Storia di Italo, Bologna 1914 – Monte Grappa 1918

Gira60
00domenica 31 gennaio 2016 19:44
Il giorno 25 febbraio 2016, alle ore 17,30 al Circolo Ufficiali di Bologna, Salone d’onore di Palazzo Grassi, Via Marsala 12, Giovedì
sarà presentato il libro
Storia di Italo, Bologna 1914- Monte Grappa 1918
di Valeria Roncuzzi Roversi Monaco, Minerva edizioni

breve abstract di seguito:
Italo Roversi (1899-1918) partì volontario per la guerra nell’aprile del 1917, spinto
come migliaia di giovani da un ardore e da un amor patrio che oggi risultano
difficili da comprendere ma che, appena un secolo fa, accomunavano e
inorgoglivano i cuori e lo spirito degli Italiani. Frequenta il liceo bolognese
“Luigi Galvani” dove l'insegnamento riflette le istanze del momento storico e i
docenti lavorano come potente fucina di idee, sospingendo i giovani a non esser
solo spettatori degli eventi, mentre vanno facendosi predominanti gli ideali
interventisti che infiammano l’Italia e diffondono con vigore la necessità di
partecipare al conflitto.
La ‘normalità’ del gesto di Italo, ragazzo del ’99, il suo non potersi esimere dal
seguire ciò che gli sembrava il suo destino di elezione, il fiero sostegno dei
genitori e della famiglia, offrono certamente uno scenario inconsueto,
soprattutto per il giovane lettore contemporaneo, cui questo libro è idealmente dedicato.

Una volta vestiti gli abiti militari, lo studente, armato del suo bagaglio di letture
liceali e di idee politiche spesso confuse, è proiettato nella brutale realtà
della guerra, ma rimane legato all’universo scolastico, che rimpiange presto,
dotato com'era di un ordine rassicurante. Scrive ai docenti e ricorda i banchi
appena lasciati e talvolta, guerra permettendo, pensa anche ai futuri esami
all’Università. C’è contiguità fra questi due mondi, temporalmente vicini, e
congruenti sul piano ideale e ideologico, ma abissalmente differenti.

La sua storia, ricostruita in un tessuto narrativo tratto da appunti e lettere, ci
offre trasversalmente anche un piccolo spaccato di vita bolognese raccontato
con gli occhi candidi e gli slanci ingenui propri dell’età del protagonista,
guidato nell'interpretazione del mondo dalla famiglia e dalla scuola.
La novità di questa testimonianza sta proprio nel prendere avvio negli anni scolastici, per
raccontare il clima, i discorsi e le aspettative degli studenti, l’influenza
esercitata su di loro dai docenti, dalle letture, dai proclami, che portarono
poi alla scelta dell’arruolamento volontario.




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