Ed io rispetto la tua visione della cosa, Janet, che mi sembra esemplificata pienamente in questa tua frase:
E mi spiace, ma non credo che un'esistenza in un posto dove non si verrà mai a conoscenza dei propri genitori possa competere con la morte di un essere umano.
Ecco, tu consideri un nascituro già come un essere umano.
Per me un embrione al terzo mese di sviluppo non è nulla di tutto questo.
Una parte del tuo discorso, poi, verte anche sulla tua sensibilità personale, che non discuto nella maniera più assoluta. Io stessa, come ho detto sopra, non credo sarei capace di abortire -non più, almeno.
Ecco, io credo che ci voglia grande coraggio per abortire.
Probabilmente ce ne vorrebbe ancora di più a terminare una gravidanza e a lasciare il proprio figlio in un orfanotrofio, come tu hai detto.
Questa mi sembra un'opzione straziante, però, e non riesco a pensare al dolore mio come madre ad abbandonare mio figlio, ed al dolore di questo bambino che dovrà crescere senza la figura genitoriale, alla ricerca di sè stesso e del luogo dal quale proviene probabilmente per tutta la vita.
Preferirei separarmi in tempo utile da quell'ammasso di cellule in accrescimento e differenziamento che è l'embrione, piuttosto che fare una cosa del genere.
Tanto di cappello a chi ne è capace.
Per tornare al fulcro della questione, mi limito a quotare Ely, che riesce ad esprimersi più chiaramente di me, pur pensandola esattamente allo stesso modo^^
Se tu dici che sei contraria e non lo faresti, non è giusto che io che lo farei e sono favorevole non possa farlo.
[Modificato da Rowina18 27/02/2007 13.47]