriggio noi due.
Werner: Ci conto.
Viktoria rispose con un sorriso e uscì dall'ufficio con il piccolo in braccio.
PiccolaGRANDEdonna
00sabato 13 settembre 2008 13:18
PUNTATA 22


Viktoria e Andy uscirono dall'hotel, il tempo era incerto, spuntavano dei raggi di sole dietro a grossi nuvoloni ma tutto ciò non li avrebbe fermati, la ragazza allora pensò a dove potessero andare e decise di fare una passeggiata per il paese. Si fermavano spesso, raccoglievano fiori bianchi e colorati per le vie, accarezzavano i cani della gente del posto, si sedevano sulle panchine. Andy era un bambino molto curioso di tutto ciò che lo circondava e a Viktoria piaceva questa caratteristica perchè in quei momenti si sentiva un pò bambina anche lei ed era un ottimo modo per distrarsi dai problemi di tutti i giorni. Nel tardo pomeriggio Gregor stava tornando a casa e per la via incontrò Viktoria e il piccolo, decise di avvicinarsi e disse: Ciao Viktoria, come mai qui? E con il piccolo Andy?
Viktoria: Ciao Gregor. Oggi Andy doveva stare con il nonno Werner ma ha avuto un imprevisto e quindi adesso è con me, stiamo facendo una passeggiata in pease, tu stai tornando a casa?
Gregor si chiese subito come mai Leonie aveva affidato Andy a Werner e non lo aveva ridato a lui come il giorno prima, poi disse a Viktoria: Si, stavo tornando a casa ma vi faccio volentieri compagnia.
Viktoria sorrise e rispose: Con molto piacere.
Gregor: Che ne dici di andarci a prendere un bel gelato?
Viktoria: Dico che è decisamente un'ottima idea, vado matta per il gelato.
I due ragazzi allora si incamminarono verso la gelateria del paese e Gregor prese in braccio Andy che si esibì subito con le sue due nuove parole: Ghe go.
Viktoria: Wow ti ha chiamato Gregor.
Andy ripetè: Ghe go.
Gregor era orgoglioso di quello che aveva appena detto il bambino e si complimentò con lui: Bravo il mio piccolo Andy, hai imparato anche il mio nome. Ti meriti proprio un buon gelatone.
Appena preso il gelato una donna del paese vedendoli fece i complimenti perchè erano proprio una bella famiglia, Gregor e Viktoria non ebbero neanche il tempo di dire come stavano le cose. Iniziò a piovere e non avendo neanche un ombrello ma trovandosi vicino casa di Gregor decisero di andare da lui finchè non avesse smesso. Gregor e Viktoria giocarono con Andy per tutto il pomeriggio e la ragazza poi disse: Oggi quella donna ci ha preso per una famiglia, in effetti lo sembravamo veramente visti da fuori, che buffo.
Gregor: C'è qualcosa che ti disturba?
Viktoria: No, proprio niente, però stavo pensando che in effetti avere una famiglia è una cosa stupenda, oggi pomeriggio siamo stati veramente bene a giocare con il piccolo.
Gregor: Già, sono d'accordo.
Poi facendole l'occhiolino: Prova a parlarne con Simon no?!
Viktoria sorridendo: Eheh si ci proverò. Non si sa mai...


PiccolaGRANDEdonna
00domenica 14 settembre 2008 02:53
PUNTATA 23


Verso sera Viktoria doveva tornare a casa ma ancora non aveva smesso di piovere, Gregor allora le diede l'ombrello ma decisero che Andy sarebbe rimasto a casa sua per evitare che si prendesse l'acqua, Viktoria allora prima di uscire disse a Gregor: Allora io torno in hotel e dico a Leonie che il bambino è qui così lo viene a prendere.
Gregor: Si.
Viktoria: Bè, grazie per la bella giornata, ci vediamo.
Gregor: Grazie a te, ciao.
Viktoria: Ciao.
Viktoria uscì di casa e mentre tornava in hotel ripensava alla bella giornata passata, se quello era il clima che si respira in famiglia allora ne voleva una anche lei al più presto, era stata troppo bene quel pomeriggio, una sensazione piacevole che non si prova sempre, avrebbe detto tutto a Simon appena ne aesse avuto occasione. Arrivata in hotel Viktoria andò da Leonie e le disse: Leonie ciao, volevo dirti che Andy è da Gregor, l'ho lasciato lì altrimenti si prendeva tutta la pioggia.
Leonie sobbalzò: Come da Gregor? Ma io questa mattina l'ho lasciato a Werner, come ha fatto a finire da Gregor.
Viktoria: Bè è una lunga storia, in poche parole Werner ha avuto un imprevisto e ha affidato a me il bambino, mentre eravamo in giro abbiamo incontrato Gregor e abbiamo passato il resto della giornata insieme a casa sua. Pensa, ci hanno anche scambiato per una famiglia felice.
Leonie fu presa da un senso di malinconica tristezza, immaginava come poteva essere bello passare la giornata insieme con il bambino per le vie del paese, ma purtroppo non era lei la ragazza della "famiglia felice".
Viktoria la vide pensierosa e le disse: Non preoccuparti Leonie, Andy sta benissimo con Gregor, pensa che ha anche imparato a chiamarlo.
Leonie si sentiva frastornata e rispose: Si, lo so. Grazie per avermelo detto, adesso vado a prenderlo.
Viktoria: Figurati. Anzi, non vedo l'ora di ripassare un pomeriggio insieme.
Viktoria poi salì su nel suo appartamento ma decise che ancora non era il momento di parlare con Simon di famiglia e di ciò che era successo quel pomeriggio, prima voleva riordinare le idee.


PiccolaGRANDEdonna
00lunedì 15 settembre 2008 02:23
PUNTATA 24


Leonie si affrettò a uscire dall'hotel, era buio, aveva appena smesso di piovere, l'aria era cupa perchè non c'era nessuno in giro, il vento faceva agitare le foglie degli alberi producendo un rumore tutt'altro che allegro, dopo i primi passi senza accorgersene iniziò a correre per arrivare il prima possibile a casa di Gregor.
Arrivata al portone esitò un attimo prima di suonare, chiuse gli occhi, fece un respiro lungo e poggiò il dito sul campanello, avrebbe preferito non entrare in casa ma per Andy era meglio che lei andasse su a prenderlo. Quando Gregor aprì la porta, Leonie rimase immobile per un pò, non sapeva cosa pensare, cosa fare, cosa dire, non voleva entrare, il suo cuore batteva troppo forte, credeva che non avrebbe retto questa volta, sembrava stesse per scoppiare, poi gli chiese con voce esitante: Gregor cosa ci fai a petto nudo? E' così che si accolgono gli ospiti?
Gregor la fece enrare in casa e le rispose: Vedi, io e Andy stavamo giocando a fare i dottori e ora toccava a lui visitarmi.
Leonie allora si voltò verso il figlio, era seduto sul tappeto con indosso un camice bianco almeno 5 volte più grande di lui, in una mano uno stetoscopio e nell'altra il ciuccio.
Gregor: Vedi, è già pronto a fare il dottore come zio Gregor.
Leonie: Speriamo almeno che non prenda qualcos'altro da te.
Gregor capì subito che quella era una provocazione ma era arrivato al limite, non poteva più resistere, bloccò Leonie con le spalle alla porta, si avvicinò a lei e le sussurrò all'orecchio con voce provocatoria e sensuale: Cosa non dovrebbe prendere da me?
Non lasciò neanche il tempo di dire una parola a Leonie, la guardò dritta negli occhi e la baciò.
Leonie rimase sorpresa, la mente le diceva di allontanarlo subito da lei, di dargli uno schiaffo e di dirgliene il più possibile, ma il cuore no, il suo cuore non riusciva a essere d'accordo con la mente, lo voleva, voleva quel bacio così appassionato, voleva il suo amore, voleva tutto di lui. Ricambiò il bacio con la stessa passione, con lo stesso amore, si lasciò per un attimo trascinare dai sentimenti. Non si sentiva così da troppo tempo, così bene, così amata, così voluta.
Poi Andy con tutta l'innocenza di un bambino della sua età chiamò la madre: Mamma.
Leonie appena lo sentì allontanò Gregor da lei, prese Andy in braccio, lo strinse forte, disse a Gregor senza guardarlo negli occhi: Mi dispiace, non posso.
E si affrettò a lasciare la casa dove poco prima l'uomo da lei tanto amato le aveva fatto capire di volerla ancora e più di prima.


PiccolaGRANDEdonna
00martedì 16 settembre 2008 01:02
PUNTATA 25


Leonie corse subito a casa tenendo stretto a sè quel fagottino che la riportava sempre alla realtà, quel bambino a cui doveva tutto e che amava più di se stessa. Lo mise a letto, Andy si addormentò quasi subito, era molto stanco dopo la giornata passata in giro per il paese, quando lo aveva preso in braccio a casa di Gregor tanta era la fretta che non gli aveva tolto neanche il camice del medico che era addosso al bambino, se lo trovò quindi tra le mani, si mise seduta sul letto, accanto al figlio e con il camice tra le mani, lo stringeva forte, si sentiva ancora la presenza di Gregor attraverso il profumo che emenava quel pezzo di stoffa bianco. Ripensò al bacio, credeva di non riuscire a fermarsi, se Andy non fosse stato lì probabilmente sarebbe finita a letto con Gregor ed era l'ultima cosa che avrebbe dovuto fare, non voleva dare speranze all'uomo, si lo amava, ma questo non cambiava tutto quello che era successo tempo prima, tutto ciò che le aveva fatto passare, aveva troppa paura di rivivere un'esperienza del genere per cedere all'amore che provava verso di lui e poi non si sarebbe mai perdonata se Andy avesse sofferto a causa di Gregor come aveva sofferto lei e proprio per questo non voleva che ci si affezionasse e l'aveva lasciato a Werner, ma capì subito che era impossibile tenerlo lontano da lui, d'altronde abitavano vicini, lavoravano nello stesso luogo. Tutto sarebbe stato più difficile d'ora in poi ma lei era una donna forte e non avrebbe mollato tanto presto, Gregor o non Gregor.
Gregor quella notte sognò più volte il bacio dato a Leonie, era convinto che quello sarebbe stato l'inizio del loro riavvicinamento, Leonie aveva ricambiato il bacio con la sua stessa passione, sentiva che lei lo amava ancora, ormai ne era sicuro, però sapeva anche che doveva riconquistare non tanto il suo cuore che sapeva bene batteva ancora per lui, quanto la sua fiducia. Gli aveva detto più volte che non poteva più fidarsi di lui e ne capiva anche i motivi, in effetti gli errori commessi in passato erano stati veramente tanti ma purtroppo se ne era accorto troppo tardi, aveva comunque intenzione di rimediare e fare il possibile per riaverla.


PiccolaGRANDEdonna
00mercoledì 17 settembre 2008 00:39
PUNTATA 26


La mattina seguente Gregor e Felix si recarono al Furstenhof in bicicletta, andare a lavoro in bicicletta aveva sempre messo di buon umore il medico e ora era riuscito a convincere anche Felix, trovava che le passeggiate in bicicletta insieme ad un buon amico o alla donna amata fossero dei momenti di spensieratezza e assolutamente unici. Arrivati in hotel, mentre Felix finiva di sistemare la propria bicicletta Gregor iniziava ad avviarsi verso l'entrata secondaria, dalla porta uscì Viktoria che vedendolo lo raggiunse e gli disse: Ciao Gregor, come va oggi?
Gregor ricambiò con un sorriso: Ciao Viktoria, tutto bene. Te? Hai preso l'acqua ieri sera?
Viktoria: No grazie al tuo ombrello, a proposito perchè dopo non passi un attimo da me così te lo restituisco?
Gregor: Si certo, a dopo allora.
Viktoria: A dopo.
Gregor entrò in hotel, Viktoria proseguì per la via ma fu subito fermata da Felix che le disse: Ehi sorellina, ti vedo allegra oggi, cosa è successo?
Viktoria: Sapessi fratellino mio.
Felix: E infatti te l'ho chiesto perchè voglio saperlo. Cosa avevi da confabulare con Gregor?
Viktoria: Niente, gli ho solo detto di passare da me dopo, devo restituirgli una cosa che mi ha prestato.
Felix la guardò in modo sospettoso: Sicura che non mi stai nascondendo niente?
Viktoria: Fratellino, quando sarà il momento ti dirò tutto, promesso, adesso però sto riordinando un pò le idee.
Felix: Tu non me la racconti giusta, voglio sperare che non sia niente di serio.
Viktoria: Non preoccuparti, abbi fiducia in me fratellino mio.
Così Viktoria si congedò, Felix non sapeva cosa pensare, cosa aveva in mente la sorella? E da quando lei e Gregor erano diventati così amici? Pensò che se il buon umore di Viktoria aveva a che fare con Gregor, poteva chiedere spiegazioni anche al suo amico appena tornati a casa.


PiccolaGRANDEdonna
00giovedì 18 settembre 2008 02:28
PUNTATA 27


Prima di entrare in studio Gregor passò per la cucina ma Leonie ancora non era arrivata, voleva salutarla, voleva vederla, voleva continuare il discorso della sera prima.
Leonie quella mattina appena uscita da casa incontrò un'abitante del paesino che la fermò e le disse: Salve, sono una vicina dei coniugi Sonnbichler, vedo che lei abita da loro, è una sua parente?
Leonie: In realtà no, ma sono molto legata a loro due, è come se facessero veramente parte della mia famiglia. Io sono Leonie, piacere.
Jenny: Piacere io sono Jenny.
Leonie: Adesso mi scusi ma vado di fretta, sono in ritardo.
Jenny: Aspetti! L'ho fermata questa mattina oltre che per fare la sua conoscenza, perchè ho sentito dalla signora Sonnbichler che lei sta cercando un asilo nido per suo figlio, è vero?
Leonie: Ecco... Si è vero. Perchè?
Jenny: Se vuole, potrei consigliarle un posto molto accogliente per il piccolo. Sa, io sono una maestra d'asilo.
A Leonie si illuminarono gli occhi, non avrebbe trovato un posto per il figlio prima di una settimana a causa dei suoi impegni e quindi aveva paura di doverlo lasciare troppo spesso con Gregor, ma ora era arrivata questa ragazza a proporle di portare il figlio nell'asilo dove lavorava. Non se lo fece ripetere due volte e si fece indicare il posto, intenzionata a passarci prima possibile, anche durante la pausa pranzo.
Leonie: Mi farebbe un enorme piacere, dove si trova questo nido?
Jenny: Proprio qui appena fuori il paese, è molto vicino, ci si può arrivare benissimo a piedi, è stato costruito da poco quindi i bambini sono ancora pochi.
Poi scherzando e facendole l'occhiolino aggiunse: Ma noi maestre siamo brave e qualificate non si preoccupi.
Leonie: Conto di passarci già oggi pomeriggio se possibile, la ringrazio tanto per l'interessamento. Adesso vado altrimenti chi lo sente il capo?
Jenny: Di niente, è un piacere. Allora spero di rivederla presto. Arrivederci.
Leonie: Arrivederci e grazie ancora.
Per Leonie la giornata diventò bella e luminosa nonostante il sole fosse coperto dalle nuvole, un colpo di fortuna così non se lo sarebbe mai immaginato, forse era l'ultimo giorno che Andy passava interamente insieme a Gregor.


PiccolaGRANDEdonna
00venerdì 19 settembre 2008 00:22
PUNTATA 28


Appena Leonie arrivò in hotel andò da Alfons e gli chiese: Alfons, posso chiederti un favore?
Alfons: Certo, dimmi.
Leonie: Potresti portare Andy a Gregor?
Alfons: E perchè io? E' successo qualcosa?
Leonie: Bè è una storia lunga, preferirei non vederlo adesso.
Alfons sospirò, capì che c'era qualcosa che non andava tra i due e le disse: D'accordo, ma ricordati che se hai qualche problema puoi parlarmene tranquillamente.
Leonie: Ok, grazie.
Il consierge prese in braccio il bambino, Andy fece qualche capriccio, non voleva separarsi dalla madre e iniziò a piangere, Leonie rimase un pò per calmarlo ma appena si allontanò per andare in cucina, Andy riprese a piangere, Alfons non riusciva a calmarlo e lo portò subito da Gregor. Bussò alla porta.
Gregor: Avanti.
Alfons entrò nello studio mentre Andy piangeva, Gregor appena lo vide si alzò subito dalla sedia e andò a prendere il bambino. Lo strinse a sè, lo coccolò piano piano facendogli delle carezze dietro la schiena, gli mise il ciuccio in bocca e gli cantò una canzoncina molto delicatamente, Andy allora si calmò, poggiò la testa sulla spalla di Gregor e il braccino sul suo collo, come per abbracciarlo, Gregor gli asciugò le lacrime e gli diede un bacio sulla fronte. Alfons che era rimasto lì e quindi aveva visto tutta la scena, sorpreso disse a Gregor: Incredibile dottore, è riuscito a calmarlo. Quasi quasi sembrerebbe lei il padre del bambino.
Gregor ebbe una fitta al petto a sentire quelle parole, quanto lo avrebbe voluto anche lui, quanto lo aveva sognato ultimamente, poi rispose ad Alfons con un sorriso. Il consierge allora gli disse: Bè io devo tornare a lavoro, divertitevi voi due.
Gregor: Certo, grazie.
Alfons uscì dallo studio medico per tornare alla sua reception, Gregor intanto continuava a coccolare Andy con una tenerezza che gli veniva spontanea verso quel piccolo fagottino che teneva in braccio.


PiccolaGRANDEdonna
00sabato 20 settembre 2008 01:22
PUNTATA 29


Gregor fece mangiare il bambino prima della pausa pranzo perchè aveva promesso a Viktoria che poi sarebbe passato da lei e l'unico momento libero che aveva era proprio quello.
Arrivata la pausa pranzo Leonie si recò subito nel posto che le aveva indicato quella ragazza, durante la mattinata si era informata da Hildegard su di lei e su questo nuovo asilo, la donna le aveva detto che conosceva Jenny da quando era piccola ed era una persona fidata, non poteva fare scelta migliore. Arrivò all'asilo e cercò subito Jenny, intanto si girava la struttura, era ben attrezzata, curata, pulita, le piaceva molto e sperava che avrebbero preso anche il figlio per stare lì, trovò la ragazza e le disse: Salve, sono venuta qui a vedere l'asilo come le avevo detto.
Jenny: Salve, mi fa molto piacere, venga, la porto dalla direttrice.
Jenny portò Leonie dalla direttrice, le sembrò subito molto cordiale, la portò a fare il giro della struttura e a far vedere come venivano trattati lì i bambini, Leonie era sempre più sicura di voler portarci il figlio, si mise d'accordo con la direttrice che le diede un foglio da compilare per l'iscrizione del bambino e già dal giorno dopo, con foglio compilato, poteva portarlo con tutta tranquillità.
Leonie uscì poi dall'asilo con il sorriso sulle labbra, attenta a non rovinare quel foglio che teneva in mano, non riusciva a crederci, aveva un buon lavoro, l'ospitalità degli Sonnbichler e ora aveva anche trovato il nido per Andy mentre lei era a lavoro, aveva tutto, tranne l'amore, diventò un attimo triste, le tornò in mente quello che era successo a casa di Gregor la sera prima, lui la voleva come lei voleva lui ma lei ancora non riusciva a dargli fiducia in un rapporto, ancora aveva troppa paura di soffrire di nuovo come un tempo. Scrollò la testa come a voler cacciare via tutti quei pensieri che la rendevano triste, cercò di pensare solo a ciò che di bello le era capitato quel giorno, poi tornò in hotel per riprendere a lavorare.


PiccolaGRANDEdonna
00domenica 21 settembre 2008 01:24
PUNTATA 30


Gregor si recò da Viktoria mentre Andy dormiva tra le sue braccia, arrivato dietro la porta del suo appartamento bussò.
Viktoria: Chi è?
Gregor: Sono io, Gregor.
Viktoria si affrettò ad andare alla porta, aprì e fece entrare il medico. Gregor allora sorridendo disse: Bè in realtà siamo in due ma il piccolo dorme.
Viktoria vedendo Andy dormire tra le braccia di Gregor, riprovò quella sensazione di famiglia che aveva provato la sera prima e che tanto l'aveva colpita, si avvicinò a Gregor e accarezzò dolcemente il bambino dicendo: Quanto è dolce, quando dorme sembra proprio un angioletto.
Gregor rispose dolcemente: Si è vero, ma anche quando è sveglio è un bambino buonissimo.
Viktoria: Già..
Viktoria alzò gli occhi, si trovava a qualche centimetro da Gregor, i due si guardarono negli occhi, in quel momento arrivò Simon che aprendo la porta all'improvviso vide tutto, Viktoria e Gregor così vicini, il bambino in braccio, cosa significata tutto questo?
Appena Viktoria e Gregor sentirono Simon entrare con tutta tranquillità si girarono per salutarlo, Simon però era tutt'altro che tranquillo e disse: Cosa sta succedendo qui? Cos'erano quegli sguardi?
Viktoria: Quali sguardi?
Simon: Non fare la finta tonta, vi ho visto prima.
Gregor: Simon guarda che non c'è assolutamente niente, stavamo solo parlando del bambino, niente di più.
Simon: Ah si? Allora continuate pure e scusate del disturbo.
Simon se ne andò di scatto, non sapeva cosa pensare, Viktoria e Gregor? Era assurdo, eppure li aveva visti, sembravano così intimi, d'istinto si recò da Felix per vedere se lui ne sapeva qualcosa.
Intanto nell'appartamento Gregor disse a Viktoria: Mi dispiace per questo equivoco, non so cosa abbia capito ma sicuramente ha frainteso.
Viktoria: Non preoccuparti, Simon è fatto così, ora è arrabbiato, crede nella prima cosa che gli viene in mente. Tranquillo, questa sera chiarirò tutto con lui.
Gregor: Ok, se hai bisogno dimmelo, posso spiegargli anche io come stanno le cose.
Viktoria: Certo, grazie.
Gregor: Bè adesso è meglio che vada, i pazienti mi staranno aspettando.
Viktoria: Ah si.
Poi prendendo l'ombrello gli disse: Ecco il tuo ombrello e grazie ancora per avermelo prestato.
Gregor: Figurati. Allora ci vediamo. Ciao.
Viktoria: Ciao.
Viktoria appena chiusa la porta rimase qualche minuto lì accanto perchè la sua mente adesso sognava più di quanto non avesse mai fatto in tutta la sua vita, sognava una famiglia, sognava di passare altro tempo insieme a Andy, ma solo insieme a lui? O c'entrava anche Gregor?
Viktoria era molto confusa.


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