D'accordo sulla "chiave" di East Field, presso Alton Barnes, Wiltshire (Regno Unito), un tentatico di Dickinson e Lundberg di riavvicinarsi al loro maestro Doug Bower, che li aveva invitati a lasciar perdere le ardite composizioni progettate al computer per tornare alle figure canoniche di cerchi, anelli e sentieri sacri. Per l'Italia, scelgo la composizione di Opera (Milano), che poi non era a Opera, ma questo non importa. Ti spiego perché. Il crop circle di Opera è semplicissimo: sette cerchi disposti quasi a caso in un campo di grano come isole di un arcipelago: Doug Bower sorriderebbe. Ecco le "tracce degli UFO"! A pari merito, il primo e il secondo cerchio di Desio, il "Sole". Il primo perché era carico di riferimenti ufologici: in quel campo avrebbe potuto benissimo essere atterrata un'astronave. Il secondo, omaggio alla "ragnatela" di Doug & Dave, ci riporta proprio al periodo d'oro del circlemaking. Ho visto su La Provincia di Como l'agroglifo di Appiano Gentile, i cui autori si sono ispirati sicuramente a "Desio 2": anche l'ultimo cerchio comparso in Italia attrae l'attenzione della gente che parla senza reticenze di UFO e alieni.