Re:
Carlo Maria, 11/03/2017 10.36:
Il topic è rivolto in primis ovviamente a Vinnie, ma mi chiedo chi altri legga con frequenza e passione questo genere e mi sappia rispondere.
I miei ritmi blandi (sono lentissimo a leggere, nonostante l'impegno) fanno sì che io stia ancora esplorando i grandi maestri e tanto abbia ancora da leggere di ben noto: non ho mai provato Connie Willis, Silverbob, Ursula Le Guin e moltissimi altri. Però nel mentre la fantascienza va avanti, immagino.
So che a Vinnie non piace molto Gibson (altro autore che non ho mai affrontato), per esempio, ma i suoi romanzi degli anni Ottanta fecero scalpore e crearono interesse, sono molto noti. Persino le cose più recenti che credo di aver letto hanno in realtà trent'anni, tipo Desolation Road di McDonald (sempre regalo di Vinnie
).
Quali autori contemporanei stanno emergendo? Dove reperirne giudizi significativi che non rischino di essere falsati da una platea scarsamente esigente e fatta di incensatori del nulla?
Eh... sì, la sf è in piena (ri)fioritura. Uno dei problemi - in Italia - è che poco viene tradotto di quanto si produce in Anglosassonia (figuriamoci nel resto del mondo). Piccolo consiglio: compulsa quanto è stato e viene pubblicato da Zona 42, una casa microeditrice curata da un profondo e competentissimo appassionato, di cui ti consiglio di guardare il blog:
http://iguanajo.blogspot.it/
E qualcosa di buono c'è anche nei patrii confini.
Ormai anche i "nuovi" autori sono dei classici, seppure siano in piena attività - proprio come quell'Ian McDonald di cui citi una delle prime opere di rilievo (tra gli "anziani" oltre a lui Ian R. MacLeod, Paul J. McAuley e Ken MacLeod, e ci metterei anche Robert J. Sawyer).
I titani del periodo di mezzo spero li conosca anche tu: Greg Bear, Ian Watson, Vernor Vinge, Michael Bishop, Vonda McIntyre e David Brin più degli altri.
Sempre della generazione successiva agli autori che hai citato ti mancano ancora - ma purtroppo morti anzitempo - ci sono Octavia Butler, Lucius Shepard e Iain Banks di cui leggere assolutamente se non l'hai mai fatto: semplicemente autori straordinari.
Poi non so se tu abbia letto qualcosa di Kim Stanley Robinson, che di Gibson è coevo ma se lo magna a colazione, pranzo e cena ed è uno dei più grandi della sf secondo me.
E comunque il cyberpunk ha dato autori molto superiori a Gibson: Neal Stephenson, Bruce Sterling, Michael Swanwick, Pat Cadigan. Quanto meno.
John Kessel e James Patrick Kelly forse sono noti solo ai lettori molto "forti", ma quel che scrivono è notevole davvero.
Ted Chiang ha iniziato a scrivere all'inizio degli anni '90, non ha ancora scritto un romanzo vero e proprio, ma secondo me è il più grande scrittore di sempre.
Greg Egan è uno dei migliori scrittori di hard sf di sempre.
Robert Reed, ha scritto anche romanzi, ma sulla lunghezza del racconto e della novella è probabilmente superato solo da Chiang.
Più "recenti" ci sono il grande China Mieville, il non meno grande Paul Di Filippo, Cory Doctorow, Nicola Griffith, Alastair Reynolds (maestro della space opera moderna), Peter Hamilton (sul versante di una space-opera più classicheggiante e fluviale), Ann Leckie (esplosa tardi), Charles Stross, John Scalzi, Paolo Bacigalupi, Ken Liu, Jeff VanderMeer (la sua Trilogia dell'area X, una delle Big Things della sf più recente è stata tradotta per Einaudi), Saladin Ahmed, N.K.Jemisin.
Oltre (temporalmente) non vado, ma il campo è in continuo fermento.
Ah sì, i patrii confini. Be', a parte Tullio Avoledo, direi che ci siano diversi autori a cui dare un'occhiata. In primis Dario Tonani e Clelia Farris. Poi Luca Masali, Donato Altomare, Franco Ricciardiello, Maico Morellini. E sebbene non scrivesse fantascienza, ma fantasy e horror, leggi qualcosa di Chiara Palazzolo.
Il tutto buttato giù alla rinfusa, con il sonno addosso, e sicuramente molte omissioni. Ma intanto comincia da qui
V.