identificazione coleottero

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secco89
00giovedì 30 agosto 2012 13:35
salve ragazzi, all'università in una tavola di insetti imbalsamati ho visto un insetto che mi ha incuriosito molto. credo si tratti di un coleottero cerambicide carnivoro. era di forma allungata,grande come un D.hercules, elitre colorate e mandibole enormi.

vi viene in mente qualcosa??
secco89
00giovedì 30 agosto 2012 13:45
credo proprio di averlo trovato:

www.larcadinoe.com/scheda/Cerambycidae%20(cerambici)/Macrodontia+cervicorn...

qualcuno sa se in commercio si trovano coleotteri simili? qualcuno li alleva in italia?
ugandensis!
00giovedì 30 agosto 2012 18:16
I cerambici non si allevano, ahimè.
Le larve non stanno in un pabulum come gli altri coleotteri che alleviamo di solito, ma stanno nel legno vivo, ognuno nella sua essenza che magari è molto particolare e specifica di determinate aree geografiche.
L'allevamento presuppone che tu, come prima cosa, ti metta in casa un albero vivo, ma non uno a caso... proprio quello di cui le larve si nutrono.
Ocram98
00giovedì 30 agosto 2012 19:30
Bhè io ho allevato un sacco di Cerambicidi, molti non hanno bisogno di legno vivo e si accontentano di un pezzo di tronco morto.
secco89
00giovedì 30 agosto 2012 20:02
:-(
ugandensis!
00giovedì 30 agosto 2012 20:26
Re:
Ocram98, 30/08/2012 19.30:

Bhè io ho allevato un sacco di Cerambicidi, molti non hanno bisogno di legno vivo e si accontentano di un pezzo di tronco morto.




Mi diresti quali specie hai allevato su essenze morte?
(non ne voglio "un sacco", me ne bastano due o tre).

lobivia
00giovedì 30 agosto 2012 21:39
Re:
ugandensis!, 30/08/2012 18.16:

I cerambici non si allevano, ahimè.



Non è proprio così ; io ho allevato tre specie di cerambicidi per parecchi anni ( Saperda carcharias , Morimus asper e Aromia moschata )
e la reale difficoltà è solamente nel periodo che va dalla deposizione delle uova alla loro schiusa ;
le femmine percorrono in continuazione la corteccia del tronchetto appena tagliato ( quindi " vivo ") alla ricerca
del pertugio idoneo ad accogliere il proprio uovo ( depongono un uovo alla volta ) : il tronchetto non deve essere a superficie liscia
( alberello giovane ) ma presentare la scabrosità tipica di una corteccia adulta ; per questo si deve avere a disposizione
un boschetto da cui prelevare spezzoni di tronco da sottoporre alla femmina sperando si degni...
Una volta che le larvette sono nate puoi semplicemente seguire questa procedura

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9096942

Sia il Morimus che l'Aromia non abbisognano di altro : un giorno aprendo la teca ti ritroverai un adulto
senza aver fatto nulla di particolare , invece per la Saperda il discorso è più complesso in quanto la larva della stessa
desidera scavarsi una sorta di cella pupale nel legno fresco ( che pertanto dovrai fornire quando noterai
che la larva stessa sta cambiando colore ) .
Gli adulti , che in natura si nutrono lambendo gli essudati zuccherini che gemono da ferite della corteccia ,
vivono benissimo in cattività alimentandoli con frutta molto matura e zuccherina ( i fichi sono perfetti )
e mettendo loro a disposizione una spugnetta di cellulosa imbevuta di una soluzione zuccherina formata da acqua -miele-fruttosio .

Franco

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