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SCOPERTE UNIVERSALI SULLA SALUTE E BENESSERE

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    lilly54
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    Registrato il: 04/10/2008
    Utente Senior
    00 20/06/2009 12:14
    Usa, cancro prostata sconfitto da farmaco sperimentale
    Un'unica dose ha fatto guarire due pazienti inoperabili
    Roma, 20 giu. (Apcom) - Una guarigione completa che ha suscitato grande euforia fra gli specialisti: due pazienti con un cancro inoperabile alla prostata sono guariti dopo aver assunto un'unica dose di un farmaco sperimentale. Il risultato della cura è stato talmente stupefacente che i ricercatori hanno deciso di rendere noti i dettagli dei due casi, prima ancora che si concludesse il ciclo terapeutico e sperimentale. Si tratta di un farmaco biologico, un anticorpo che stimola il sistema immunitario.
    Secondo i medici, infatti, la risposta dei due pazienti alla terapia ha superato qualsiasi aspettativa. Il dottor Eugene Kwon - urologo della Mayo Clinic del Minnesota (Usa), uno dei centri specialistici più quotati al mondo - ha paragonato i risultati dell'esperimento allo sfondamento della barriera del suono: "Rappresenta il Santo Graal della ricerca sul cancro alla prostata; eravamo sulle sue tracce da anni" ha detto Kwon all'Independent.
    Il cancro alla prostata è la forma di tumore più diffusa fra gli uomini (in Gran Bretagna circa 34mila nuovi casi l'anno e oltre 10mila morti l'anno, precisa il quotidiano britannico), e il tasso è triplicato nel corso degli ultimi 30 anni, grazie anche ai maggiori controlli che permettono di diagnosticare un numero superiore di casi. Gli Stati Uniti registrano il più alto tasso percentuale della malattia.
    Il tumore di Fructuoso Solano Revuelta, uno dei due pazienti ricoverati alla Mayo Clinic, era più grande di una palla da golf e si era ormai diffuso oltre la prostata, raggiungendo l'addome. A pazienti in queste condizioni viene comunicato che l'aspettativa di vita si limita a qualche mese e ad essi vengono di solito prescritte solo cure palliative.
    Invece, dopo la somministrazione di questo farmaco biologico, l'ipilimumab, un anticorpo monoclonale sviluppato in laboratorio che stimola il sistema immunitario e non ha effetti collaterali importanti, il tumore del paziente si è ridotto in modo talmente consistente da poter essere operato. Tutti e due i pazienti sono guariti completamente e sono tornati al lavoro.
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    ti61no
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    Registrato il: 02/03/2006
    Utente Master
    00 03/01/2010 21:49
    Le 10 scoperte più belle del 2009
    Puntuale come un treno svizzero, Science, la più prestigiosa rivista scientifica americana, ha stillato la classifica delle 10 scoperte scientifiche più importanti e significative dell’anno che volge al termine.
    La palma d'oro delle scoperte va ad Ardi, la nostra antenata vecchia 4,4 milioni di anni. Nel bicentenario della nascita di Charles Darwin, sembra quasi una scelta obbligata.
    Ardi (Ardipithecus ramidus) è il nostro più antico antenato e ha spodestato la famosa Lucy che deteneva da oltre trent'anni il primato, spostando più lontano nel tempo le origini: da 3,2 milioni di anni a 4,4 milioni.

    Scoperta lontana
    I suoi resti furono trovati 15 anni fa, ma soltanto a ottobre di quest’anno, dopo approfondite ricerche e studi accuratissimi, è stato dato l’annuncio che quei resti trovati nella depressione di Afar, in Etiopia, appartengono a un antenato comune a noi e agli scimpanzè.
    Tim White dell'Università di California, alla guida del progetto, spiega: «Questo non è un comune fossile. Non è uno scimpanzé. Non è un essere umano. Però ci mostra come eravamo».

    Identikit complesso
    Ardi, pesava circa 50 kg, aveva mani grandi, viveva sugli alberi, e quando scendeva camminava eretta sui due piedi. I suoi tratti erano un miscuglio tra gli esseri più primitivi e i suoi progrediti successori. Usava foglie, rametti ma non ancora le pietre. Capirlo, identificarla e costruirne l'identikit non è stato facile per i 47 ricercatori di diverse discipline e di nove nazioni impegnati nel decifrare 150 mila reperti di animali e piante. Alla fine ci sono riusciti avvicinandoci un po' di più al momento dell'evoluzione quando i due rami dell'uomo e dello scimpanzé si sono separati presumibilmente tra 5 e 10 milioni di anni fa.


    Gli altri nove passi della scienza
    E le altre scoperte? Secondo I giornalisti di Science non c’è una vera e propria classifica, ma un vincitore e 9 finalisti che hanno concorso alla vittoria finale. Eccoli dunque, senza un ordine di importanza.

    La scoperta di un nuovo tipo di stelle Pulsar. Sono stelle di neutroni che ruotano veloci lanciando potenti lampi di raggi gamma. A scoprirle è stato il satellite Fermi della Nasa, costruito con strumenti italiani forniti dall’ASI.

    La rinascita di Hubble. Riparato per l’ultima volta a cavallo dell’estate, ha riaperto gli occhi ed è stato in grado di fotografare le più antiche galassie mai viste, formatesi soltanto 600 milioni di anni dopo il Big Bang.

    C’è acqua sulla Luna. A 40 anni dalla conquista del nostro satellite è arrivata la conferma: c’è acqua sulla Luna, scovata nella nube sollevata dalla sonda Lcross fatta apposta precipitare dalla Nasa in un cratere del polo Sud. Qui si ipotizzava la presenza del ghiaccio portato da antiche comete e conservatosi perché coperto da ombre perenni. La sua esistenza oltre ad arricchire la conoscenza del nostro satellite naturale apre nuove possibilità nella futura colonizzazione intorno al 2020.

    Elisir di lunga vita. I ricercatori dell’università di San Antonio (Texas) hanno scoperto che la rapamicina, un farmaco immunosoppressore realizzato isolando un batterio che si trova nel terreno dell’isola di Pasqua, è molto efficace nell’allungare la vita dei topi: influendo su una via metabolica chiave che coinvolge le proteine mitocondriali, permette un allungamento dal 9 al 14 per cento delle loro vita. È la prima volta che si ottiene un risultato di questo tipo in un mammifero.
    La scoperta è importante perché il farmaco inizia a essere efficace soltanto quando i topi sono già anziani.

    Grafene. Una novità eclatante dal mondo della chimica: scoperto il grafene, un materiale formato da atomi di carbonio, le cui alte proprietà conduttive promettono interessanti applicazioni nell'elettronica e nei materiali legati alle nuove energie.

    Contro la sete delle piante. Nel 2009 si è riusciti a comprendere meglio il funzionamento di alcune molecole fondamentali (tra le quali i recettori Aba) che aiutano le piante a difendersi dalla siccità.
    Ciò consentirà di proteggere meglio le coltivazioni in climi aridi incrementando produzione e qualità e di favorire l'insediamento di nuove piantagioni in suoli marginali da cui ricavare carburanti biologici.

    Laser per la scienza. Al National Accelerator Laboratory di Menlo Park in California è entrato in funzione il primo laser a raggi X. È una sorta di supermicroscopio il cui impiego sarà prezioso per guardare all'interno della materia su scala atomica. È in grado di fotografare le reazioni chimiche mentre avvengono, di alterare la struttura elettronica di materiali e di eseguire sofisticati esperimenti in numerosi campi di ricerca.

    Il ritorno della terapia genica. Una tecnica messa a punto da scienziati europei ed americani si è dimostrata efficace nell'affrontare terribili malattie cerebrali, cecità ereditaria e alcuni disordini del sistema immunitario.

    Monopoli, ma non è un gioco. In alcuni esperimenti condotti su cristalli, un team di ricercatori tedeschi è riuscito ad osservare per la prima volta i monopoli magnetici, particelle dotate di un unico polo magnetico, e a indurli a fluire come una corrente. La loro esistenza era prevista teoricamente, ma finora nessuno era riuscito a osservarli.

    GMB - 18 dicembre 2009
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    ti61no
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    Registrato il: 02/03/2006
    Utente Master
    00 08/01/2010 23:15
    Quanti caffè al giorno? Calcola online quanta caffeina consumi
    Ci sono pareri discordanti su quanto possa far bene un caffè e l’uso della caffeina, specie nei preparati cosmetici oltre che in tazza. In ogni caso l’abuso, si sa, è sempre sbagliato e prendere troppi caffè al giorno può diventare problematico per la salute.

    Un basso consumo di caffeina è l’ideale per non rinunciare al piacere del caffè, ma gli amanti della tazzina insorgeranno scoprendo quanto poco basta per superare i limiti consigliati.

    Utilizzando il calcolatore online fornito da OCU potete stabilire qual è il vostro consumo quotidiano di caffeina, inserendo il numero di tazzine che bevete e specificando se si tratta di caffè preparato in casa o al bar, decaffeinato o no, solubile o in bevande fredde
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    ti61no
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    Registrato il: 02/03/2006
    Utente Master
    00 19/01/2010 13:13
    Lo stress mette ko gli uomini. Donne più resistenti
    La notizia arriva direttamente da oltreoceano e mira a far rivedere quell’idea secondo la quale uomini e donne sono uguali. Almeno per quanto riguarda lo stress non è così: 1 a 0 per le donne! Lo confermano gli scienziati del Connors Center for Women’s Health and Gender Biology del Brigham and Women’s Hospital di Boston, Usa.

    Lo studio, pubblicato sul “Journal of Neuroscience“, afferma in poche parole che gli uomini vanno in tilt prima delle donne davanti a situazioni stressanti che generano nervosismo e stanchezza.

    La ricerca è stata condotta su uomini e donne ed ha dimostrato che, davanti a stimoli stressanti, l’attività cerebrale di uomini e donne, monitorata attraverso la risonanza magnetica, risponde in maniera diversa.

    L’esperimento è stato diviso in due fasi ed è emerso che all’inizio del ciclo mestruale le donne reagivano in modo simile a quello maschile, mentre durante l’ovulazione la risposta appariva decisamente inferiore.

    “Lo studio –spiega Jill Goldstein– dimostra che le donne sono dotate di una capacità ormonale che regola la risposta cerebrale allo stress differente da quella maschile. Comprendere queste differenze fisiologiche potrebbe aiutarci a scoprire trattamenti specifici per curare i disturbi cronici legati allo stress“.

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    ti61no
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    Registrato il: 02/03/2006
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    00 15/02/2010 15:52
    A Pavia primo Centro che cura tumori bruciandoli
    MILANO - Inaugurato a Pavia il primo centro italiano e il quarto al mondo che curerà i tumori 'bruciandoli', grazie a un super-raggio di particelle realizzato interamente in Italia. E' il Centro nazionale di adroterapia oncologica (Cnao), costato 125 milioni di euro e che oggi fa partire le sue prime sperimentazioni. Il Centro è stato inaugurato dai ministri Ferruccio Fazio, Giulio Tremonti e Umberto Bossi, insieme al presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. Si concentrerà in particolare nella cura dei tumori solidi resistenti alla radioterapia o difficilmente operabili, grazie a particelle subatomiche chiamate adroni.

    La sperimentazione si concluderà nell'ottobre 2011, mentre i primi trattamenti di cura sono previsti per la fine dello stesso anno, per arrivare a lavorare a regime entro il 2013. Il cuore del Centro è il sincrotrone, la macchina cioé che produce gli ioni con i quali verranno bombardati i tumori, e che é stata realizzata dall'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). Queste particelle sono in grado di penetrare in profondità nel corpo umano, raggiungendo anche gli organi più difficili da raggiungere con la chirurgia, "senza danneggiare - dicono gli esperti - se non in minima parte i tessuti sani circostanti".
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