Le continue ingerenze del Vaticano

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(Upuaut)
00giovedì 2 marzo 2006 13:22
Un embrione di clericalismo

Chiesa. Le continue ingerenze del Vaticano si scontrano con le regole della civiltà democratica. Argomentazioni subdole e fallaci, in un contesto politico sempre più supino

Nane Cantatore


Dietro alle parole di Jean Marie Le Menè, membro della Pontificia Accademia per la Vita, secondo cui “votare a favore di un candidato le cui convinzioni non sono rispettose dell'embrione costituisce una complicità con l’omicidio di quest’embrione”, ci sono tutte le classiche perversioni argomentative della retorica vaticana. Ricostruirle è indispensabile, per smontare un sistema sofisticato quanto violento di ingerenza nella vita civile.

Innanzitutto, va chiarito un punto: la Chiesa distingue tra le verità di fede, che riguardano il contenuto della dottrina religiosa per come è rivelata dalla dogmatica ufficiale, e verità naturali, che sono accessibili per mezzo della pura ragione; le prime sono vincolanti solo per il gregge cattolico, le altre valgono per l’intera umanità. Questa distinzione tra fede e ragione, elaborata dalla scolastica medievale, è stata fondamentale per lo sviluppo del sapere nell’Occidente cristiano, ma porta con sé tutte le caratteristiche del contesto in cui è nata. La concezione ecclesiastica della verità naturale, infatti, non assomiglia per nulla a quella del pensiero moderno, per cui le leggi e le teorie vanno costruite logicamente e suffragate dall’esperienza, e sono sempre passibili di verifica e confutazione: al fondo della visione cattolica resta un principio di gerarchia, per cui esistono delle autorità deputate che decidono inappellabilmente cosa sia vero e cosa falso. Inoltre, la concezione moderna e laica prevede una distinzione tra i diversi ordini del discorso, per cui le tesi scientifiche hanno uno statuto diverso, ad esempio, dalle posizioni etiche: le prime possono essere dimostrate, le seconde sono molto più opinabili; nulla di tutto questo per le istituzioni cattoliche, che possono quindi emanare giudizi morali con assoluta sicurezza.

Questa è la funzione, per l’appunto, della Pontificia Accademia della Vita, fondata nel 1994 da papa Giovanni Paolo II proprio con lo scopo di decidere, una volta per tutte, cosa fosse giusto nei sensibilissimi campi della biologia, della medicina e della genetica. Tutte le tesi ecclesiastiche sull’aborto, le biotecnologie, la ricerca genetica, ma anche sulla famiglia e la sessualità vengono da lì, e non dalla Bibbia. Del resto, le posizioni del testo sacro sono abbastanza diverse da quelle degli studiosi vaticani: basti pensare a Giobbe, 3, 16 (“come l’aborto nascosto, non esisterei, sarei come i feti che non videro la luce”), Ecclesiaste, 6,4 (“poiché l’aborto nasce invano, se ne va nelle tenebre, e il suo nome resta coperto di tenebre”) o al salmo 58,8 (“siano essi come lumaca che si strugge mentre va: come l’aborto d’una donna, non veggano il sole”) per convincersi che, nella tradizione biblica, quella del feto non è l’esistenza di una persona, ma una possibilità che può sempre scivolare nel nulla senza lasciare traccia. I commentatori rabbinici la pensano proprio così, tanto che l’ebraismo non vieta assolutamente le pratiche abortive né, tanto meno, la ricerca sugli embrioni.

Quindi, le tesi del Vaticano non attengono alla sfera religiosa, ma sono costruite a partire da una posizione completamente diversa, del tutto aliena dalla dimensione della fede. Ora, se è lecito che la Chiesa cattolica possa vantare tutta l’autorità che vuole nei confronti dei propri fedeli, esattamente come può fare qualunque altra religione, ed entro gli stessi limiti di rispetto della legalità laica e democratica, sulla sua facoltà di emettere simili giudizi pseudorazionali, a partire da presupposti metodologici completamente incompatibili con la scienza moderna, e per di più arrogandosi il diritto dell’ultima parola, francamente è lecito qualche dubbio.
Non si tratta più di libertà religiosa, insomma, ma di un’assoluta violazione delle regole della civiltà democratica: nessuna sede scientifica seria, né, tanto meno, una pretesa accademia fondata su principi così oscurantisti, può permettersi di dire cosa sia lecito o meno, dal momento che questa prerogativa spetta alla sovranità popolare espressa dal potere legislativo esercitato dal parlamento. Il giochetto dei prelati, a questo punto, appare piuttosto semplice: si utilizzano le prerogative della libertà religiosa per emettere asserzioni che non hanno nulla di religioso, e si ricorre alla pretesa autorità morale, che dovrebbe essere fondata sulla fede e quindi vincolante per i soli cattolici, per suffragare posizioni che dovrebbero valere per l’intera società.

A questo punto, la risposta da dare a questi signori non può più essere la confutazione delle loro tesi, dal momento che non hanno nessun diritto ad esprimerle in questi termini. Sarebbe più opportuno reagire con un’analoga invasione di campo, ad esempio un disegno di legge sulla transustanziazione o un referendum sul sacerdozio femminile.

www.aprileonline.info/articolo.asp?ID=8945&numero=%27113%27
ghost264
00giovedì 2 marzo 2006 13:44
hanno tutti i diritti di esprimerle. O vuoi fare il dittatore che solo una religione ( quella ateistica) ha il diritto di parola?
(Upuaut)
00giovedì 2 marzo 2006 13:58
Re:

Scritto da: ghost264 02/03/2006 13.44
hanno tutti i diritti di esprimerle. O vuoi fare il dittatore che solo una religione ( quella ateistica) ha il diritto di parola?



Non si limitano ad esprimerle....... [SM=x278633]
ghost264
00giovedì 2 marzo 2006 14:04
Re: Re:

Scritto da: (Upuaut) 02/03/2006 13.58


Non si limitano ad esprimerle....... [SM=x278633]



già dimenticavo sei lì con un prete che ti punta la pistola alla tempia
(Upuaut)
00giovedì 2 marzo 2006 14:10
Re: Re: Re:

Scritto da: ghost264 02/03/2006 14.04


già dimenticavo sei lì con un prete che ti punta la pistola alla tempia



Sì sì.. fai del sarcasmo (sai fare altro?) intanto le persone muoiono perchè la ricerca è bloccata, quelli che vorrebbero morire non possono, le coppie gay non hanno diritti, le donne devono abortire con dolore, e se fai qualcosa per evitare tutto ciò sei bollato come anticlericale per MODA.
Proprio un bel paese l'Italia...


ghost264
00giovedì 2 marzo 2006 14:45
ma non dire boiate.le persone ( come dichiarano gli scienziati ) morirebbero ugualmente, e infatti muoioino anche all'estero dove queste cose son permesse

Lux-86
00giovedì 2 marzo 2006 15:06
ormai Ruini è il potere dietro al trono [SM=x278644]

pur di vincere berlusconi ha abbandonato anche l'eredità di de gasperi e si è pigato con tutta la coalizione alla chiesa [SM=x278630]
ghost264
00giovedì 2 marzo 2006 15:18
mamma mia.. deve essere dura per chi soffre di manie di persecuzioni
(Upuaut)
00giovedì 2 marzo 2006 15:19
Re:

Scritto da: ghost264 02/03/2006 15.18
mamma mia.. deve essere dura per chi soffre di manie di persecuzioni



E' più dura ancora per le persone che ho citato sopra.
ghost264
00giovedì 2 marzo 2006 17:44
dici? io non credo. almeno io affermo il diritto di parola tu no
(Upuaut)
00giovedì 2 marzo 2006 17:48
Re:

Scritto da: ghost264 02/03/2006 17.44
dici? io non credo. almeno io affermo il diritto di parola tu no



Io affermo il diritto di parola. Nego il diritto della chiesa di fare ingerenze nella politica italiana.



ghost264
00giovedì 2 marzo 2006 17:50
no t neghi alla chiesa cattolica la libertà di parola. come sempre se poi i politici fanon quello che dice la chiesa è un problema dei politici non certo della chiesa che parla di quello che vuole ( giustamente) a chiunque
(Upuaut)
00giovedì 2 marzo 2006 17:51
Re:

Scritto da: ghost264 02/03/2006 17.50
no t neghi alla chiesa cattolica la libertà di parola. come sempre se poi i politici fanon quello che dice la chiesa è un problema dei politici non certo della chiesa che parla di quello che vuole ( giustamente) a chiunque



Quello che nego lo so io, e tu NON TI PERMETTERE di mettermi in bocca parole che non ho mai detto. [SM=x278637]

ghost264
00giovedì 2 marzo 2006 18:01
io mi permetto di leggee ciò che scrivi. Yu hai definito ingerenza la libertà di parola della CHiesa [SM=x278639] [SM=x278639] [SM=x278639]
Lux-86
00giovedì 2 marzo 2006 18:33
ma visto che ormai in europa di cattolici non ce ne sono quais più il papato non puo' andare in sudamerica?
Pius Augustus
00giovedì 2 marzo 2006 18:39
Re:

Scritto da: Lux-86 02/03/2006 18.33
ma visto che ormai in europa di cattolici non ce ne sono quais più il papato non puo' andare in sudamerica?



magari [SM=x278633]
ghost264
00giovedì 2 marzo 2006 19:05
non vi sta bene nemmeno che viva nel suo stato? altro? siete peggio dell'inquisizione
Pius Augustus
00giovedì 2 marzo 2006 19:06
Re:

Scritto da: ghost264 02/03/2006 19.05
non vi sta bene nemmeno che viva nel suo stato? altro? siete peggio dell'inquisizione



No,io sono imperialista,uno stato straniero nella mia capitale mi da fastidio [SM=x278632]

e poi tu parli bene ma io ci vivo a roma,con tutti quei rompipalle di pellegrini che intasano la città e le metropolitane.

[Modificato da Pius Augustus 02/03/2006 19.07]

ghost264
00giovedì 2 marzo 2006 19:10
Re: Re:

Scritto da: Pius Augustus 02/03/2006 19.06


No,io sono imperialista,uno stato straniero nella mia capitale mi da fastidio [SM=x278632]

e poi tu parli bene ma io ci vivo a roma,con tutti quei rompipalle di pellegrini che intasano la città e le metropolitane.

[Modificato da Pius Augustus 02/03/2006 19.07]




no comment

Pius Augustus
00giovedì 2 marzo 2006 19:10
Re: Re: Re:

Scritto da: ghost264 02/03/2006 19.10


no comment




ma che palle sto scherzando. [SM=x278642]
ghost264
00giovedì 2 marzo 2006 19:11
appunto. prrrrrrrrrrrrrrrrrr
Lux-86
00giovedì 2 marzo 2006 19:29
il vaticano è un mostro lasciatoci in eredità da carlo magno [SM=x278630]

nulla in cielo o in terra ne giustifica l'esistenza, la Chiesa dovrebbe avere al massimo la basilica di san pietro e il papa dovrebbe usarla come un parroco di provincia usa la sua Chiesa, castel sant'angelo la posso lasciare come casa del papa.

ha detto bene pius, uno stato nella mia capitale è una cosa orribile. i nostri bersaglieri non sono morti a porta pia per lasciare il vaticano al papa [SM=x278630]

e poi dev'essere veramente fastidioso alzarsi la mattina, salire sulla metro per andare a scuola e trovarsi qualche pellegrino che cincia di giubileo [SM=x278632]
luc@s87
00giovedì 2 marzo 2006 20:26
Re: Re:

Scritto da: Pius Augustus 02/03/2006 19.06


No,io sono imperialista,uno stato straniero nella mia capitale mi da fastidio [SM=x278632]

[Modificato da Pius Augustus 02/03/2006 19.07]




Pensa te,a me sta sui maroni San Marino! [SM=x278640]
(Upuaut)
00giovedì 2 marzo 2006 23:56
Scherzi a parte, le ingerenze vaticane esistono sul serio....

(Upuaut)
00venerdì 3 marzo 2006 21:15
Il papa: «Nei media voci contrarie alla Chiesa» [SM=x278639]
venerdì, 3 marzo 2006

Nel mondo dei media esistono anche “voci contrastanti” rispetto alla Chiesa, e per questo è importante che esista una voce come la Radio vaticana, " al servizio della verità”. Lo ha sottolineato il Papa, visitando l’emittente pontificia per i 75 anni dalla fondazione. “Cari fratelli e sorelle, saluto di cuore tutti gli ascoltatori e le ascoltatrici di Radio vaticana e vi auguro la pace e la gioia del Signore. - ha detto Benedetto XVI, per la prima volta in diretta, ai microfoni della sua radio - per me è una grande gioia essere qui” [...] “Vorrei augurare a quanti mi ascoltano in questo momento, che possano sentirsi realmente coinvolti in questo grande dialogo della verità: nel mondo dei mezzi della comunicazione non mancano come sappiamo anche voci contrastanti, tanto che è importante che esista questa voce”.
Fonte: Repubblica.it
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Non c’è niente da fare: ogni volta che Benedetto XVI pronuncia un discorso, finisce sempre per dare l’impressione di rimpiangere i “bei tempi andati”: quando, ad esempio, le voci contrarie alla Chiesa erano costrette a stare zitte con la forza...
ghost264
00venerdì 3 marzo 2006 21:17
e questo ch ec'entra ocn la ingerenza? avere la loro emittente per dire poter parlare è ingerenza? [SM=x278647]
(Upuaut)
00venerdì 3 marzo 2006 21:19
Re:

Scritto da: (Upuaut) 03/03/2006 21.15

Non c’è niente da fare: ogni volta che Benedetto XVI pronuncia un discorso, finisce sempre per dare l’impressione di rimpiangere i “bei tempi andati”: quando, ad esempio, le voci contrarie alla Chiesa erano costrette a stare zitte con la forza...

(Upuaut)
00domenica 5 marzo 2006 23:06
(Upuaut)
00lunedì 6 marzo 2006 19:01
Scalfari e la fatwa di Pera
lunedì, 6 marzo 2006

Lettera al protavoce vaticano Navarro-Valls.

Gentile e caro amico, leggendo questa mattina le cronache della visita del presidente del Senato Marcello Pera a Sua Santità Benedetto XVI ho appreso che tra i doni scambiati tra i due personaggi c’è stata anche una pubblicazione proveniente dalla fondazione “Magna Carta” che fa capo appunto al Presidente del Senato, nella quale sono elencati alcuni nomi di “laicisti” che il Presidente Pera considera reprobi. Tra questi nomi c’è anche il mio, insieme con altri tra i quali l’’ex presidente della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelski [“Repubblica” parla anche di Giorello, Teodori, Romano, NDR]. La compagnia mi onora. Francamente non sapevo di simili elenchi che hanno una spiccata somiglianza con una “fatwa” musulmana. Voglio sperare che Sua Santità, nel momento in cui ha ringraziato il Presidente del Senato per il libro che gli è stato donato, non conoscesse il contenuto. Sono del pari certo che una volta resosene edotto abbia restituito al donatore un dono così contrastante con le aperture intellettuali e pastorali che fanno parte del messaggio del Papa. Le sarò molto grato se lei potrà darmi qualche assicurazione in proposito. Con stima e amicizia..
Eugenio Scalfari
La Resistance
00giovedì 9 marzo 2006 00:11
Riguardo alla prima vignetta postata da Upuaut ricordo che Garibaldi con la breccia di Porta Pia commise una vera e propria invasione ai danni dello Stato della Chiesa.
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