chi e cosa c'è dietro le dimissioni di Alessandro Profumo da Unicredit

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vinkor
00lunedì 20 settembre 2010 23:55
c'è sempre LUI
le dimissioni di Profumo sono un fatto molto grosso
Unicredit è il primo o secondo gruppo bancario italiano ed una delle prime banche europee, forte in tutti i paesi dell'Europa orientale
dato che è proprietaria della prima banca polacca, romena, bulgara e croata mentre negli altri paesi possiede la seconda o la terza banca

Profumo aveva partecipato alle primarie del centro-sinistra
Profumo aveva impedito alcuni anni fa che le Generali finissero in mani francesi quando il successore di Cuccia a Mediobanca aveva tentato il colpo
Profumo ha avuto grossi conflitti con Geronzi, ex Presidente di Capitalia confluita in Unicredit
Geronzi è diventato poi presidente di Mediobanca, primo azionista delle Generali, ma è stato ingabbiato da Profumo che gli ha impedito attraverso gli amministratori delegati di influire pesantemente sulle Generali

Geronzi è oggi presidente delle Generali e con Profumo sarebbe rimasto ugualmente ingabbiato dagli amministratori delegati

l'alibi per spiegare il siluramento di Profumo è la scalata libica a Unicredit che Profumo avrebbe permesso senza informare i tedeschi di HVB (altra grossa banca acquisita da Unicredit)ed il Presidente tedesco Rampl che si prenderà domani le deleghe di Profumo in attesa della nomina del nuovo Amministratore Delegato
in questa caduta i tedeschi, altri grandi azionisti di Unicredit, ci guadagnano perchè contenderanno ai libici ed alle fondazioni bancarie italiane di Verona e Torino il potere nella banca senza la presenza scomoda di Profumo che avrebbe impedito questa lotta di potere

insomma Profumo è stato incastrato dalla scalata libica organizzata non da lui, ma da LUI per farlo fuori

sappiamo chi è l'amico di Geronzi e di Gheddafi: è sempre LUI

ma i media italiani si guardano bene e non scrivono la verità che ho cercato di spiegarvi

adesso LUI non più oppositori finanziari di grosso peso ed Geronzi ha le mani libere per impossessarsi delle Generali, penultimo gioiello rimasto a questo disgraziato paese e che mi auguro Trieste riesca a respingere

il prossimo passo riguarderà l'ENI, ultimo gioiello italiano, cui è interessato un altro grande amico: Putin e la sua Gazprom, ma anche l'altro amico Gheddafi, leader della Libia, noto paese produttore ed esportatore di petrolio e gas

a quel punto LUI potrà anche ritirarsi dalla politica
ma solo dopo aver ridotto ai minimi termini anche la RAI
la qual cosa è già molto ben avviata

conflitto d'interessi? nooooooooo, semplice combinazione!
vinkor
00martedì 21 settembre 2010 19:04
tristemente constato che a nessuno interessi questo fatto
ed è la cartina di tornasole di quanta poca cultura economica finanziaria esista in questo paese
oggi conta più la scomparsa di Sandra Mondaini
certo una simpaticona che ci mancherà tanto come il suo splendido marito

ma qui fuori dall'intrattenimento
entriamo nel campo dei soldi, delle nostre tasche, della vita concreta

ci hanno privato forse del miglior manager dopo Mattei che l'Italia abbia mai avuto
e lo dice uno che lo ha anche odiato perchè io ho lavorato proprio per il Credito Italiano per ben 36 anni!
e mi ha venduto assieme ad altre 700 persone nell'ultimo anno del mio lungo servizio

e oggi io pago l'8% del prestito avuto dalla medesima banca di cui son rimasto cliente perchè mi sono pensionato come dipendente di Societè Generale, Paris (acquirente del settore titoli per il quale ho lavorato) mentre se fossi rimasto dipendente Unicredit pagherei circa il 2%!

detto questo devo riconoscere che con tutti i suoi difetti e l'Arrogance, il Signor Profumo è stato premiato come miglior banchiere europeo per vari anni ed ha trasformato il Credito Italiano, una discreta banca italiana nella 5a banca europea ed un player internazionale

reduce dai miei recenti viaggi nell'Europa orientale (Polonia, Romania e Bulgaria) vi posso dire che in questi tre paesi ci sono 5 cose italiane: Unicredit banca numero 1 di tutti e 3 i paesi, presente in ogni via importante e nei centri con grossi e prestigiosi palazzi, le Generali della mia Trieste, i nostri stilisti nei negozi delle vie esclusive del centro (spicca Diesel ed Energy), le nostre macchinette del caffè con display scritto SOLO IN ITALIANO ed il caffè Lavazza che è stimato e bevuto nonostante costi il doppio del caffè locale

poi è triste constatare che questa persona, Alessandro Profumo, è stata silurata perchè non si è mai assoggettata ai politici nostrani e parlo di tutti e due gli schieramenti

aveva sbattuto la porta in faccia al centrosinistra che lo voleva nominare CEO a Telecom Italia e sbattuto la porta in faccia al solotto buono di RCS - Corriere della Sera

naturalmente era soprattutto inviso al nostro capo del governo ed alla Lega che manovrando le Fondazioni bancarie veronese e torinese vogliono i soldi della banca e poltrone a disposizione

poi i tedeschi che si sono salvati il cu.lo con la fusione Unicredit-Hypovereinsbank la seconda banca tedesca, fortemente impegolata con titoli tossici e investimenti immobiliari forsennati nella ex DDR.

I tedeschi da noi salvati, anzichè essere grati ci hanno pugnalato alle spalle e cercano adesso di prendersi tutto e naturalmente noi proni e incasinati daremo loro tutto
come abbiamo dato le nostre imprese alimentari alla Nestlè svizzera, la nostra Alitalia ai francesi di Airfrance e la nostra Telecom Italia alla spagnola Telefonica

ci stanno mangiando tutto, manca solo l'aria che respiriamo, ma quella oramai non vale un caz.zo perchè altamente inquinata

vinkor
00mercoledì 22 settembre 2010 10:07
via libera per le iene che si papperanno l'Istituto
e lo faranno indietreggiare
era troppo avere una grande e potente banca italiana nel mondo
come sarà troppo avere una grande e ricca compagnia di assicurazioni, le Generali di Trieste ed un colosso petrolifero come l'ENI
se le papperanno i soliti politici collusi con squali di ogni parte e luogo
dopo Olivetti, Alitalia, Telecom Italia, Parmalat, Cirio e tante altre
adesso è arrivata l'ora di Unicredit e Generali e domani dell'ENI
a capo di questo scellerato disegno c'è sempre LUI ed i suoi amici quello che arriva piazzando tende a Roma e l'ex agente KGB
vinkor
00mercoledì 22 settembre 2010 18:49
ho sentito dire che Profumo
avrebbe devoluto l'intera sua liquidazione ammontante a circa 40 milioni di euro in beneficienza
spero che la notizia sia vera e ciò gli rende grande onore
e spero che il centro-sinistra lo candidi a sindaco di Milano
sono sicuro che riuscirebbe a sistemare i vari problemi della città

intanto il titolo in borsa crolla
sono proprio contento! è ciò che si meritano quelle bastarde delle fondazioni, i tedeschi e pure i libici che stanno perdendo una barca di soldi!
Bossi tuona e incoraggia le fondazioni a difendersi dai tedeschi
poveretto! non ha capito un'emerita mazza, oramai le Fondazioni faranno da comparse; i padroni saranno i tedeschi ed i libici
a meno che i piccoli azionisti (due terzi dell'azionariato) non si organizzino e non prendano in mano la situazione
ma possibile che i piccoli azionisti non riescano ad organizzarsi e comandare come spetterebbe loro?
qui ci vuole un'idea a proposito!
vinkor
00giovedì 23 settembre 2010 08:15
no, l'informazione era errata
in beneficienza pare dia solo 2 milioni di euro sui 40 che riceve per la sua liquidazione
spero che il fisco si prenda una buona fetta perchè l'ammontare di questa liquidazione è uno scandalo
adesso tutti (Geronzi, Lega, libici, governo) negano di aver voluto far cadere Profumo
tutti sarebbero d'accordo ad attribuire la responsabilità alle Fondazioni bancarie manovrate soprattutto dalla Lega che vuole posti e potere, ma di fatto se questo è vero, anche gli altri si sono associati

di fatto solo un consigliere ha votato contro le sue dimissioni, la rappresentante dei Fondi Comuni di investimento e tutti gli altri a favore con una sola astensione
gente che entrava ed usciva e foglietti che giravano
le solite porcate nostrane, inconcepibili all'estero
abbiamo fatto una pessima figura internazionale come sempre

e adesso la banca perde tutti i giorni nella sua quotazione borsistica
e chissà chi arriverà al ponte di comando
probabilmente uno senza personalità, uno yesman che farà ciò che i politici e trafficoni gli ordineranno
brutti tempi e buio nel futuro della più grande banca italiana
come al solito sono bravissimi a distruggere quel po' di buono che è rimasto a questo paese preda dei soliti farabutti
(SissiM)
00giovedì 23 settembre 2010 12:29
Di questi argomenti ne capisco poco, e quindi mi astengo dal parlarne proprio per questo. Ti rigrazio quindi per le tante informazioni che mi fornisci. Molto meglio tu che la Rai!
Annoto che nel PD c'è chi vedrebbe bene Profumo come "papa nero", cioè leader esterno per guidare la coalizione di centrosinistra (e secondo me le elezioni sono sempre più vicine, quindi sarebbe il caso di affrettarsi a decidere).
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