NINTENDO UNDERCONSTRUCTION La più importante community Nintendo su Freeforumzone - Nintendo Wii - DS - Nintendo 64 - Snes - Nes - Ps2 - Ps3 - X360 - Xbox - Pc - Videogiochi - Anime Manga - Musica - News

Troisi non è morto ...

  • Messaggi
  • OFFLINE
    samus-aran
    Post: 10.390
    Città: ROMA
    Età: 44
    Sesso: Femminile



    Staff
    00 06/06/2007 00:35
    Libri : “Da domani mi alzo tardi”: ‘Massimo Troisi non è morto’ e viene raccontato dalla sua ex compagna Anna Pavignano





    Co-sceneggiatrice di tante pellicole di Massimo Troisi e autrice di altri copioni cinematografici, Anna Pavignano è un’autorità della scrittura per il cinema, che per “Il postino” ha ‘rischiato’ pure di guadagnarsi un Oscar alla sceneggiatura, per cui aveva ricevuto la nomination. Portano la sua firma altri film come ‘Malefemmene’ di Fabio Conversi, ‘Amore con la S maiuscola’ di Paolo Costella e ‘Casomai’ di Alessandro D’Alatri. Ha da poco pubblicato il libro Da domani mi alzo tardi (Edizioni E/O, pp. 213, € 16,00) in cui racconta del famoso attore napoletano, morto il 4 giugno del ’94, il giorno dopo la fine delle riprese de ‘Il Postino’: lo fa inquadrandolo in una veste inedita grazie a un originale espediente letterario: “Nonostante volessi scrivere qualcosa da anni non l’ho fatto fino a che non ho trovato un’idea, un’invenzione - svela ad Affari -. Ho finto quindi che non sia morto e che abbia continuato a vivere inventandogli un pezzo di vita: così ho parlato di quello che lui è stato nella vita e al contempo è diventato un personaggio con elementi inventati e inesistenti”.

    Con quale intento l’hai scritto?
    “Dal punto di vista personale c’era il forte desiderio di parlare di Massimo Troisi visto che l’ho conosciuto bene avendoci lavorato insieme e anche affettivamente. Non era mia intenzione scrivere una biografia: non era adatta a lui una serie di elencazione dei fatti per quanto romanzati, reputavo più idoneo un romanzo che parla attraverso i sentimenti e le emozioni oltre che con gli eventi. Lui era una persona dall’intensa vita emotiva, forte nel suo stesso modo di vivere le emozioni, con delle caratteristiche belle da raccontare”

    Come hai fatto ad equilibrare gli elementi reali e fantasiosi vista la confidenza che avevi con Massimo? Riuscivi a raccontare alcuni eventi ponendoti al di sopra di essi?
    “Sempre. Credo non sia tanto diverso rispetto alla scrittura di un romanzo dove i personaggi sono tutti inventati: quando si scrive si entra talmente tanto nella vita di un personaggio che poi lo si fa vivere e Pirandello ce lo ha insegnato bene. È pure vero che personaggi inventati alla fine risultano collage di pezzi di vita e persone esistenti: in qualche modo ricalca un’operazione simile. Magari si scrive con un’emozione in più e di maggiore fatica emotiva quando il personaggio che si rende ‘vivo’ è una persona che è stata amata. Alla fine però è stato un bel gioco di realtà e finzione divertente e spero lo sia anche per il lettore”

    Nel romanzo tu rammenti alcuni episodi allo stesso Massimo. Ma ti rivolgi anche a un ipotetico lettore?
    “Anche se racconto i fatti allo stesso Massimo è chiaro che ho avuto in mente un certo lettore ideale, una persona con molta voglia di sapere e conoscere. È stato scritto anche per chi artisticamente l’ha conosciuto poco soprattutto i giovani che di lui hanno visto solo un paio di film e non possono averne l’idea di un cinquantenne”.

    Quali anni ricopre la narrazione?
    “La narrazione si protrae sino ai giorni nostri e ricopre un arco temporale di due mesi. Ho immaginato che dopo ‘Il Postino’ si fosse volontariamente esiliato e ritirato dalle scene come Mina e Battisti, ma i riferimenti alla vita vera sono reali”

    C’era una caratteristica comune che attraversava i suoi diversi ruoli di sceneggiatore, attore e regista?
    “Per quanto riguarda il suo lavoro da attore e regista era più rigoroso e preciso che non in quello da sceneggiatore dove tendeva a lasciarsi maggiormente andare ai suoi notori vizi di pigrizia. Poi il momento della scrittura è di per sé diverso dalla recitazione. Comunque nelle sue diverse espressioni era accomunato nell’avere sempre le idee molto chiare anche nel non sapere, un senso dello spettacolo misurato e attento: di certo sapeva quello che non voleva”

    Quali ricordi più toccante hanno coinvolto pure te nel riportarli alla luce?
    “Sicuramente i ricordi della sua infanzia, della famiglia, del paese di San Giorgio Cremano: sono stati riportati da me con molta emozione ed erano dei vissuti intensi di Massimo. Come anche quelli divertenti in cui parlava dei suoi cari tra i quali sembrava regnare una situazione di allegria e diffuso umorismo”

    Il tuo potrebbe costituire un monito affinché non venga dimenticato nel suo stesso ambiente?
    “Potrebbe essere una conseguenza e mi farebbe piacere: ma non c’era questa pretesa da parte mia. Quando uno scrive di un bel viaggio che ha fatto lo racconta per farlo rivivere nelle stesse cose belle vissute”

    Che cosa avrebbe pensato dell’attuale stato di cose?
    “Non saprei: mi sono limitata a rimanere in un ambito in cui mi sono sentita di dire alcune cose che so che lui avrebbe potuto condividere. Un di più sarebbe stato un abuso da parte mia”.

    Potresti dire quale sua potenzialità è rimasta particolarmente inespressa?
    “Sì, ovviamente nel senso del mistero: non credo che avesse dato tutto. Io stessa sarei davvero curiosa di sapere gli esiti che la sua crescita e la sua maturità avrebbero portato in più. Probabilmente si sarebbe espresso per un maggiore impegno sociale”.

    Domani 5 giugno 2007 alle ore 12 presso la Ex Chiesa di Santa Marta al Collegio Romano a Roma, in piazza del Collegio Romano 5, si terrà un grande evento per ricordare Massimo Troisi organizzato dal Ministero dei Beni Culturali e le Edizioni E/O e presentare il libro di Anna Pavignano. Presenterà Vincenzo Mollica e interverranno Francesco Rutelli, Alessandro D'Alatri, Enzo Decaro, Lello Arena. L’attrice Lunetta Savino leggerà alcuni brani.




    sarà il profumo di questa città
    sarà la musica che viene da lontano
    sarà l'estate che brucia nelle vene
    sarà il passato che ancora mi appartiene
    adesso siamo qui







  • OFFLINE
    Dr.Stewart
    Post: 12.442
    Sesso: Maschile



    Forum Admin
    00 06/06/2007 22:54
    Credo che sia una cosa interessante e anche molto difficile
    E' un pò difficile mettersi nei panni di un grande personaggio come Troisi, e almeno l'impegno va apprezzato [SM=x430353]

    Carino questo pezzo



    Potresti dire quale sua potenzialità è rimasta particolarmente inespressa?
    “Sì, ovviamente nel senso del mistero: non credo che avesse dato tutto. Io stessa sarei davvero curiosa di sapere gli esiti che la sua crescita e la sua maturità avrebbero portato in più. Probabilmente si sarebbe espresso per un maggiore impegno sociale”.




    I don't mean to hurt, just to put you first
    I won't tell you lies - I'm sorry -
    I will stand accused with my hand on my heart
    I'm just trying to say
    ...
    I'm sorry