On Costantini dell'IdV
"Usano l’informazione per disinformare: questa tecnica che ha consentito a Berlusconi a convincere una larga parte d’italiani che la sua discesa in campo in politica sia funzionale a risolvere i problemi del paese e non i propri interessi è la stessa tecnica che hanno utilizzato in campagna elettorale e che stanno usando in questi giorni per convincere gli italiani del fatto che Bossi, Fini e Berlusconi non c’entrino nulla con i problemi dell’immigrazione clandestina e non c’entrino nulla con i problemi della sicurezza.
Utilizzando questa tecnica stanno consentendo a larga parte dei mezzi d’informazione di recepire alcune dichiarazioni ma di nasconderne altre. Per esempio, di questi giorni, la dichiarazione di Maroni, che intende abolire dal suo vocabolario la parola sanatoria, ma i mezzi d’informazione non riportano il fatto che l’unica vera sanatoria d’immigrati clandestini è stata fatta nel 2003 e nel 2004 quando erano ministri Bossi e Fini.
Il ministro Maroni intende dichiarare guerra all’immigrazione clandestina, ma i mezzi d’informazione non riportano che quasi un milione di presenze d’immigrati clandestini sul territorio dello Stato sono stati prodotti da una legge fatta dal centrodestra, la Bossi-Fini.
Il ministro Maroni dichiara che intende rivedere i rapporti con la Romania in ambito UE, ma omette di considerare e precisare che la gestione dell’ingresso della Romania nell’Unione Europea è stata un’operazione gestita in prima persona dal Presidente del Consiglio Berlusconi e dall’allora ministro degli esteri Gianfranco Fini.
Il ministro Maroni dice che i rapporti con gli immigrati comunitari devono essere gestiti seguendo le indicazioni di una direttiva comunitaria che stabilisce il principio che il soggiorno di stranieri comunitari per un periodo superiore a tre mesi deve essere interrotto qualora non ci siano le condizioni di dimostrare i mezzi di sostentamento. Anche in questo caso il ministro Maroni omette di ricordare, e con lui i mezzi d’informazione, che la legge di recepimento di questa direttiva, che è del 2004, non risale ne al 2004, ne al 2005 ne al 2006, quando al Governo c’era Berlusconi, ma è stata fatta nel 2007 dal Governo Prodi.
Il ministro Maroni dichiara di voler introdurre il reato d’immigrazione clandestina, ma il ministro e i mezzi d’informazione non fanno sapere agli italiani con quali strumenti, con quali risorse finanziarie, con quali aule di giustizia, con quali magistrati, con quali collaboratori di cancelleria intendono gestire queste migliaia di processi che andrebbero ad ingolfare il sistema giudiziario che già non funziona. Nemmeno ci dicono se quest’ondata di processi, che andrebbero ad intasare le aule di giustizia, non sia pericolosa per la celebrazione d’altri processi, come quelli contro la mafia, contro l’ndrangheta, quelli contro i furbetti del quartiere, del crack Cirio e del crack Parmalat.
Il ministro Maroni dichiara di voler inasprire le pene per i reati di scippo, di furti e di rapine, ma non spiega a che cosa serve inasprire le pene in un Paese dove le pene non le sconta più nessuno, grazie alle leggi votate dal centrodestra come la legge Simeoni, che ha inciso sul principio dell’effettività della pena, e la Ex-Cirielli, che ha inciso sui termini di prescrizioni, in Italia le pene non le sconta più nessuno.
Davvero risulta incomprensibile per quale ragione si voglia approfondire il tema dell’inasprimento della pena piuttosto che quello della certezza della pena e dell’effettività della pena.
Dietro le loro comunicazioni c’è sempre un trucco, ed ecco perché non ci fidiamo di loro. Non ci fidiamo della loro mano tesa, non ci fidiamo della loro disponibilità al dialogo, ma intendiamo leggere una, dieci, cento volte i loro provvedimenti prima di dare una disponibilità al dialogo e di offrire loro un’apertura di credito.
Colgo l’occasione anche per ringraziare gli amici dell’Italia dei Valori che mi scrivono sul nostro sito, e voglio assicurare loro del fatto che continuerò ad interloquire con lo stesso strumento, con il massimo della tempestività e spero anche con il massimo della soddisfazione per tutti".
Mi sembra un ragionamento sensato.