Little big boy

-Little big boy-

Si diceva nel reggimento che l’unica figa che avesse visto fosse stata quella della madre quando era nato, inoltre si diceva che il ragazzo avesse solamente diciassette anni, naturalmente il ragazzo sapeva tutte queste dicerie e non ci badava più di tanto, era vero che aveva diciassette anni e si era arruolato volontariamente (mentendo sull’età!) perché aveva messo incinta una sua coetanea e non poteva e non voleva sposarla!
La ragazza in questione era realmente una bellezza rara, tutti gli adolescenti del quartiere del ragazzo si erano presi una cotta per lei ma solo uno riuscì nella titanica impresa d’entrare nelle sue mutandine e lasciarli un ricordino, i genitori della ragazza quando vennero a sapere dell’accaduto e superata la rabbia del primo momento incominciarono i preparativi per un matrimonio riparatore al fataccio, il ragazzo accettò la sua mente aveva qualche dubbio a proposito e il giorno prima della fatidica data scappò dalla sua città e corse veloce come un fulmine ad arruolarsi, la ragazza tenne il bambino tra i mormorii del quartiere… la situazione non era affatto leggera da sostenere e come nel caso del ragazzo anche lei decise di scappare dalla sua città e dalla sua vita spezzata per ricostruirsene una nuova in una nuova città!
“Segaiolo a che stai pensando?”
Il ragazzo alzò la testa e vide il muso canine e ghignante di Joker un suo commilitone…
“Fatti i cazzi tuoi celebroleso!”
Il ragazzo nonostante la giovane età era il più colto del suo reggimento a differenza di Joker che era e veniva considerato da tutti lo scemo del villaggio!
“La signorina alza la testa! Ragazzi avete sentito? Mi ha chiamato cetroleso!”
“C-e-l-e-b-r-o-l-e-s-o idiota non cetroleso!”
“Fanculo froceto!”
Joker s’allontanò con il suo tipico passo da gallina zoppa e il ragazzo continuò a leggere la lettera che aveva tra le mani, era della ragazza e diceva che nonostante tutto lo amava ancora e che era disposta ad accettarlo a casa sua e di suo figlio, il ragazzo non si domandò come avesse saputo che s’era arruolato, la cosa importante era che ora aveva un obbiettivo e che avrebbe fatto di tutto per raggiungerlo, non poteva e non voleva morire e decise di disertare.
I piani della fuga erano pronti, quella notte sarebbe scappato attraverso le linee nemiche, avrebbe corso a per di fiato fino a raggiungere un luogo dove sarebbe partito per raggiungere casa sua, la sua nuova casa dalla ragazza e da suo figlio… il piano era a prova di bomba secondo il ragazzo, ma non aveva tenuto conto di un piccolissimo particolare… le alte sfere avevano deciso d’attaccare i nemici quella stessa notte, fu proprio lui il primo a venirlo a sapere e incominciò a piangere come una fontana, la reazione di Joker non si fece attendere per molto!
“Guardate la femminuccia! Piange come una fontana! Gi manca la mammina!”
E rise sguaiatamente, il ragazzo non prese in considerazione l’affronto appena subito da Joker e s’asciugò le lacrime salate… il suo piano però non era del tutto sfumato, bastava correre dalla parte opposta della battaglia e il gioco era fatto, in fin dei conti sarebbe stato buio e nessuno avrebbe prestato attenzione a lui… una fievole speranza si era accesa nel suo cervello, le lacrime smisero di scendere e il ragazzo s’ accomodò alla meno peggio sui bordi fangosi della trincea, mise la lettera nella tasca destra della giacca mimetica e attese il momento della fuga!
L’ora X arrivò come un fulmine a ciel sereno, uno sparuto grappolo di uomini uscì di corsa dalla trincea armati di fucile e bombe a mano verso la trincea nemica, il ragazzo con un gesto degno di una ghepardo scattò fuori dalla trincea verso la parte opposta del suo reggimento, corse e corse ancora, si strappò con rabbia le mostrine, i gradi e ogni segno di riconoscimento e corse, uno sparo solitario disturbò il silenzio della corsa notturna e il ragazzo dopo qualche secondo smise di correre e si voltò verso il rumore dello sparo!