...
Volevo lasciar perdere.
Volevo far finta di nulla.
Volevo sorvolare.
Ma poi mi sono chiesto il perché.
E allora, anche se con ritardo, qualcosa scrivo pur'io.
Sono sopreso dall'acrimonia.
Dall'animosità con cui ti sei scagliata (e non è la prima volta) contro ciò che scrivo.
Mi sembra che anche Vito ponesse qualche dubbio ("destrezza giornalistica o pura invenzione?") e tu stessa avevi preferito non esprimerti (!), poi commento io e non va più bene.
E allora mi chiedo un po' di cose. Mi faccio delle domande.
Com'è che ti arroghi sempre, e lo sottolineo, il diritto (dovere?) di rispondere e replicare e avere l'ultima parola su tutto e con tutti?
Com'è che sputi sempre sentenze?
Certo, siamo fortunati perché a te dobbiamo la verità su molti argomenti così come su ciò che pensava LB (sarà una forma di pudore, di educazione o di rispetto, ma non sono mai riuscito a chiamarlo con il solo nome), Giulio Rapetti e quello che voleva e vuole dire Pasquale Panella.
Io non mi sono mai sognato di farlo.
Da solo o con l'aiuto di altri.
Perché rispetto le persone, anche e soprattutto in quanto tali.
Non voglio entrare nel merito della tua risposta e delle cattiverie che hai scritto.
Sei scesa troppo in basso e io lì non riesco proprio ad arrivarci ("nemmeno a volerlo", tanto per fare una citazione, a te tanto care).
Chiudi scrivendo "parliamo di musica che è meglio"? Va bene facciamolo!
Ci stiamo provando da tempo ma poi si casca sempre a disquisire del cibo e dei vestiti...
E non mi sembra di essere quello che si lancia in certe discussioni.
Soprattutto conscio della mia ignoranza.
Cerco di scrivere di ciò che so. In tutta sincerità.
gi
p.s. Ah! Impara a leggere con attenzione e cerca di capire ciò che c'è scritto prima di battere sulla tua tastiera.
pp.ss. Dimenticavo.
Ho letto d'un fiato l'ultimo libro uscito (mi sembra "Lucio Battisti - Il mio canto libero", ma non ci giurerei, e non ricordo neppure l'autore. Mi sembra l'avesse segnalato Max).
Non ho notato alcun commento.
Forse perché l'autore non è del "nostro giro"?
Invece è un libro che merita attenzione.
Che scorre molto facilmente.
Un po' di imprecisioni, come spesso succede (ma qualcuno può scagliare la famosa pietra?).
Però l'ho trovato un ottimo compendio, un bel riassunto di quanto è uscito fino ad ora.
Fors'anche con qualche novità.
Se avete da spendere due euro, comprate pure.