INQUINAMENTO

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INQUINAMENTO
00venerdì 14 novembre 2008 13:24
DAL GIORNALE DI VICENZA
L’aria della vallata fa paura ai cittadini
Il problema più sentito dagli abitanti dei 13 comuni è l’inquinamento causato da traffico e fumi industriali






Gianmaria Pitton
Il problema più urgente della Valle del Chiampo, secondo chi ci abita, è l’inquinamento, seguito subito dopo dal traffico, che peraltro con l’inquinamento stesso c’entra molto. A essere maggiormente minacciata - sempre nella percezione dei cittadini - è la qualità dell’aria; seguono le falde idriche, i corsi d’acqua, il paesaggio. L’acqua preoccupa meno dell’aria, però il 59 per cento dei cittadini non beve l’acqua di rubinetto, in buona parte (34 %) perché non si è sicuri dei controlli.
Sono alcuni dei risultati dell’indagine statistica realizzata dall’associazione Observa, che si occupa dei rapporti tra scienza e società, per il progetto Parco promosso dall’Ato Valle del Chiampo. Si voleva conoscere le percezioni dei cittadini circa i problemi più importanti del territorio, nonché le loro opinioni su quanto stanno facendo le istituzioni.
L’ARIA. Come si è detto, l’inquinamento è avvertito come la questione più urgente, più della criminalità, dei servizi sanitari inadeguati e della disoccupazione. È significativo il confronto tra i singoli comuni: nella parte alta della Valle del Chiampo - Altissimo, Crespadoro, Nogarole - l’inquinamento preoccupa poco, ma già a San Pietro Mussolino un terzo dei cittadini lo indica come problema più grave. La percentuale sale di comune in comune fino al picco del 66 % a Zermeghedo, poi torna a scendere fino al 20,9 % di Lonigo. Nello specifico, si teme soprattutto l’inquinamento dell’aria, dovuto in massima parte ai fumi prodotti dall’industria e al traffico. Mentre però per il traffico il 70 % delle persone afferma che sono stati fatti interventi per la riorganizzazione della viabilità, l’informazione è molto più scarsa sui controlli dei fumi e degli scarichi delle industrie.
L’ACQUA. Come si vede nel grafico pubblicato in questa pagina, solo il 41 % degli intervistati beve l’acqua di rubinetto, il 24 % perché è controllata, il 17 % per altri motivi. A Nogarole lo fa praticamente metà della popolazione, ma il confronto tra gli altri comuni riserva sorprese. Bevono più volentieri l’acqua di rubinetto a Gambellara piuttosto che a Crespadoro, ad Arzignano piuttosto che a Montecchio, a Brendola piuttosto che a Chiampo. I più critici sui controlli dell’acqua sono gli abitanti di Lonigo, di Zermeghedo e di Montorso, dove più del 40 % non beve quella di rubinetto.
I RIFIUTI. Quasi tutti gli intervistati sono abbastanza soddisfatti del servizio di raccolta dei rifiuti domestici; sono apprezzate in particolare la chiarezza delle informazioni sulle modalità di raccolta e la frequenza della raccolta stessa; minore la soddisfazione per il costo e per il controllo su quanti non rispettano le regole. La punizione e l’informazione sono indicate come le priorità per migliorare la gestione dei rifiuti urbani, ma si parla molto anche della riduzione degli imballaggi dei prodotti
dama
00sabato 13 dicembre 2008 01:35
una cosa seria e nessuno ha scritto la sua... mah...
Sondaggio
00domenica 14 dicembre 2008 13:30
Tempo
Leggi bene, è solo un sondaggio, cambiano come cambia il tempo

per dama
00domenica 8 marzo 2009 18:36
Ma tanto tu non vivi più a Montabello.L'hai scritto tu.
dama, 13/12/2008 1.35:

una cosa seria e nessuno ha scritto la sua... mah...




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