Leonardo Cohen

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CorContritumQuasiCinis
00lunedì 28 luglio 2008 19:55
... ché anche questa sezione topica lo contiene tutto.

Lucca, 27 Luglio 2008 - h. 21.30 spaccate.

Quanta luce è passata da quella crepa?
Folgorato.
Abbagliato.

Sto solo cercando un aggettivo/parola, uno, che possa dare significante merito a ciò che è stato.

Aspetto disquisizione IoAnnarelliana, di una fila prima di me - al centro, cazzo, AL CENTRO! ... a meno di poche falcate da Leonardo -, abbagliante lei anche dal suo essere di bianco antico vestita: illuminante, nel senso del participio presente del verbo "illuminare".


Io, Ora, Taccio: ché "nelle viscere ho un trinciante", per dirla alla Ipponatte ma con segno diverso, positivo o negativo non è dato saperlo.



1. Sei venuta da me stamattina
E mi hai maneggiato come carne
Dovresti essere un uomo per sapere
Come ci si sente bene, quanto sia dolce.
mio specchio rifrangente, mio parente più prossimo
ti ho conosciuta attraverso il sonno
e chi tranne te mi avrebbe condotto
A mille baci di profondità

Ti ho amato quando ti sei aperta
Come un giglio al calore
Sono soltanto un altro pupazzo di neve
Che ti aspetta fra la pioggia ed il nevischio
Che ti ha amato col suo amore glaciale
Il suo corpo di seconda mano
Con tutto ciò che è, e tutto ciò che era
A mille baci di profondità

Sapevo che dovevi mentirmi
Sapevo che dovevi ingannarmi
Per celare tutto il calore e l’elevazione
Tra i veli di un inganno totale
La nostra perfetta porno-chic
Così elegante così economica
Sono vecchio eppure sono ancora
A mille baci di profondità

E seduco ancora col vino
E ballo il guancia-a-guancia
Il gruppo suona Auld Lang Syne
Il cuore non si ritirerà
Ho corso con Diz e Danté
Non avrò mai la loro stoffa
Ma una o due volte mi hanno lasciato giocare
A mille baci di profondità

L’autunno scivolando sulla tua pelle
Proietta qualcosa nei miei occhi
Una luce che non ha bisogno di vivere
né di morire
un indovinello nel libro dell’amore
oscuro e obsoleto
finché non rimarrà impresso sul tempo e nel sangue
A mille baci di profondità

Sono bravo ad amare quanto ad odiare
è nel mezzo che mi sento ghiacciare
ho lavorato a dei piani ma ora è troppo tardi
è stato troppo tardi per anni
ma tu stai bene, bene davvero
l’orgoglio di Boogie Street
qualcuno deve esser morto dietro a te
A mille baci di profondità

Ti ho amato quando ti sei aperta
Come un giglio al calore
Sono soltanto un altro pupazzo di neve
Che ti aspetta fra la pioggia ed il nevischio
Ma tu non devi ascoltarmi ora
Ed ogni parola che dico
Mi si ritorcerà contro
A mille baci di profondità


2. I cavallini corrono le ragazze son giovani
Gli strani stanno per colpire
Tu la vinci per un po’ ma poi è finita
La tua vena si esaurisce
Ed ora devi fare I conti
Con la tua sconfitta invincibile
Tu vivi la tua vita come se fosse vera
A mille baci di profondità

Sto sciogliendo gli inganni mi sto ristabilendo
Sono di nuovo a Boogie Street
Perdi la presa ed è allora che scivoli
Nel Capolavoro
E forse dovrò guidare per miglia
E dovevo mantenere delle promesse
Ti sei disfatta di tutto per sopravvivere
A mille baci di profondità

Relegati al sesso abbiamo premuto
contro i confini del mare
vedendo che non c’erano rimasti oceani liberi
per spazzini come me
sono arrivato in coperta
benedicendo la flotta rimasta
ed allora acconsentii al naufragio
A mille baci di profondità

Sto sciogliendo gli inganni sto guarendo
Sono di nuovo a Boogie Street
Immagino che non vogliano scambiarsi i doni
che tu intendevi conservare
E talvolta quando la notte è lenta
Noi due, il naufrago e la mite
Raccogliamo i nostri cuori e andiamo
A mille baci di profondità

Ed il pensiero di te è come un profumo
La cartella su di te completa
Tranne che per quello
che abbiamo dimenticato di fare
a mille baci di profondità


Leonard Cohen da Book of Longing/Il libro del desiderio
"A mille baci di profondità"*


* La versione contenuta in Ten New Songs è differente da quella contenuta nel libro Book of Longing dal quale è tratta la precedente traduzione di A Thousand Kisses Deep.

(Il libro è edito da Mondadori, 2006)


IoAnnarella
00martedì 29 luglio 2008 14:58
Re: ... ché anche questa sezione topica lo contiene tutto.
CorContritumQuasiCinis, 28/07/2008 19.55:


Lucca, 27 Luglio 2008 - h. 21.30 spaccate.

Quanta luce è passata da quella crepa?
Folgorato.
Abbagliato.

Sto solo cercando un aggettivo/parola, uno, che possa dare significante merito a ciò che è stato.

Aspetto disquisizione IoAnnarelliana, di una fila prima di me - al centro, cazzo, AL CENTRO! ... a meno di poche falcate da Leonardo -, abbagliante lei anche dal suo essere di bianco antico vestita: illuminante, nel senso del participio presente del verbo "illuminare".


Io, Ora, Taccio: ché "nelle viscere ho un trinciante", per dirla alla Ipponatte ma con segno diverso, positivo o negativo non è dato saperlo.





...come una fila prima di me? Non eravamo VICINI? l'ho sognato? Ho sognato che mi tenevi la mano e mi stringevi il cuore? (Sorriso con cuori lampeggianti)

Io ancora non posso credere di aver ascoltato Dance me to the end of love, Bird on a wire e I'm your man dal vivo....
Ricordi quando mi annunciasti che Leonardo ti avrebbe danzato to the end of love a Roma?
Beh, ascoltarla quale canzone di apertura è stato come abbandonarsi alle onde.

La grazia è una condizione che illumina e riscalda, che spalanca le finestre per far entrare una folata di aria fresca e luce che fa dimenticare le ombre e le rende solo un contorno.

Ti ho visto domare il fuoco e vincere.
Il "mamma mia!" che hai esclamato quando LC ha recitato la prima strofa di If it be your will e le fiamme silenziose nei tuoi occhi, il giorno dopo a Roma, consegnano per sempre questi due concerti agli annali di ciò che è oscurità splendente.


IoAnnarella
00martedì 29 luglio 2008 16:26
Il mio famoso abito bianco...



Forse la collocazione giusta sarebbe in lettere d'amore.
Sono felice di averti incontrato...uno stato di incantevole grazia impercettibilmente inferiore a quello di leonardo non avrebbe consentito una tale manifestazione di Amore: "grazie per il dolore che le hai tolto dagli occhi".

Non ha cantato Famous blue raincoat. Per questo posso postarla.
Se penso a If it be your will, alla sua voce mentre la annunciava come scritta piuttosto come una preghiera che come una canzone, a ciò che significa per me, mi viene il batticuore.
Sono lieta che, tra le tante perle che tu potessi postare, non abbia pensato a quella...

(...) And what can I tell you my brother, my killer
What can I possibly say?
I guess that I miss you, I guess I forgive you
Im glad you stood in my way.

If you ever come by here, for jane or for me
Your enemy is sleeping, and his woman is free.

Yes, and thanks, for the trouble you took from her eyes
I thought it was there for good so I never tried.

And jane came by with a lock of your hair
She said that you gave it to her
That night that you planned to go clear

-- sincerely, l. cohen
IoAnnarella
00martedì 12 agosto 2008 16:18
Piccolo valzer viennese - Federico Garcia Lorca

A Vienna ci sono dieci ragazze,
una spalla dove piange la morte
e un bosco di colombe disseccate.
C'è un frammento del mattino
nel museo della brina.
C'è un salone con mille vetrate.
Ahi! Ahi! Ahi! Ahi!

Prendi questo valzer con la bocca chiusa.
Questo valzer, questo valzer, questo valzer,
di sì, di morte e di cognac
che si bagna la coda nel mare.
Io ti amo, io ti amo, io ti amo
con la poltrona e con il libro morto,
nel malinconico corridoio,
nell'oscura soffitta del giglio,
nel nostro letto della luna,
nella danza che sogna la tartaruga.
Ahi! Ahi! Ahi! Ahi!

Prendi questo valzer dalla spezzata cintura.
A Vienna ci sono quattro specchi,
vi giocano la tua bocca e gli echi.
C'è una morte per pianoforte
che tinge d'azzurro i giovanotti.
Ci sono mendichi sui terrazzi.
E fresche ghirlande di pianto.
Ahi! Ahi! Ahi! Ahi!

Prendi questo valzer che spira fra le mie braccia.
Perché io ti amo, ti amo, amore mio,
nella soffitta dove giocano i bambini,
sognando vecchie luci d'Ungheria
nel mormorio di una sera mite,
vedendo agnelli e gigli di neve
nell'oscuro silenzio delle tue tempie.
Ahi! Ahi! Ahi! Ahi!

Prendi questo valzer del "Ti amo per sempre".
A Vienna ballerò con te
con un costume
che abbia la testa di fiume.
Guarda queste mie rive di giacinti!
Lascerò la mia bocca tra le tue gambe,
la mia anima in foto e fiordalisi,
e nelle onde oscure del tuo passo
io voglio, amore mio, amore mio, lasciare,
violino e sepolcro, i nastri del valzer.

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