Re:
ugandensis!, 30/08/2012 18.16:
I cerambici non si allevano, ahimè.
Non è proprio così ; io ho allevato tre specie di cerambicidi per parecchi anni ( Saperda carcharias , Morimus asper e Aromia moschata )
e la reale difficoltà è solamente nel periodo che va dalla deposizione delle uova alla loro schiusa ;
le femmine percorrono in continuazione la corteccia del tronchetto appena tagliato ( quindi " vivo ") alla ricerca
del pertugio idoneo ad accogliere il proprio uovo ( depongono un uovo alla volta ) : il tronchetto non deve essere a superficie liscia
( alberello giovane ) ma presentare la scabrosità tipica di una corteccia adulta ; per questo si deve avere a disposizione
un boschetto da cui prelevare spezzoni di tronco da sottoporre alla femmina sperando si degni...
Una volta che le larvette sono nate puoi semplicemente seguire questa procedura
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9096942
Sia il Morimus che l'Aromia non abbisognano di altro : un giorno aprendo la teca ti ritroverai un adulto
senza aver fatto nulla di particolare , invece per la Saperda il discorso è più complesso in quanto la larva della stessa
desidera scavarsi una sorta di cella pupale nel legno fresco ( che pertanto dovrai fornire quando noterai
che la larva stessa sta cambiando colore ) .
Gli adulti , che in natura si nutrono lambendo gli essudati zuccherini che gemono da ferite della corteccia ,
vivono benissimo in cattività alimentandoli con frutta molto matura e zuccherina ( i fichi sono perfetti )
e mettendo loro a disposizione una spugnetta di cellulosa imbevuta di una soluzione zuccherina formata da acqua -miele-fruttosio .
Franco
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