Muti riparte da Napoli

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(SimonLeBon)
00domenica 8 febbraio 2009 12:12
2009-02-08 09:15
MUSICA:MUTI TRIONFA AL SAN CARLO,NAPOLI RIPARTA DA QUI/ANSA
di Rosanna Pugliese

NAPOLI - Le luci rimangono accese sulla musica per tutto il tempo, perché gli occhi non smettano di guardare il teatro ritrovato, e celebrato stasera da Riccardo Muti. S'invocano dei pagani, Jupiter, e il Dio cristiano, con la preghiera del Te Deum. E il teatro ritrova appieno la sua antica funzione, ritornando ad essere il luogo di un messaggio che va oltre le note. Recupera, stasera, a Napoli, un pieno valore civile. Muti lo spiega alla fine, incitando il pubblico: "Napoli riparta da qui".

Ma un appello forte arriva anche all'inizio della serata: quando qualcuno grida da un palco verso il capo dello Stato Giorgio Napolitano: "Viva la Costituzione!". La storia si ripete, e diventa più esplicita: un tempo si gridava "Viva Verdi". Qualcuno nel foyer parla di "serata risorgimentale".

Sullo sfondo c'è lo scontro istituzionale sul caso di Eluana Englaro: stasera però Gianni Letta e Napolitano siedono sullo stesso palco reale e, durante l'intervallo, hanno un colloquio di cui nulla trapela. Il capo dello Stato siede, durante il concerto fra il cardinale Sepe e la moglie Clio. Al suo fianco ci sono poi il sindaco Rosa Russo Iervolino e il presidente della Regione Antonio Bassolino.

Le prime note della sinfonia Jupiter di Mozart chiariscono al pubblico che stasera, comunque, protagonisti sono gli ori, la tela del Cammarano, il velluto rosso delle poltrone nuove. Si celebra il restauro voluto dal governo, che ha commissariato il teatro, e dalla Regione Campania che ha contribuito con fondi europei. Nel foyer ne parla Napolitano, sottolineando lo splendore del teatro che rinasce "grazie all'impegno del governo e al sostegno della Regione, in piena unità d'intenti. E come sapete, è questo quello che mi piace".

Si rientra in sala per ascoltare Niccolò Jommelli con 'Veni Creator Spiritus', Giuseppe Verdi con lo 'Stabat Mater', e il 'Te Deum'. Sotto le luci accese del San Carlo, i vip della vera prima 2009. Ci sono Roberto Bolle che ricorda di essere stato già molte volte al San Carlo: "Restaurato è bellissimo, io tornerò tra 10 giorni qui con Giselle, sarò il primo a calcare questo palco come ballerino". I napoletani "meritano" il secondo omaggio in pochi mesi dell'etoile che ha già dedicato alla città un magnifico spettacolo in piazza del Plebiscito l'estate scorsa. Bolle crede e spera nel "rinascimento napoletano".

Michele Placido nota con soddisfazione: "C'é una bella aria qui", se ne compiace "da meridionale". Bruno Vespa racconta di essersi commosso nel risentire il suo "grande amico Muti". Ci sono anche Gigi Marzullo, Gianni Minoli, Vittoria Puccini, e la figlia del protagonista della serata, l'attrice Chiara Muti.

E' lui, il maestro, a suggellare il concerto solenne dedicato al San Carlo stasera: "Credo che stasera ci fosse un orgoglio napoletano, da parte del pubblico, di aver ritrovato il suo teatro più splendido che mai". Il pubblico "ha voluto unirsi all'orchestra, al coro, al teatro stesso come simbolo di unione, attraverso la cultura, delle cose più importanti e più belle di Napoli".

E quell'appello per la Costituzione? Muti non ha dubbi: "Andare contro la Costituzione è una cosa molto, molto grave, quindi è stato un bel grido. E il rullo che ha introdotto l'inno nazionale, subito dopo, in questo senso è stata anche più terribile".
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